giuseppe contarino
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venerdì 1 febbraio 2008
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trovate la gioia, di vedere un capolavoro..
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Non è mai troppo tardi non colpisce soltanto per la maestosità dei due protagonisti, non colpisce neanche per le splendide location; colpisce per i sentimenti che trasmette, per la voglia di vivere che ogni spettatore non può fare a meno di provare appena uscito dalla sala. Morgan Freeman trasmette sicurezza, e rappresenta sicuramente il padre o il nonno che tutti vorremmo avere. Jack Nicholson sembra voler fare soltanto il matto, come in molti suoi film, ma in realtà riesce a far emozionare come non aveva mai fatto prima. "The bucket list" è un ottimo film anche per questo, per il modo in cui, pur essendo due veterani dei grandi schermi, i due attori riescano a sorprendere ancora una volta il pubblico che li ama, e non solo.
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Non è mai troppo tardi non colpisce soltanto per la maestosità dei due protagonisti, non colpisce neanche per le splendide location; colpisce per i sentimenti che trasmette, per la voglia di vivere che ogni spettatore non può fare a meno di provare appena uscito dalla sala. Morgan Freeman trasmette sicurezza, e rappresenta sicuramente il padre o il nonno che tutti vorremmo avere. Jack Nicholson sembra voler fare soltanto il matto, come in molti suoi film, ma in realtà riesce a far emozionare come non aveva mai fatto prima. "The bucket list" è un ottimo film anche per questo, per il modo in cui, pur essendo due veterani dei grandi schermi, i due attori riescano a sorprendere ancora una volta il pubblico che li ama, e non solo. Chi si aspetta il solito, banale, film drammatico, rimarra deluso. Non era mai troppo tardi per fare un capolavoro, e Rob Reiner c'è riuscito, grazie anche a una sceneggiatura impeccabile, alle magie della combinazione tra riprese in location reali e green screen, e grazie ad un cast, seppur non colmo di star, straordinario. Da notare la performance di un sorprendente Sean Hayes, non più l'amico gay esuberante di "Will & Grace".
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[+] una storia più vera che film
(di marco)
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[+] inno alla vita parlando della morte
(di anonimo302353)
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emanuela
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lunedì 28 gennaio 2008
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un inno alla vita semplice, profondo, emozionante
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Comprendi quanto sia importante una cosa solo quando stai per perderla... E' così anche per la vita che i due protagonisti Edward e Carter (i premi Oscar Jack Nicholson e Morgan Freeman) decidono di assaporare fino in fondo solo quando viene loro comunicato che hanno pochi mesi di vita. Il primo ricchissimo e proprietario, tra l'altro, della stessa struttura in cui entrambi sono ricoverati, ed il secondo meccanico ed appassionato di storia si ritrovano a condividere lo stesso male (un cancro) e la stessa stanza d'ospedale. Da quel momento inizia una convivenza forzata che li porterà a conoscersi meglio e a scegliere di portare a termine la cosiddetta "lista del capolinea", ossia di fare tutte le cose che hanno sempre voluto prima che sia troppo tardi.
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Comprendi quanto sia importante una cosa solo quando stai per perderla... E' così anche per la vita che i due protagonisti Edward e Carter (i premi Oscar Jack Nicholson e Morgan Freeman) decidono di assaporare fino in fondo solo quando viene loro comunicato che hanno pochi mesi di vita. Il primo ricchissimo e proprietario, tra l'altro, della stessa struttura in cui entrambi sono ricoverati, ed il secondo meccanico ed appassionato di storia si ritrovano a condividere lo stesso male (un cancro) e la stessa stanza d'ospedale. Da quel momento inizia una convivenza forzata che li porterà a conoscersi meglio e a scegliere di portare a termine la cosiddetta "lista del capolinea", ossia di fare tutte le cose che hanno sempre voluto prima che sia troppo tardi. La "Bucket List" li condurrà in giro per il mondo, a lanciarsi dal paracadute, a tatuarsi ed a fare gare di velocità sulle automobili più belle ma, soprattutto, li porterà a conoscersi meglio e a diventare persone migliori.
Il regista Rob Reiner è riuscito in maniera semplice ma profonda ad emozionare e ad infondere una incredibile gioia per la vita affrontando in modo anche ironico argomenti drammatici come la malattia e la morte.
Splendide le interpretazioni dei due attori protagonisti (Jack Nicholson qui supera sè stesso) e di Sean Hayes (il Jack McFarland di Will&Grace) che interpreta l'assistente personale di Edward, sagace ed ironico.
