Paranoid Park

tale recensione denota una superficialità enorme, che stupisce per chi si reca a vedere un film di Van Sant. Cominciando dalla giustizia: non considerare l'omicidio come omicidio in sè, ma come e cosa provoca, non è un "indagine sociale", ma un film introspettivo. La "noia" che provi tu mi fa pensare a una mancata comprensione dei personaggi di contorno e di ciò che rappresentano, dei "canvas" ognuno con la propria umanità/personalità, ognuno con una fuga diversa da proporre al personaggio. L'azione che ti manca tanto diviene azione e movimento del personaggio nel suo intimo, voglio dire, non è che Van Sant abbia mai mostrato elicotteri in fiamme, per quello c'è Hollywood, l'azione di Van Sant, come in Last Days, in Elephant, in Drugstore Cowboy, è analitica, attiva e passiva, giocata più sulle emozioni che sul movimento...