sara
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domenica 22 febbraio 2009
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fantasy stupendo,con una trama davvero"fantastica"
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Un film fantasy che ti fa immergere in un mondo fantastico in modo molto insolito e originale. I personaggi dei libri si personificano se letti ad alta voce da pochissime persone con delle capacità speciali, e così vengono catapultati in una realtà che non è la loro, tra mille dubbi e insicurezze. Al di là della trama stupenda il film è ben costruito e potrebbe anche fare riflettere su molti valori che sono presenti e ampiamente sottolineati, come in una favola. E se tutti noi fossimo in un libro e un giorno venissimo letti e catapultati in un altro universo? Questo l'interrogativo surreale che mi ha lasciato questo film, oltre alla consapevolezza reale che la parola scritta ha un immenso potere.
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Un film fantasy che ti fa immergere in un mondo fantastico in modo molto insolito e originale. I personaggi dei libri si personificano se letti ad alta voce da pochissime persone con delle capacità speciali, e così vengono catapultati in una realtà che non è la loro, tra mille dubbi e insicurezze. Al di là della trama stupenda il film è ben costruito e potrebbe anche fare riflettere su molti valori che sono presenti e ampiamente sottolineati, come in una favola. E se tutti noi fossimo in un libro e un giorno venissimo letti e catapultati in un altro universo? Questo l'interrogativo surreale che mi ha lasciato questo film, oltre alla consapevolezza reale che la parola scritta ha un immenso potere.
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(di piadinanucleare)
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(di lui)
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miryea74
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martedì 31 marzo 2009
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occasione sprecata!
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la storia,il cast eccellente e le locations( come non sottolineare la bellezza dei tanti scorci della Liguria, regione che ha ospitato la quasi totalità delle riprese del film)facevano ben sperare,ne poteva venir fuori un piccolo capolavoro... occasione sprecata!
dal regista di K-pax,e dai produttori del signore degli anelli,ci si aspettava molto,molto di più!
un film fantasy molto misurato,troppo,anche negli effetti speciali...dato il genere,bisognava osare di più!
infiniti gli spunti che potevano essere sfruttati e sviluppati in modo da rendere il tutto più coinvolgente,spettacolare...manca proprio di magia, quell’alone di fascino che cattura e coinvolge.
certo,risulta più piacevole se lo si guarda con l'animo del lettore appassionato.
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la storia,il cast eccellente e le locations( come non sottolineare la bellezza dei tanti scorci della Liguria, regione che ha ospitato la quasi totalità delle riprese del film)facevano ben sperare,ne poteva venir fuori un piccolo capolavoro... occasione sprecata!
dal regista di K-pax,e dai produttori del signore degli anelli,ci si aspettava molto,molto di più!
un film fantasy molto misurato,troppo,anche negli effetti speciali...dato il genere,bisognava osare di più!
infiniti gli spunti che potevano essere sfruttati e sviluppati in modo da rendere il tutto più coinvolgente,spettacolare...manca proprio di magia, quell’alone di fascino che cattura e coinvolge.
certo,risulta più piacevole se lo si guarda con l'animo del lettore appassionato...ma nulla di più!un vero peccato!
meravigliosa la biblioteca della scorbutica zia,un tempio della lettura!
Curiosità:la pellicola è stata quasi totalmente girata in Italia nella zona del Ponente Ligure, soprattutto in Provincia di Savona, in particolare le città interessate dalle riprese sono state: Alassio, Albenga, Balestrino e Laigueglia, nella Valle Argentina in Provincia di Imperia, nonché alcune località di montagna come Entracque (CN), trasformate per l’occasione in splendidi paesaggi innevati artificialmente.
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simone
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giovedì 5 marzo 2009
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un'ora e mezza di relax
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Sebbene non si possa assolutamente gridare al miracolo, questo film riserva comunque alcuni discreti spunti e una trama accettabile. L'ora e mezza o poco più del film passa velocemente, senza eccezionali colpi di scena ma senza neppure annoiare.
