papermiss
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mercoledì 26 dicembre 2007
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così com'è
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Ammetto di aver visto Enchanted più per amore della sorella Disneyfanatica che per reale interesse, tuttavia devo dire che il film, di per sè, non è stato male e non sono uscita dal cinema con il broncio e l'irritazione da "7 euro spesi per nulla". L'ho trovato esattamente quello che si poteva e doveva aspettare dal nuovo (e felice) parto della Disney: la regia era briosa e il disegno animato l'ho trovato davvero incantevole; la trama era semplice e non particolarmente impegnativa, tuttavia è stata in grado di sfruttare l'originalità del soggetto creando così situazioni divertenti anche per chi i sette anni li ha passati da un pezzo; i personaggi sono apprezzabili, anche se personalmente avrei creato Robert un pizzico più "cinico", in modo tale da far scontrare Giselle con una realtà molto più fisica di quella "simil-newyorkese" dove si ritrova.
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Ammetto di aver visto Enchanted più per amore della sorella Disneyfanatica che per reale interesse, tuttavia devo dire che il film, di per sè, non è stato male e non sono uscita dal cinema con il broncio e l'irritazione da "7 euro spesi per nulla". L'ho trovato esattamente quello che si poteva e doveva aspettare dal nuovo (e felice) parto della Disney: la regia era briosa e il disegno animato l'ho trovato davvero incantevole; la trama era semplice e non particolarmente impegnativa, tuttavia è stata in grado di sfruttare l'originalità del soggetto creando così situazioni divertenti anche per chi i sette anni li ha passati da un pezzo; i personaggi sono apprezzabili, anche se personalmente avrei creato Robert un pizzico più "cinico", in modo tale da far scontrare Giselle con una realtà molto più fisica di quella "simil-newyorkese" dove si ritrova... comunque sia, appunto, è una presentazione "Walt Disney Picture" e come tale va benissimo così, ovattata, zuccherosa e soffusa. Il principe Edward è uno spasso, così come Giselle che incarna, goffamente nella realtà di NY e con risultati divertenti, tutte le inverosimili facoltà delle protagoniste made in Disney. Per quanto riguarda l'happy end e l'alto livello di zucchero contenuto nella trama che molti hanno criticato... certo, dall'alto dei miei 19 anni anch'io l'ho trovato, spesso, eccessivo ma sarebbe come andare a vedere, chessò?, "High School Musical" (ugh) e poi lamentarsi dell'atmosfera così tragicamente teen-stereotipata che si respira, o mettere su qualcosa di Quentin Tarantino e polemizzare sulla quantità di sangue e morti violente che si susseguono sullo schermo. Insomma, sapevamo benissimo a che cosa saremmo andati incontro. E, nel suo essere giustamente melenso e zuccheroso... io l'ho trovato gradevole.
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maryluu
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domenica 13 gennaio 2008
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vissero tutti felici e contenti
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Ho molto apprezzato questa commedia-film d'animazione. L'idea di raccontare una favola moderna è senza dubbio originale e a mio avviso degna di un grande encomio. La storia inizia come tutte le favole della Disney. La fanciulla che sogna il principe azzurro. Il principe che sente il cuore battere. E lei: la regina-strega cattiva che farà di tutto per ostacolare il " vissero tutti felici e contenti". Quando la storia si dipana in maniera surreale ecco il colpo di scena. Il soggiorno a New York. La città appare caotica, frenetica, vera tanto che la gente non sembra molto stranita dai personaggi " strani" che fuoriescono da un tombino. Il richiamo agli altri capolavori della Disney è evidente. La scarpetta di Cenerentola, la mela e la strega di Biancaneve.
