giulio andreetta
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giovedì 9 luglio 2020
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bella trasposizione di un classico letterario
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Fantastico film d'avventura, che riprende liberamente la trama del celebre romanzo I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. La vicenda, infatti, è ambientata nel tempo presente e Gulliver è un modesto impegato postale. Fotografia molto suggestiva, e recitazione convincente. C'è da aggiungere poi che l'attore protagonista, Jack Black, è assolutamente a suo agio nell'interpretare il personaggio. Insomma, un film gustoso, e per tutti. Gli adulti potranno trovare, inoltre, motivo d'interesse per alcune trovate divertenti e ironiche, riprese dal romanzo di Swift, e tese a mettere in ridicolo alcune forme di organizzazione sociale, e alcune convenzioni prive di utilità e senso.
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Fantastico film d'avventura, che riprende liberamente la trama del celebre romanzo I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. La vicenda, infatti, è ambientata nel tempo presente e Gulliver è un modesto impegato postale. Fotografia molto suggestiva, e recitazione convincente. C'è da aggiungere poi che l'attore protagonista, Jack Black, è assolutamente a suo agio nell'interpretare il personaggio. Insomma, un film gustoso, e per tutti. Gli adulti potranno trovare, inoltre, motivo d'interesse per alcune trovate divertenti e ironiche, riprese dal romanzo di Swift, e tese a mettere in ridicolo alcune forme di organizzazione sociale, e alcune convenzioni prive di utilità e senso. Una satira inoltre molto ben presente, sia nel romanzo che nella pellicola, è quella che ridicolizza la guerra come forma di risoluzione dei conflitti. Lo sceneggiatore, giustamente, si prende molte libertà nel re-interpretare la vicenda originale del romanzo di Swift, per adattarla alla sensibilità di un pubblico contemporaneo, ma la pellicola conserva tutta la freschezza dello spirito che ha animato lo sforzo creativo dello scrittore. Simpaticissimi, poi, i Lillipuziani che diventano amici del 'gigante'. Pellicola molto divertente. (Quattro stelline).
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sissio78
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venerdì 22 marzo 2019
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semplicemente jack black
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Divertentissimo film con un Jack Black al suo meglio che giganteggia dall’inizio alla fine. Fantastiche le citazioni cinematografiche rese in modo molto divertente.
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diego p.
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giovedì 29 marzo 2012
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tanto grande gulliver, quanto l'orrore del film
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I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 4
Dei viaggi di Gulliver del romanzo di Swift c'è veramente poco o nulla, il fatto che sia espressamente un film per bambini non è una scusante, anche Il discorso del Re può essere visto dai bambini eppure è un gran... film, questo è solo un accozzaglia di altri film messi insieme malamente, devo ancora riprendermi dalla scena orribilante del Lillipuzziano Transformer, peccato: un'occasione mancata, poteva uscirne qualcosa di davvero buono che avrebbe potuto avere un seguito. Film povero.
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akane-chan
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martedì 28 febbraio 2012
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insipido
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Prendi il classico americano becero, strapompato da Coca-Cola, Guitar Hero, iPhone e qualsivoglia altra forma di consumismo inculcato dalle multinazionali e avrai il protagonista di questa storia.
Un personaggio che si suppone simpatico, ma che in questo modo viene reso del tutto privo di spessore caratteriale, inserito in una storia che in buona sostanza punta solo alla spettacolarizzazione (scarsamente coadiuvata da qualche effetto speciale buttato qua e là, che di sicuro non giustifica gli 11 euro del biglietto) del primo viaggio di Gulliver.
Ed ecco la solita, inflazionatissima storia: personaggio qualunque, "sfigato", inserito in un contesto sconosciuto cerca di crearsi una nuova, onorevole identità basata sulle menzogne, viene scoperto, si pente e torna gloriosamente a sconfiggere il cattivo di turno riabilitando così la propria reputazione.
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Prendi il classico americano becero, strapompato da Coca-Cola, Guitar Hero, iPhone e qualsivoglia altra forma di consumismo inculcato dalle multinazionali e avrai il protagonista di questa storia.
Un personaggio che si suppone simpatico, ma che in questo modo viene reso del tutto privo di spessore caratteriale, inserito in una storia che in buona sostanza punta solo alla spettacolarizzazione (scarsamente coadiuvata da qualche effetto speciale buttato qua e là, che di sicuro non giustifica gli 11 euro del biglietto) del primo viaggio di Gulliver.
Ed ecco la solita, inflazionatissima storia: personaggio qualunque, "sfigato", inserito in un contesto sconosciuto cerca di crearsi una nuova, onorevole identità basata sulle menzogne, viene scoperto, si pente e torna gloriosamente a sconfiggere il cattivo di turno riabilitando così la propria reputazione.