Gli attori recitano discretamente e riescono ad immergere lo spettatore nella storia; buona la recitazione di Brendan Fraser abbastanza calato nella parte, divertente quella di Helen Mirren. Recitazione sufficiente per Paul Bettany e per uno spiritoso Rafi Gavron. Pessima invece la recitazione di Sienna Guillory, per nulla ispirata e assolutamente fuori parte.
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ultimoboyscout
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lunedì 11 giugno 2012
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le parole prendono forma e vita.
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Tratto direttamente dal romanzo di Cornelia Funke e adattato per il cinema da David Lindsay-Abaire, narra delle vicende di Mo, un rilegatore di libri che ha l'incredibile dono di riuscire a richiamare nella realtà ciò che legge ad alta voce. Purtroppo, la moglie è stata risucchiata in un libro molti anni prima e Mo è alla disperata ricerca di quel libro. Le ambientazioni sono fantastiche e fedelissime alla storia originale, i paesaggi medievali sono suggestivi e avvolgenti e il cast british è di altissimo livello, tutti al servizio dell'americano Fraser, con la Mirren che si eleva sugli altri interpretando un personaggio a dir poco adorabile. Piace la storia e il ritmo è più che discreto, riuscitissimi gli effetti speciali con un finale davvero da ricordare ma mancano pathos e sentimenti veri.
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Tratto direttamente dal romanzo di Cornelia Funke e adattato per il cinema da David Lindsay-Abaire, narra delle vicende di Mo, un rilegatore di libri che ha l'incredibile dono di riuscire a richiamare nella realtà ciò che legge ad alta voce. Purtroppo, la moglie è stata risucchiata in un libro molti anni prima e Mo è alla disperata ricerca di quel libro. Le ambientazioni sono fantastiche e fedelissime alla storia originale, i paesaggi medievali sono suggestivi e avvolgenti e il cast british è di altissimo livello, tutti al servizio dell'americano Fraser, con la Mirren che si eleva sugli altri interpretando un personaggio a dir poco adorabile. Piace la storia e il ritmo è più che discreto, riuscitissimi gli effetti speciali con un finale davvero da ricordare ma mancano pathos e sentimenti veri. L'eurofantasy riesce solo in parte, l'inchiosto vive piace ma non convince, il viaggio nel mondo metacinematografico divertirà soprattutto i più giovani. Si avverte chiaramente la doppia natura del film, il voler creare un fantasy rispettandone tutti i canoni e gli stereotipi, cercando di dargli una sua anima ben definita ma il risultato è contraddittorio. A tratti diverte, a tratti annoia, a tratti ammalia del tutto, la patina che lo ricopre è comunque quella leggera dell'intrattenimento. Di sicuro vuole essere un omaggio alle opere letterarie (e non farle passare come un pericolo!), un più che ottimo esercizio stilistico, tecnicamente memorabile, di grandissimo impatto visivo, affascinante, fiabesco e ricchissimo di suggestioni a cui manca la marcia in più, quel pizzico di magia travolgente e coinvolgente che avrebbe fatto la differenza.
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dano25
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lunedì 13 dicembre 2010
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un libro ama chiunque decida di aprirlo...
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E' meglio un buon libro o un buon film? La domanda è in voga da anni, da quando esistono le trasposizioni cinematografiche di best seller. Questo film risponde in parte alla domanda essendo un ottimo film che riporta al giusto valore l'importanza dei libri. Lingua di fata è ognuni lettore che libera la mente per creare il suo film su ciò che sta leggendo e non c'è film più bello di quello in cui sei tu il regista.
Brendan Fraser conferma in questo titolo la sua verve avventuristica- comica ma chi ruba la scena è una splendida Helen Mirren che, nella parte della priozia Elinor, esalta l'impronta letteraria del film con frasi splendide e un'innterpretazione sopra le righe (come compete ad un premio oscar).