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Ho molto apprezzato questa commedia-film d'animazione. L'idea di raccontare una favola moderna è senza dubbio originale e a mio avviso degna di un grande encomio. La storia inizia come tutte le favole della Disney. La fanciulla che sogna il principe azzurro. Il principe che sente il cuore battere. E lei: la regina-strega cattiva che farà di tutto per ostacolare il " vissero tutti felici e contenti". Quando la storia si dipana in maniera surreale ecco il colpo di scena. Il soggiorno a New York. La città appare caotica, frenetica, vera tanto che la gente non sembra molto stranita dai personaggi " strani" che fuoriescono da un tombino. Il richiamo agli altri capolavori della Disney è evidente. La scarpetta di Cenerentola, la mela e la strega di Biancaneve. La canzone di Giselle al parco e la sua fisionomia simile alla Sirenetta. Giselle è l'eroina per eccellenza che le incarna tutte. E'l'eroina che si innamora davvero, che vuole un vero appuntamento, che si arrabbia, che piange e che è titubante di fronte a un vero battito del cuore. Si innamora di un essere reale, non molto romantico, che non canta, che non filosofeggia in suo onore ma che l'ama di un amore puro e molto più forte di quello ostentato dal bel principe. Ciò dimostra che l'amore vero esiste anche nella realtà, che non è un'utopia a cui dobbiamo rinunciare, che non si è perso dietro la freddezza dei nostri giorni. Giselle con il suo essere irradia tutti coloro che le stanno accanto. Pone fine alle liti di un divorzio. E' gentile e sorridente con tutti. E' lo spirito dell'amore. Quello che tutti dovremmo sentire dentro perchè il mondo funzionasse degnamente. Purtroppo il mondo va come va. Ma è bello credere che certe cose esistono. Che prima o poi nella vita trionfi l'amore, la bontà e che per tutti, davvero per tutti esista il "vissero tutti felici e contenti".
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antonio
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mercoledì 19 dicembre 2007
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antonio maragliulo
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Come nella più tradizionale favola Disney, la bella principessa cerca il suo principe azzurro. Lo trova (cantando) e si appresta a sposarlo nel castello fatato. Senonchè la madre del suddetto principe, contraria a perdere il trono a causa del matrimonio, spinge la futura nuora in un pozzo senza fondo. Amore e tragedia cartoon. Ma da questo punto inizia il film vero e proprio, di una principessa a New York.
Buon tentativo di innovazione della Disney, con una favola di Natale che senza pretese riesce ad intrattenere piacevolmente per 109'. Questo grazie anche alla buona prova di Patrick Dempsey, il bel dottor stranamore di Grey's Anatomy. Buona anche la prova di Amy Adams, che a tratti pare realmente caduta dal regno delle fate.
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Come nella più tradizionale favola Disney, la bella principessa cerca il suo principe azzurro. Lo trova (cantando) e si appresta a sposarlo nel castello fatato. Senonchè la madre del suddetto principe, contraria a perdere il trono a causa del matrimonio, spinge la futura nuora in un pozzo senza fondo. Amore e tragedia cartoon. Ma da questo punto inizia il film vero e proprio, di una principessa a New York.
Buon tentativo di innovazione della Disney, con una favola di Natale che senza pretese riesce ad intrattenere piacevolmente per 109'. Questo grazie anche alla buona prova di Patrick Dempsey, il bel dottor stranamore di Grey's Anatomy. Buona anche la prova di Amy Adams, che a tratti pare realmente caduta dal regno delle fate.
Tra gag che fanno accendere qualche sorriso e momenti romantici il film si presta bene ad una serata in coppia.
Speriamo che sia l'inizio di un progetto di film innovativi per questo periodo, che tentano cioè di dare qualcosa di diverso dal classico panettone, riuscendo comunque ad essere favole a lieto fine (siamo pur sempre a Natale).
Forse i nostri film di Natale dovrebbero avere lo stesso coraggio di provare a innovare sè stessi e quelle stesse vecchie, sorpassate gag, magari mantenendo l'idea di fondo. Un po' come ha fatto la Disney con il suo Come D'incanto
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carlotta
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domenica 22 febbraio 2009
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l'intreccio delle fiabe.
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Quest'altro capolavoro Disney ha come protagonista una principessa delle fiabe di nome Giselle che un giorno viene trasportata a New York,dove incontra un cinico avvocato di nome Robert.In Giselle,durante la storia,si rispecchiano le varie principesse delle fiabe:ad esempio quando la matrigna travestita da strega le dona la mela,ricorda "Biancaneve";e quando,dopo aver mangiato la mela,per risvegliarsi ha bisogno del bacio della persona amata,ricorda "La bella addormentata nel bosco";e,infine,quando corre a salvare Robert e perde la scarpetta,ricorda "Cenerentola".