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emanuela
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lunedì 28 gennaio 2008
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un inno alla vita semplice, profondo, emozionante
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Comprendi quanto sia importante una cosa solo quando stai per perderla... E' così anche per la vita che i due protagonisti Edward e Carter (i premi Oscar Jack Nicholson e Morgan Freeman) decidono di assaporare fino in fondo solo quando viene loro comunicato che hanno pochi mesi di vita. Il primo ricchissimo e proprietario, tra l'altro, della stessa struttura in cui entrambi sono ricoverati, ed il secondo meccanico ed appassionato di storia si ritrovano a condividere lo stesso male (un cancro) e la stessa stanza d'ospedale. Da quel momento inizia una convivenza forzata che li porterà a conoscersi meglio e a scegliere di portare a termine la cosiddetta "lista del capolinea", ossia di fare tutte le cose che hanno sempre voluto prima che sia troppo tardi.
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Comprendi quanto sia importante una cosa solo quando stai per perderla... E' così anche per la vita che i due protagonisti Edward e Carter (i premi Oscar Jack Nicholson e Morgan Freeman) decidono di assaporare fino in fondo solo quando viene loro comunicato che hanno pochi mesi di vita. Il primo ricchissimo e proprietario, tra l'altro, della stessa struttura in cui entrambi sono ricoverati, ed il secondo meccanico ed appassionato di storia si ritrovano a condividere lo stesso male (un cancro) e la stessa stanza d'ospedale. Da quel momento inizia una convivenza forzata che li porterà a conoscersi meglio e a scegliere di portare a termine la cosiddetta "lista del capolinea", ossia di fare tutte le cose che hanno sempre voluto prima che sia troppo tardi. La "Bucket List" li condurrà in giro per il mondo, a lanciarsi dal paracadute, a tatuarsi ed a fare gare di velocità sulle automobili più belle ma, soprattutto, li porterà a conoscersi meglio e a diventare persone migliori.
Il regista Rob Reiner è riuscito in maniera semplice ma profonda ad emozionare e ad infondere una incredibile gioia per la vita affrontando in modo anche ironico argomenti drammatici come la malattia e la morte.
Splendide le interpretazioni dei due attori protagonisti (Jack Nicholson qui supera sè stesso) e di Sean Hayes (il Jack McFarland di Will&Grace) che interpreta l'assistente personale di Edward, sagace ed ironico.
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ziogiafo
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lunedì 17 novembre 2008
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un’intensa commedia… per riflettere - 1^ parte
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ziogiafo - Non è mai troppo tardi, USA 2007 - Quando il cinema di oggi ci propone una commedia del genere, con due nomi di richiamo mondiale come Jack Nicholson e Morgan Freeman, vuol dire che la tematica in essa trattata è “consistente”, oppure è la solita strategia di adescamento adottata da certi produttori, per dare più spessore al lancio dei loro “modesti” nuovi lavori, con imponenti operazioni commerciali fine a se stesse. Ma siccome la curiosità è tanta… nel dubbio si va a constatare di persona: andando a vedere il film - tanto “il gioco vale la candela” - questo risulta sempre essere il miglior metodo per una concreta verifica. Questa piccola premessa, per dire che quando esce un nuovo film non bisogna assolutamente – come accade oggi – credere ad un confuso “passa-parola”, oppure accontentarsi di qualche sintetica recensione, poiché queste forme superficiali di comunicazione sicuramente non rendono giustizia alle “nuove proposte”, né al “modesto” prodotto cinematografico né all’eventuale nuovo capolavoro della «settima arte».