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E' meglio un buon libro o un buon film? La domanda è in voga da anni, da quando esistono le trasposizioni cinematografiche di best seller. Questo film risponde in parte alla domanda essendo un ottimo film che riporta al giusto valore l'importanza dei libri. Lingua di fata è ognuni lettore che libera la mente per creare il suo film su ciò che sta leggendo e non c'è film più bello di quello in cui sei tu il regista.
Brendan Fraser conferma in questo titolo la sua verve avventuristica- comica ma chi ruba la scena è una splendida Helen Mirren che, nella parte della priozia Elinor, esalta l'impronta letteraria del film con frasi splendide e un'innterpretazione sopra le righe (come compete ad un premio oscar). Splendida favola da vedere e rilegggere ai propri figli.
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carmine antonello villani
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venerdì 27 marzo 2009
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idea geniale gettata alle ortiche
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Romanzi per bambini che diventano film, il cinema ci ha abituati alla trasposizione sul grande schermo che in questi ultimi anni è diventata un must per le major attente al box office. Solo che il primo episodio di “Inkheart –La leggenda di cuore d’inchiostro-” non ha riscosso un successo planetario ed il seguito della trilogia rischia di non uscire neppure nelle sale cinematografiche. Pubblico ammaliato da un trailer furbetto che mostra in pochi istanti le immagini ricostruite al computer, il resto scompare nell’ordinarietà di una storia in bilico tra realtà e fantasia. Perché le “lingue di fata” –persone che hanno il dono di materializzare i romanzi letti ad alta voce- sono una metafora di quell’enorme tesoro custodito tra le pagine di un libro: potere evocativo della scrittura, magia della carta stampata che si scontra con una civiltà sempre meno propensa all’immaginazione e sempre più attenta ai beni materiali.
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Romanzi per bambini che diventano film, il cinema ci ha abituati alla trasposizione sul grande schermo che in questi ultimi anni è diventata un must per le major attente al box office. Solo che il primo episodio di “Inkheart –La leggenda di cuore d’inchiostro-” non ha riscosso un successo planetario ed il seguito della trilogia rischia di non uscire neppure nelle sale cinematografiche. Pubblico ammaliato da un trailer furbetto che mostra in pochi istanti le immagini ricostruite al computer, il resto scompare nell’ordinarietà di una storia in bilico tra realtà e fantasia. Perché le “lingue di fata” –persone che hanno il dono di materializzare i romanzi letti ad alta voce- sono una metafora di quell’enorme tesoro custodito tra le pagine di un libro: potere evocativo della scrittura, magia della carta stampata che si scontra con una civiltà sempre meno propensa all’immaginazione e sempre più attenta ai beni materiali. Idea poetica e per certi versi geniale quella della scrittrice Cornelia Funke, ma dietro la macchina da presa c’è Iain Softley e così la fiaba per bambini diventa materiale di seconda scelta. Dal canto loro Brendan Fraser, già noto al grande pubblico per i ruoli fantasy, Helen Mirrer ed il resto del cast non brillano certo per capacità recitative. In tanta confusione dobbiamo segnalare Eliza Bennett, nella parte della piccola Meggie, che interpreta anche la canzone dei titoli di coda e gli splendidi scenari della costa ligure.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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enigmista12
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sabato 23 maggio 2015
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buono, ma non abbastanza
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Mortimer, "Mo" Folchart, è un rilegatore di libri che insieme alla figlia Meggie e al mangiafuoco Dita di Polvere cerca di salvare la moglie dal bandito Capricorno, che insieme al suo seguace Basta e Dita di Polvere era uscito da un libro, Cuore d'Inchiostro, mentre la moglie di Mo era rimasta intrappolata al suo interno.La trama è piuttosto buona le ambientazioni più che eccellenti e inquadrature non male. Tuttavia il film si distacca troppo dal libro, della Funke, dando vita a una storia che nonostante sia piacevole non regala i sentimenti e la suspence del libro. C'è da dire anche sugli attori: Fraser è bravo ma aggirarsi in una cittadina di notte, sfuggendo a dei banditi non fa per lui (meglio mummie e deserti).