Trovo che queste somiglianze provino che Giselle è il riuscito delle principesse delle varie fiabe del mondo e,che come loro,cerchi di far capire che l'amore trionfa su tutto.
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Quest'altro capolavoro Disney ha come protagonista una principessa delle fiabe di nome Giselle che un giorno viene trasportata a New York,dove incontra un cinico avvocato di nome Robert.In Giselle,durante la storia,si rispecchiano le varie principesse delle fiabe:ad esempio quando la matrigna travestita da strega le dona la mela,ricorda "Biancaneve";e quando,dopo aver mangiato la mela,per risvegliarsi ha bisogno del bacio della persona amata,ricorda "La bella addormentata nel bosco";e,infine,quando corre a salvare Robert e perde la scarpetta,ricorda "Cenerentola".
Trovo che queste somiglianze provino che Giselle è il riuscito delle principesse delle varie fiabe del mondo e,che come loro,cerchi di far capire che l'amore trionfa su tutto.
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alessandra verdino
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giovedì 27 agosto 2009
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tra realta' e fantasia
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"Come d'incanto", una delle ultime produzioni Disney, lascia, come é il titolo, incantati.
L'idea vincente é stata quella di riunire nel film altre opere disneyane: "Biancaneve e i sette nani", "La bella addormentata nel bosco", "Pretty Woman" e "Cenerentola".
Il risultato é una magnifica miscela dei temi classici di Disney.
L'innocenza e la virtù in pericolo, rappresentate da una fanciulla speciale, la malvagità e i pericoli della vita.
In ogni favola, il male é sempre rappresentato.
Significa, in fondo, imparare ad affrontarlo.
Ma questo film é qualcosa di più: oltre la fantasia, l'oggetto dell'animazione, ecco una grande percezione della realtà.
I due uomini amati da Giselle sono, in realtà, uno solo: l'amore romantico, il sogno immaginato e l'amore reale, che deve fare i conti con una cosa importantissima - sapersi misurare nella vita.
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"Come d'incanto", una delle ultime produzioni Disney, lascia, come é il titolo, incantati.
L'idea vincente é stata quella di riunire nel film altre opere disneyane: "Biancaneve e i sette nani", "La bella addormentata nel bosco", "Pretty Woman" e "Cenerentola".
Il risultato é una magnifica miscela dei temi classici di Disney.
L'innocenza e la virtù in pericolo, rappresentate da una fanciulla speciale, la malvagità e i pericoli della vita.
In ogni favola, il male é sempre rappresentato.
Significa, in fondo, imparare ad affrontarlo.
Ma questo film é qualcosa di più: oltre la fantasia, l'oggetto dell'animazione, ecco una grande percezione della realtà.
I due uomini amati da Giselle sono, in realtà, uno solo: l'amore romantico, il sogno immaginato e l'amore reale, che deve fare i conti con una cosa importantissima - sapersi misurare nella vita.
Giselle, infatti, cambia. Sotto l'influsso dei problemi di tutti i giorni imparerà realmente a vivere.
Senza però rinunciare ai suoi sogni, anzi, realizzandoli.
Semplicemente incantevole la scena del parco: perché questo é anche un favoloso musical, come "La Bella e la Bestia".
Disney, con un film decisamente moderno, non ha rinunciato alla sua prerogativa: dipingere i sogni.
Il personaggio di Giselle é un concentrato dei personaggi femminili positivi di tutti i film di Walt Disney.
L'ingenuità, la virtù, il bisogno d'amore rappresentati in una fanciulla in pericolo.
Altri personaggi, come lo scoiattolo Pip, sono anch'essi un capolavoro: potrebbero essere reali, Pip potrebbe essere un cane o un gatto domestico.
Susan Sarandon ha dipinto con grande maestria il tema della cattiveria, sempre presente nella vita.
Insomma, uno splendido lavoro.