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ziogiafo - Non è mai troppo tardi, USA 2007 - Quando il cinema di oggi ci propone una commedia del genere, con due nomi di richiamo mondiale come Jack Nicholson e Morgan Freeman, vuol dire che la tematica in essa trattata è “consistente”, oppure è la solita strategia di adescamento adottata da certi produttori, per dare più spessore al lancio dei loro “modesti” nuovi lavori, con imponenti operazioni commerciali fine a se stesse. Ma siccome la curiosità è tanta… nel dubbio si va a constatare di persona: andando a vedere il film - tanto “il gioco vale la candela” - questo risulta sempre essere il miglior metodo per una concreta verifica. Questa piccola premessa, per dire che quando esce un nuovo film non bisogna assolutamente – come accade oggi – credere ad un confuso “passa-parola”, oppure accontentarsi di qualche sintetica recensione, poiché queste forme superficiali di comunicazione sicuramente non rendono giustizia alle “nuove proposte”, né al “modesto” prodotto cinematografico né all’eventuale nuovo capolavoro della «settima arte». Nel caso di “Non è mai troppo tardi”, a parte il brutto titolo adottato per la versione italiana di questo singolare film (The Bucket List), assistiamo ad un “importante” confronto tra Jack Nicholson e Morgan Freeman, che rappresentano - in questo contesto - l’essenza di due opposti ceti sociali in una condizione umana di comune sofferenza. Il bravo Rob Reiner, formidabile regista di “Harry ti presento Sally” e tanti altri importanti film, ha saputo “sfruttare” al meglio in questa suggestiva pellicola i due colossi di Hollywood, che si sono calati rispettivamente nei delicati ruoli dei protagonisti del film in maniera esemplare, come solo loro sanno fare, dando luogo ad un intenso clima recitativo in cui si mettono in risalto i classici e “serissimi” sentimenti umani, utilizzando un raffinato approccio a dir poco “grottesco” alla drammatica tematica di morte e di sofferenza, trattata sempre rispettosamente in ogni sequenza del film. I due uomini: Carter (Morgan Freeman), ed Edward (Jack Nicholson) si trovano – per caso - a condividere una stanza di ospedale in cui inizierà la loro interessante e profonda avventura che li vedrà coinvolti in maniera appassionante.
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daniel
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sabato 16 agosto 2008
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un film che fa piangere col sorriso sulle labbra.
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Col sottofondo di John Mayer che con la sua "say" da una bella impronta al film non si puo fare altro che parlare bene di "The Bucket list", titolo originale di questo "non e mai troppo tardi" a mio giudizio molto sottovalutato.
Partendo dal fatto che la storia non ha e non puo avere risvolti e colpi di scena, quando si parla di due malati di cancro con pochi mesi di vita e facile immaginare il finale, ma il film e bello, semplicemente.
Dall'inizio alla fine il film e un inno alla vita anche se si parla della morte.
Rob Reiner incornicia un film dove i due soggetti, Freeman e Nicholson, maestosamente impersonano due uomini diversi ma di grandi valori.
Il film si propone di ridere, ma non della morte, come viene detto nella recensione ufficilae del sito, bensi ridere Nonostante la morte, e questo al film riesce benissimo.
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Col sottofondo di John Mayer che con la sua "say" da una bella impronta al film non si puo fare altro che parlare bene di "The Bucket list", titolo originale di questo "non e mai troppo tardi" a mio giudizio molto sottovalutato.
Partendo dal fatto che la storia non ha e non puo avere risvolti e colpi di scena, quando si parla di due malati di cancro con pochi mesi di vita e facile immaginare il finale, ma il film e bello, semplicemente.
Dall'inizio alla fine il film e un inno alla vita anche se si parla della morte.
Rob Reiner incornicia un film dove i due soggetti, Freeman e Nicholson, maestosamente impersonano due uomini diversi ma di grandi valori.
Il film si propone di ridere, ma non della morte, come viene detto nella recensione ufficilae del sito, bensi ridere Nonostante la morte, e questo al film riesce benissimo.
Ma il film e anche farcito di momenti drammatici, dove ancora di piu risulta incredibile la capacita dei due protagonsti che non avrebbero bisogno nemmeno di ulteriori elogi.la pellicola si lascia vedere e si ricorda, lascia una traccia di amarezza per un finale che si conosce fin dall'inizio ma lascia anche una speranza in piu di affrontare quella che e la piu grande paura dell'uomo, la morte, in un modo piu coraggioso e genuino.
Concludendo con l'incipit ribadisco il coronamento di un film del genere con una colonna sonora, quella di John Mayer che con la hit che sentiamo nei titoli di coda sembra mettere un lucchetto ben chiuso a un qualcosa che resta immutato, un film che ha poche aspettative e pochi risultati a livello generale, ma che in ogni persona lascia qualcosa di buono.