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Mortimer, "Mo" Folchart, è un rilegatore di libri che insieme alla figlia Meggie e al mangiafuoco Dita di Polvere cerca di salvare la moglie dal bandito Capricorno, che insieme al suo seguace Basta e Dita di Polvere era uscito da un libro, Cuore d'Inchiostro, mentre la moglie di Mo era rimasta intrappolata al suo interno.La trama è piuttosto buona le ambientazioni più che eccellenti e inquadrature non male. Tuttavia il film si distacca troppo dal libro, della Funke, dando vita a una storia che nonostante sia piacevole non regala i sentimenti e la suspence del libro. C'è da dire anche sugli attori: Fraser è bravo ma aggirarsi in una cittadina di notte, sfuggendo a dei banditi non fa per lui (meglio mummie e deserti). Eliza Bennet (Meggie) e Jamie Foreman (Basta) non mi sembravano abbastanza credibili; si salva solo Paul Bettany e con la sua martora cornuta Gwin fa in modo perfetto la parte di Dita di Polvere, il mio personaggio preferito; tuttavia mi sono arrabbiato nel notare che in questo film diventa molto più vigliacco, e in più di un'occasione a mollato gli amici in mezzo ai guai (vi assicuro che nel libro non è così). Insomma, questo film sarà piacevole e interessante ma sono rimasto molto deluso nel vederlo, poichè pensavo che fosse almeno all'altezza del libro. Non è uno dei migliori film del mondo.
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martedì 7 agosto 2018
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parere legittimo però non tornano i conti.
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Parere e recensione negativa legittimi però non tornano i conti riguardo ad alcune cose che non hanno senso. Il film è tratto da un libro di Cornelia Funke e quindi la pericolosità dei libri di cui parla non la si può imputare solo a scelte di regia o sceneggiatura ma al romanzo di partenza. Rimangono comunque pareri perché dal film non evince il disamore per i libri secondo il mio sguardo. Il film non è esente da problematiche di budget e ha alcune forzature nella storia ma mai e poi mai perde punti in magia. L'interprete principale è lo stesso pensato dalla scrittrice mentre componeva il rpranzo e il regista ha fatto i salti mortali per rendere il film originale sempre a detta di chi il libro l'ha scritto.
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Parere e recensione negativa legittimi però non tornano i conti riguardo ad alcune cose che non hanno senso. Il film è tratto da un libro di Cornelia Funke e quindi la pericolosità dei libri di cui parla non la si può imputare solo a scelte di regia o sceneggiatura ma al romanzo di partenza. Rimangono comunque pareri perché dal film non evince il disamore per i libri secondo il mio sguardo. Il film non è esente da problematiche di budget e ha alcune forzature nella storia ma mai e poi mai perde punti in magia. L'interprete principale è lo stesso pensato dalla scrittrice mentre componeva il rpranzo e il regista ha fatto i salti mortali per rendere il film originale sempre a detta di chi il libro l'ha scritto. Il film non le è piaciuto ma le motivazioni scritte sono figlie della poca informazione in merito all'opera stessa e alla sua origine. Poteva dire per il ritmo, la sceneggiatura non fedele, attori fuori parte o caricaturali ma non soffermarsi sul discorso libri e lettura perché nettamente fuori tema. Scusi se sono risultato invadente e spero di non aver mancato di rispetto. Maurizio B
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gennaro
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mercoledì 18 luglio 2018
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poco coinvolgente
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Il film sembra un romanzo ed è così. E' basato su un romanzo, ma io non l'ho mai letto, quindi la mia recensione sarà solo per il film.