Un peccato, davvero, per una storia che se sviluppata nel modo giusto sarebbe potuta essere molto interessante: per chi ha letto il libro, sa quanti, innumerevoli spunti ci siano per un kolossal coi controfiocchi, ed onestamente trovo mortificante ridurre una tra le più belle opere letterarie mai scritte a poco più di un'ora e mezza di noiose banalità.
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fab_y
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sabato 10 settembre 2011
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deludente
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Di certo si poteva fare di più per un film basato su un classico senza tempo come I viaggi di Gulliver. Bravo Black ma questo non è bastato a salvare un film mediocre, tutto sommato noioso e poco divertente. Un'occasione davvero sprecata.Promettente l'inizio del film, faceva sperare in una pellicola quantomeno gradevole. Così però non è stato.
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biagioni marco
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giovedì 18 agosto 2011
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un film che non ha la pretesa di essere un gigante
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“I fantastici viaggi di Gulliver” non ha mai avuto la pretesa di essere l’adattamento del celeberrimo romanzo di Swift, tantomeno quella di fare un’analisi socio-politica del periodo come, invece, aveva fatto lo scrittore inglese. Questo film è stato infatti ideato come l’esaltazione e la caricatura di tutti quegli elementi più banali che distinguono “Gulliver’s Travels”, col semplice fine di creare una storia stravagante e divertente, seppur superficiale e prevedibile, che faccia svagare il pubblico che la sta seguendo. In tal senso il film funziona e le risate non mancano. La scelta di Jack Black, per il ruolo di un Gulliver un po’ rockettaro fuori dagli schemi, è forse la più azzeccata, soprattutto se vi aggiungiamo una cornice di esagerazione e parodia generale (nei personaggi e nell’ambientazione), che rende la commedia piacevole e stimolante.
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“I fantastici viaggi di Gulliver” non ha mai avuto la pretesa di essere l’adattamento del celeberrimo romanzo di Swift, tantomeno quella di fare un’analisi socio-politica del periodo come, invece, aveva fatto lo scrittore inglese. Questo film è stato infatti ideato come l’esaltazione e la caricatura di tutti quegli elementi più banali che distinguono “Gulliver’s Travels”, col semplice fine di creare una storia stravagante e divertente, seppur superficiale e prevedibile, che faccia svagare il pubblico che la sta seguendo. In tal senso il film funziona e le risate non mancano. La scelta di Jack Black, per il ruolo di un Gulliver un po’ rockettaro fuori dagli schemi, è forse la più azzeccata, soprattutto se vi aggiungiamo una cornice di esagerazione e parodia generale (nei personaggi e nell’ambientazione), che rende la commedia piacevole e stimolante. La ciliegina sulla torta è forse l’uso di famose canzoni, come “War” di Edwin Starr, in alcune scene. I dialoghi e la sceneggiatura sono lineari e piatti. La storia è prevedibile, ma comunque resa stuzzicante da un montaggio audace e fresco ed una fotografia in continua ricerca del contrasto fra il "piccolo" e il "grande". Nel nostro paese la traduzione ed i doppiatori sono stati scelti seguendo la stessa linea caricaturale del film e ciò ha reso la versione italiana molto vicina all'originale. In totale, quindi, ho voluto dare un voto pari a 2 stelle e mezzo (3 per eccesso), per un piccolo film che non ha le pretese di essere un gigante, ma che, comunque, ha raggiunto lo scopo prefissato di stampare un sorriso in chi lo guarda.
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vittorio
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venerdì 27 maggio 2011
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cosi' e cosi'....
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A parte Jack Black.....e qualche effetto speciale splendido...tutto il resto è noia....
Occasione perduta.....
Niente di che....
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dano25
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giovedì 5 maggio 2011
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ironica reinvenzione di un classico sottovalutato
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Abbandonando la linea reale de "i viaggi di Gulliver" ed adattandolo all'era moderna, il regista Dreamworks Rob Letterman reinventa un grande classico modernizzandolo.
Nella Manhattan di oggi, Lemuel Gulliver è un impiegato dell'ufficio postale di un giornale locale, innamorato segretament e del capo ufficio viaggi da 5 anni, appassionato di Guerre Stellari, adulto non troppo e spensierato quanto basta. Per far colpo su Darcy Silverman, capo ufficio del settore viaggi, Gulliver si finge esperto viaggiatore ed accetta di scrivere un articolo sul triangolo delle Bermuda passando lì tre settimane in solitudine. Arrivato sul posto però, Gulliver viene scaraventato da una tempesta su di una spiaggia dove dei piccoli uomini lo "imprigionano" e lo conducono da re Theodore, sovrano di Lilliput, terra dei più abili costruttori viventi.
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Abbandonando la linea reale de "i viaggi di Gulliver" ed adattandolo all'era moderna, il regista Dreamworks Rob Letterman reinventa un grande classico modernizzandolo.
