Ottima idea. Le persone hanno la possibilità di prendere il controllo di un paio di detenuti condannati a morte per farli partecipare a una battaglia all'ultimo sangue. I detenuti, se riescono a sopravvivere, possono guadagnarsi la libertà.
A differenza di Game Therapy o Spy Kids 3, si punta direttamente sulla collaborazione stretta tra il giocatore e il bot. Se l'avessero fatto tipo così sarebbe stato un film ottimo, ma purtroppo qui si fa decisamente peggio.
Partiamo per gradi.
La trama è un deja vu continuo prendendo ispirazione da tarantino e uwe boll. Lo so che quest'ultimo è assai odiato, ma almeno lui lo avrebbe diretto meglio.
Il punto è che la trama non segue uno schema preciso. Prima ho detto che le persone hanno il controllo dei detenuti peccato che questo contatto è inesistente andando a sminchiare tutto. Ad esempio la frase della locandina è di sicuro d'attenzione, anche se ai fini della trama è una frase appiccicata. Non c'è un inizio. Nel senso che inizia subito senza un solo passaggio introdutivo. Per tutto il tempo mi sono chiesto se sarebbe apparso il giocatore e alla fine quando appare sono rimasto deluso. Attraverso le mani, quindi una specie di realtà virtuale, riesce a comandare il detenuto verso l'arena.
Oltre al fatto che mi aspettavo di vedere i classici strumenti da videogiocatore, manca la possibilità di vederne altri. Questo toglie la possibilità di creare questo mondo affascinante come se ci fossero solo loro. Non si salva neanche l'altro mondo simile a un simulatore di vita che molte volte avevo la nausea per lo disgusto. Centra poco con la trama aggiunto apposta per allungarla.
L'azione. Sembra strano, adoro i blockbuster per via dell'azione esagerata, qui l'ho odiata tanto. Oltre a essere fatta male con un montaggio per nulla frenetico, solo distorto, si raggiunge dei livelli imbarazzanti come tutta la scena iniziale. Non ho trovato emozioni buone, solo cattive tipo la rabbia dell'enorme potenziale sprecato. Mi sono bastati pochi minuti per ricredermi sul film dato che mi ispirò ai tempi. Ok, può essere stato fatto a basso budget e questo in teoria può giustificare la CGI, ma l'idea di darmi l'incipit originale rigirandolo come un calzino e non farmi vedere circa metà delle scene per via di tagli al millesimo di secondo. Si viene presentato il creatore, cattivo, che si è capito subito proprio perché c'è l'attore che ha interpretato Dexter.
Parlando dei personaggi, c'è il sosia di Russell Crowe, Gerard Butler, c'è Percy Jackson interpretare il ragazzo giocatore che fa poche scene e di sicuro la migliore è quando viene interrogato dal detective cattivo.
Chico, Jim Bravura o Tej Parker e una breve apparizione di Peter Petrelli. Insomma, un grande cast per un film che non si regge in piedi. Purtroppo, la storia di Kable lascia a desiderare visto che oltre a essere la solita manca l'elemento più importante. Come è diventato un detenuto?
Le uniche cose che salvo sono la scena fuori controllo dell'auto e giusto il finale che riesce a rientrare un po' nella trama.
Anche la fotografia è fatta malissimo dai toni bianchi accecanti e grigio scuro fastidioso.
In conclusione: ottima idea di fondo, film orribile. Cast grandioso.
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