"It's never too late"
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ziogiafo
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lunedì 17 novembre 2008
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un’intensa commedia… per riflettere - 2^ parte
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Carter, un uomo semplice colmo di dignità, persona saggia, legata ai grandi valori di vita e di Fede con una numerosa famiglia intorno. Per una vita intera ha lavorato in officina (…sotto i cofani delle macchine) per mantenere i figli e la moglie, rinunciando al suo sogno di realizzarsi come storico. Edward, uomo ricchissimo, dal carattere cinico e superficiale, ha trascorso la sua vita ad accumulare soldi, per il suo modo di fare ha perso tutti gli affetti più cari ed è rimasto solo nel suo triste “eldorado”. Un giorno Carter – nel suo letto d’ospedale - in un momento di riflessione si mette a “scribacchiare” qualcosa su di un pezzo di carta, compilando una ipotetica lista dei “desideri”, delle ultime cose da fare prima della… “dipartita”.
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Carter, un uomo semplice colmo di dignità, persona saggia, legata ai grandi valori di vita e di Fede con una numerosa famiglia intorno. Per una vita intera ha lavorato in officina (…sotto i cofani delle macchine) per mantenere i figli e la moglie, rinunciando al suo sogno di realizzarsi come storico. Edward, uomo ricchissimo, dal carattere cinico e superficiale, ha trascorso la sua vita ad accumulare soldi, per il suo modo di fare ha perso tutti gli affetti più cari ed è rimasto solo nel suo triste “eldorado”. Un giorno Carter – nel suo letto d’ospedale - in un momento di riflessione si mette a “scribacchiare” qualcosa su di un pezzo di carta, compilando una ipotetica lista dei “desideri”, delle ultime cose da fare prima della… “dipartita”. Una mattina Edward, svegliandosi nota per caso sul pavimento un foglio accartocciato… lo raccoglie e quasi senza badarci lo apre e legge la personale “Bucket List” scritta da Carter. L’idea lo entusiasma a tal punto che vorrà abbandonare l’ospedale per realizzare al più presto quei “desideri” con la complicità del grande amico acquisito Carter, prima che sia troppo tardi… Situazioni intense e commoventi si alterneranno a scene comiche di sana autoironia che porteranno i due nostri simpatici protagonisti in giro per il mondo, in un intenso viaggio di riflessioni che tirerà fuori ogni emozione dall’inesauribile vitalità di questi due meravigliosi vecchi, che si sono conosciuti da pochi mesi ma che non si lasceranno mai più…
Un’intensa commedia… per riflettere.
Da non perdere! Cordialmente, ziogiafo.
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filippaccio
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lunedì 16 febbraio 2009
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bastardamente poetico!
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Due malati terminali si incontrano nel momento peggiore della loro vita, quando gli viene comunicato che gli resta un anno di vita. Sono un multimiliardario cinico e un meccanico profondo. Decidono insieme di vivere il tempo che gli resta per soddisfare i sogni irrealizzati, traendo spunto da una lista che il "meccanico" Morgan Freeman aveva compilato poco prima di venire a conoscenza del suo destino beffardo. Il film e' profondo, sembrerebbe una tragedia e invece in alcuni tratti e' una commedia irresistibile, merito anche dei due attori che non hanno certo bisogno di presentazioni. La critica mi ha sviato, ho letto di una commedia dei buoni sentimenti molto furba....Sinceramente il film e' di un'originalità straordinaria, mischia riso e pianto ed entrambi li miscela con trasporto.
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Due malati terminali si incontrano nel momento peggiore della loro vita, quando gli viene comunicato che gli resta un anno di vita. Sono un multimiliardario cinico e un meccanico profondo. Decidono insieme di vivere il tempo che gli resta per soddisfare i sogni irrealizzati, traendo spunto da una lista che il "meccanico" Morgan Freeman aveva compilato poco prima di venire a conoscenza del suo destino beffardo. Il film e' profondo, sembrerebbe una tragedia e invece in alcuni tratti e' una commedia irresistibile, merito anche dei due attori che non hanno certo bisogno di presentazioni. La critica mi ha sviato, ho letto di una commedia dei buoni sentimenti molto furba....Sinceramente il film e' di un'originalità straordinaria, mischia riso e pianto ed entrambi li miscela con trasporto. Forse il cinema sarà tecnicamente qualcos'altro, ma io sono ampiamente soddisfatto. Una delle voci della lista dei protagonisti era " vedere qualcosa di maestoso "....be' dal punto di vista dei sentimenti io l'ho visto! Bravi.
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dario j. a.
