I gatti persiani |
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Un film di Bahman Ghobadi.
Con Negar Shaghaghi, Ashkan Koohzad, Hamed Behdad, Ashkan Koshanejad, Hichkas.
continua»
Titolo originale Kasi Az Gorbehaye Irani Khabar Nadareh.
Drammatico,
durata 106 min.
- Iran 2009.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 16 aprile 2010.
MYMONETRO
I gatti persiani
valutazione media:
3,16
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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I ragazzi di Teheran.di laulillaFeedback: 2061 | altri commenti e recensioni di laulilla |
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domenica 18 aprile 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un gruppo di giovani (fra loro anche una ragazza) di Teheran, dalla faccia pulita e dai mille sogni in tasca, vorrebbe cantare, suonare e ascoltare la musica rock di cui ciascuno di loro è appassionato, come milioni di loro coetanei in altri paesi del mondo. Purtroppo a Teheran, il regime instaurato dalla repubblica islamica, soprattutto dopo i contestatissimi risultati delle ultime elezioni, allarga senza tregua e con crescente ottusità il numero dei nemici da reprimere: non solo gli oppositori politici, ma gli intellettuali, i giovani che amano la musica non tradizionale, persino i cagnolini da compagnia, probabilmente anche i gatti, che però, prediligendo le pareti domestiche per loro natura, se la passano un po' meglio e non vengono sequestrati per strada. In questo quadro, i nostri giovanotti, ritenendo di non avere spazio alcuno per sviluppare il loro talento in patria, decidono di investire i magri risparmi familiari per espatriare. Londra, da sempre amata dagli esuli perseguitati, è l'obiettivo della loro fuga, ma è un difficilissimo traguardo, perché, naturalmente, nessuno può allontanarsi dal paese senza rischiare, a meno di ottenere, dalle autorità pubbliche, un passaporto non contraffatto. Purtroppo, per questi giovani avere un passaporto regolare è impossibile, avendo ciascuno di essi già conosciuto il carcere, senza altra colpa, se non quella di amare la musica. Un quadro davvero impressionante, quello che emerge da questo terribile film, che denuncia la ferocia repressiva di un regime incapace di offrire una speranza a quei giovani che pur amano profondamente il loro paese e non vorrebbero proprio abbandonarlo, solo che venisse offerta loro qualche chanche. Il mondo immobile dell'Iran contemporaneo non è solo quello delle danze delle spade e delle nenie immutabili, ma quello dell'ignoranza diffusa, della sporcizia e del degrado urbano della capitale, dello smog asfissiante, di un traffico caotico e rumorosissimo, sovrastato continuamente dalle sirene sinistre delle auto della polizia.
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