Parto con la copertina. Come ogni storia che recita: "Non giudicate un libro dalla copertina". Secondo me, sarebbe scorretto dirlo, ma qui lo è. Inganna. La trama pure. Sarebbe un bene che non fosse così la trama per dire che poi sarà diversa, ma pultroppo è così ed è solo un modo per guardare il film. Non ti dà soddisfazioni perché i buoni non fanno quasi niente. Io pensavo che il film si svolgesse dentro un mondo e non fuori. Per il tutto tempo, si rischia di addormentarsi perché è pesante.
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Il film sembra un romanzo ed è così. E' basato su un romanzo, ma io non l'ho mai letto, quindi la mia recensione sarà solo per il film.
Parto con la copertina. Come ogni storia che recita: "Non giudicate un libro dalla copertina". Secondo me, sarebbe scorretto dirlo, ma qui lo è. Inganna. La trama pure. Sarebbe un bene che non fosse così la trama per dire che poi sarà diversa, ma pultroppo è così ed è solo un modo per guardare il film. Non ti dà soddisfazioni perché i buoni non fanno quasi niente. Io pensavo che il film si svolgesse dentro un mondo e non fuori. Per il tutto tempo, si rischia di addormentarsi perché è pesante. Non dico che il male non ci deve essere, ma non lascia il giusto spazio al bene. C'è un sbilanciamento enorme. Inoltre è inutile metterci il mitico Brendan Fraser per un film in cui lui non fa quasi niente di utile. Non pretendo che sia come in Looney Tunes Back in Action o Monkeybone, ma almeno servisse a qualcosa, invece non serve a niente.
Questo è un peccato. Anche Andy Serkis risulta un po' inutile, mi aspettavo una parte migliore. Di certo è credibile come antagonista, ma il carattere gli manca. Gli altri se la cavano, ma mancano un po' di inventiva. Ci sono 3 o 4 ambientazioni, troppo poche e i colpi di scena sono quasi prevedibili. L'unica scena degna di nota è quella del tornado. Bella, unica, ben progettata e fantastica.
C'è qualche battuta divertente, ma niente più. Inoltre la scena finale è un po' patetica. L'intreccio non aiuta, nonostante sembra ben strutturata. Il finale lascia a desiderare perché se uno ci pensa non è una cosa tanto bella. Ci sono rimasto un po' deluso perché l'idea non era male nemmeno lo sviluppo, ma come se il regista e lo sceneggiatore non avessero le giuste idee per fare il film e questo mi dispiace molto.
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il signore oscuro
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mercoledì 4 marzo 2009
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il curioso caso di inkheart
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Le tortuose vie dell'immaginazione si snodano nella mente dello spettatore fino a raggiungere i propri limiti, e questo limite sembra essere proprio il film prodotto dagli stessi autori de "il signore degli anelli", un capolavoro del quale, vedendo Inkheart, se ne sente molto la mancanza.
La storia narra di magia, mistero e amore condito da un atmosfera che vuole essere fiabesca? reale?... ma non lo è in entrambi i casi.
A salvare, in parte, la pellicola diretta da Iain Softley è il protagonista: Brendan Fraser, il quale interpreta il ruolo di GuestStar salva incassi.
Preso con le dovute aspettative Inkheart può anche risultare piacevole e a tratti divertente, ma a giudicare dalle reazioni del pubblico in sala ( sbadigli ), meglio scegliere un altra sala.
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Le tortuose vie dell'immaginazione si snodano nella mente dello spettatore fino a raggiungere i propri limiti, e questo limite sembra essere proprio il film prodotto dagli stessi autori de "il signore degli anelli", un capolavoro del quale, vedendo Inkheart, se ne sente molto la mancanza.
La storia narra di magia, mistero e amore condito da un atmosfera che vuole essere fiabesca? reale?... ma non lo è in entrambi i casi.
A salvare, in parte, la pellicola diretta da Iain Softley è il protagonista: Brendan Fraser, il quale interpreta il ruolo di GuestStar salva incassi.
Preso con le dovute aspettative Inkheart può anche risultare piacevole e a tratti divertente, ma a giudicare dalle reazioni del pubblico in sala ( sbadigli ), meglio scegliere un altra sala.
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