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mercoledì 30 dicembre 2009
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ritrovarsi senza perdersi
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Si nasce e ognuno poi, prende la sua strada. Ma non è detto che la sorte non ci faccia mai incontrare, per quanto le vite intraprese siano distanti, le idee divergenti, passioni e propositi inconciliabili. Conoscere la propria data di scadenza rende fragili e quanto mai bisognosi di vivere e condividere. In questo caso la solidarietà di uno sconosciuto è quanto basta per non cedere di fronte la morte, è l’occasione per lanciarsi , l’opportunità per ritrovare la propria strada di casa. In un mondo sempre più dominato dalla scienza, dove continua lo scontro ideologico sull’aborto, la fecondazione assistita, la clonazione e l’eutanasia i due colossi del cinema americano, muovendosi delicatamente all’interno del tema sanitario tanto sentito oltre oceano, giocano con i sentimenti, propri e del pubblico, come per dire “.
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Si nasce e ognuno poi, prende la sua strada. Ma non è detto che la sorte non ci faccia mai incontrare, per quanto le vite intraprese siano distanti, le idee divergenti, passioni e propositi inconciliabili. Conoscere la propria data di scadenza rende fragili e quanto mai bisognosi di vivere e condividere. In questo caso la solidarietà di uno sconosciuto è quanto basta per non cedere di fronte la morte, è l’occasione per lanciarsi , l’opportunità per ritrovare la propria strada di casa. In un mondo sempre più dominato dalla scienza, dove continua lo scontro ideologico sull’aborto, la fecondazione assistita, la clonazione e l’eutanasia i due colossi del cinema americano, muovendosi delicatamente all’interno del tema sanitario tanto sentito oltre oceano, giocano con i sentimenti, propri e del pubblico, come per dire “..la vita soprattutto”.
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taniamarina
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martedì 3 agosto 2010
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guardiamo attentamente questo film! (sorpresa)
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Reiner ha un taglio inconfondibile. Questa volta racconta la morte in modo scanzonato, e con malinconica serenità e lucidità affronta il problema di chi sa di dover terminare, facendolo con la sapienza cinematografica che lo contraddistingue. Insomma due tipologie di pensiero: il materialismo e lo spiritualismo che dialogano tra loro negli ultimi mesi di vita, creando gustosissime gaffe, aggiungenodoci il tocco delicato del giovane collaboratore, che assume le forme di un commovente angelo custode. Ma attenzione alla vera morale del film, sfuggevole ai più e ben più bieca e realistica di quello che ci si possa aspettare da un film del genere.
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Reiner ha un taglio inconfondibile. Questa volta racconta la morte in modo scanzonato, e con malinconica serenità e lucidità affronta il problema di chi sa di dover terminare, facendolo con la sapienza cinematografica che lo contraddistingue. Insomma due tipologie di pensiero: il materialismo e lo spiritualismo che dialogano tra loro negli ultimi mesi di vita, creando gustosissime gaffe, aggiungenodoci il tocco delicato del giovane collaboratore, che assume le forme di un commovente angelo custode. Ma attenzione alla vera morale del film, sfuggevole ai più e ben più bieca e realistica di quello che ci si possa aspettare da un film del genere. E preparate i fazzoletti, accidenti
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pierluigi
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martedì 27 giugno 2017
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due facce da cinema
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Nicholson è un magnate della sanità, proprietario di cliniche e ospedali, Freeman un meccanico di colore. Due vite all’opposto, con qualcosa in comune: dividono una camera d’ospedale. Entrambi sono malati di cancro a uno stadio terminale. Quanto l’uno è burbero, l’altro è saggio e sensibile. Diventano presto amici, al di là delle difficoltà iniziali, e insieme mettono a punto un “piano di fuga” per fare un ultimo sberleffo al destino. Gireranno il mondo, proveranno tutto ma troveranno soprattutto il senso della vita. Film intimista, concerto da camera per due attori sublimi nel pieno della loro maturità artistica.
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Nicholson è un magnate della sanità, proprietario di cliniche e ospedali, Freeman un meccanico di colore. Due vite all’opposto, con qualcosa in comune: dividono una camera d’ospedale. Entrambi sono malati di cancro a uno stadio terminale. Quanto l’uno è burbero, l’altro è saggio e sensibile. Diventano presto amici, al di là delle difficoltà iniziali, e insieme mettono a punto un “piano di fuga” per fare un ultimo sberleffo al destino. Gireranno il mondo, proveranno tutto ma troveranno soprattutto il senso della vita. Film intimista, concerto da camera per due attori sublimi nel pieno della loro maturità artistica. Rob Reiner (“Harry ti presento Sally”) cerca di alleggerire la seconda parte del film con paesaggi favolosi, dall’Himalaya a Serengeti. Ma niente è più esaltante dei primi piani di queste due facce da cinema.
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