Nella Manhattan di oggi, Lemuel Gulliver è un impiegato dell'ufficio postale di un giornale locale, innamorato segretament e del capo ufficio viaggi da 5 anni, appassionato di Guerre Stellari, adulto non troppo e spensierato quanto basta. Per far colpo su Darcy Silverman, capo ufficio del settore viaggi, Gulliver si finge esperto viaggiatore ed accetta di scrivere un articolo sul triangolo delle Bermuda passando lì tre settimane in solitudine. Arrivato sul posto però, Gulliver viene scaraventato da una tempesta su di una spiaggia dove dei piccoli uomini lo "imprigionano" e lo conducono da re Theodore, sovrano di Lilliput, terra dei più abili costruttori viventi. Inizia così l'avventura di un uomo normale trasformato dalla sua immaginazione e dagli eventi in eroe. Sconfitta la flotta nemica, Gulliver viene inneggiato come salvatore, rispettato e amato da tutti. Quello che ha sempre sognato adesso è reale ma il pericolo si nasconde sotto le sembianza del generale Edward, promesso sposo della principessa, capo dell'esercito, uomo d'onore e geloso di professione. Schieratosi con il nemico, darà filo da torcere a Gulliver, raggiunto intanto da Darcy su questa terra meravigliosa.
Accennando solamente all'altra metà del racconto originale (la terra dei giganti), il film è un susseguirsi di risate in una trasposizione del mondo d'oggi in una civiltà lontana, basata sulle regole di un reame dove il garzone innamorato della principessa non ne è però degno, i dialoghi in stile medioevale, i costumi sfarzaschi delle dame, davvero entusiasmante.
Eccezionale Jack Black nella parte di Gulliver; Un attore capace di sorprendere ogni volta e che ha fatto del non fisico il punto di forza, Tutto da ridere il doppiaggio italiano dei reali e altrettanto meraviglioso il personaggio del generale Edward, esaurito e nemico giurato di Gulliver interpretato benissimo dall'ottimo Chris O'Dowd. Completano il cast Jason Segel nella parte di Horatio, innamorato segretamente della principessa Mary, Emily Blunt che dà il volto alla principessa e Amanda Peet, amore segreto di GulliverIronica reinvenzione di un classico sottovalutato
Abbandonando la linea reale de "i viaggi di Gulliver" ed adattandolo all'era moderna, il regista Dreamworks Rob Letterman reinventa un grande classico modernizzandolo.
Nella Manhattan di oggi, Lemuel Gulliver è un impiegato dell'ufficio postale di un giornale locale, innamorato segretamente e del capo ufficio viaggi da 5 anni, appassionato di Guerre Stellari, adulto non troppo e spensierato quanto basta. Per far colpo su Darcy Silverman, capo ufficio del settore viaggi, Gulliver si finge esperto viaggiatore ed accetta di scrivere un articolo sul triangolo delle Bermuda passando lì tre settimane in solitudine. Arrivato sul posto però, Gulliver viene scaraventato da una tempesta su di una spiaggia dove dei piccoli uomini lo "imprigionano" e lo conducono da re Theodore, sovrano di Lilliput, terra dei più abili costruttori viventi. Inizia così l'avventura di un uomo normale trasformato dalla sua immaginazione e dagli eventi in eroe. Sconfitta la flotta nemica, Gulliver viene inneggiato come salvatore, rispettato e amato da tutti. Quello che ha sempre sognato adesso è reale ma il pericolo si nasconde sotto le sembianza del generale Edward, promesso sposo della principessa, capo dell'esercito, uomo d'onore e geloso di professione. Schieratosi con il nemico, darà filo da torcere a Gulliver, raggiunto intanto da Darcy su questa terra meravigliosa.
Accennando solamente all'altra metà del racconto originale (la terra dei giganti), il film è un susseguirsi di risate in una trasposizione del mondo d'oggi in una civiltà lontana, basata sulle regole di un reame dove il garzone innamorato della principessa non ne è però degno, i dialoghi in stile medioevale, i costumi sfarzosi delle dame, davvero entusiasmante.
Eccezionale Jack Black nella parte di Gulliver; Un attore capace di sorprendere ogni volta e che ha fatto del non fisico il punto di forza, Tutto da ridere il doppiaggio italiano dei reali e altrettanto meraviglioso il personaggio del generale Edward, esaurito e nemico giurato di Gulliver interpretato benissimo dall'ottimo Chris O'Dowd. Completano il cast Jason Segel nella parte di Horatio, innamorato segretamente della principessa Mary, Emily Blunt che dà il volto alla principessa e Amanda Peet, amore segreto di Gulliver
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amarone
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sabato 26 marzo 2011
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un'occasione mancata
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Molto debole, poca azione, poche risate, abbastanza noioso.
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renato volpone
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venerdì 4 marzo 2011
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un gulliver contemporaneo
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Premettendo che il film è destinato ad un target pre-adolescenziale, il racconto è carino, molto divertente per le diverse macchiette e per la simpatia del protagonista. Assolutamente demenziale, rappresenta comunque una simpatica trasposizione nell'età nostra dei "fantastici viaggi di Gulliver".
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