Dipinge la fantasia, ma ci fa capire la realtà.
Considero questo film un'ulteriore evoluzione della Disney Corporation.
E' moderno, e, allo stesso modo, ci offre l'immagine di antichi valori come l'amore, l'amicizia, il coraggio.
Un grande applauso.
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lety kant
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venerdì 5 agosto 2011
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un fascino incantato.
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A metà tra animazione e realtà, "Come d'Incanto" è uno dei più interessanti film musicali/commedia degli ultimi anni. La base su cui poggia è magistralmente sviluppata da un ottimo cast e il regista Kevin Lima, ha dato il meglio di sè, d'altronde è un esperto ormai nel campo "animato" (si ricordi "La carica dei 102", "Tarzan" e "In viaggio con Pippo"), ma in questo film qualcosa si muove. Non è la solita pellicola da far vedere a recalcitranti pargoli il sabato pomeriggio, ma è un interessante connubio tra vita e forma, mondo reale e fantasia. La principessa Giselle non è la solita donzella in difficoltà, che aspetta il principe azzurro sul cavallo bianco (e non è una metafora in questo caso), ma prende possesso della scena, mette in gioco se stessa e il suo mondo, fatato sì, ma pur sempre fatto di valori, fin quando non si innamora dell'umano Robert, quell' "amore di testimone" di Patrick Dempsey.
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A metà tra animazione e realtà, "Come d'Incanto" è uno dei più interessanti film musicali/commedia degli ultimi anni. La base su cui poggia è magistralmente sviluppata da un ottimo cast e il regista Kevin Lima, ha dato il meglio di sè, d'altronde è un esperto ormai nel campo "animato" (si ricordi "La carica dei 102", "Tarzan" e "In viaggio con Pippo"), ma in questo film qualcosa si muove. Non è la solita pellicola da far vedere a recalcitranti pargoli il sabato pomeriggio, ma è un interessante connubio tra vita e forma, mondo reale e fantasia. La principessa Giselle non è la solita donzella in difficoltà, che aspetta il principe azzurro sul cavallo bianco (e non è una metafora in questo caso), ma prende possesso della scena, mette in gioco se stessa e il suo mondo, fatato sì, ma pur sempre fatto di valori, fin quando non si innamora dell'umano Robert, quell' "amore di testimone" di Patrick Dempsey. Così la giovane principessa scopre cos'è davvero un sentimento, cos'è la rabbia, cos'è l'amicizia e cos'è davvero il vero Amore, quello con la A maiuscola, quello che ti cambia la vita. Ed è il bacio del vero Amore, che cambierà la vita a Giselle, inducendoci a pensare che probabilmente qualcosa di rosa e di magico esiste davvero. Forse abbiamo tutti un pò di bisogno di film del genere per riflettere: il mondo fatato di Giselle ha molti più valori morali di quanti ne possa avere il mondo reale. E forse con il suo tocco magico, aiuterà anche un pò il nostro a cambiare.
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antonello villani
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mercoledì 19 dicembre 2007
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principessa delle fiabe nella caotica new york
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Appuntamento sotto l’albero con la Disney che ci ricorda come è bello essere innamorati: a Natale, si sa, l’amore diventa magia. Stavolta la major americana mescola realtà e fantasia scaraventando una bella addormentata nella caotica New York. Animali canterini, occhi dolci, case nella prateria, mele avvelenate, “Come d’incanto” non brilla certo per originalità eppure le vicende di un erede al trono con spada sempre sguainata e di una principessa tutta moine è un vero spasso anche per chi non crede nelle favole. Il destino ci mette lo zampino, cosi’ un avvocato separato e con figlia al seguito si ritrova nell’appartamento una fanciulla in abito nuziale che è piombata dal cielo; intanto il promesso sposo cerca la sua morosa tra strade affollate e televisioni scambiate per specchi magici, mentre una strega è impegnata nell’arte della divinazione.
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Appuntamento sotto l’albero con la Disney che ci ricorda come è bello essere innamorati: a Natale, si sa, l’amore diventa magia. Stavolta la major americana mescola realtà e fantasia scaraventando una bella addormentata nella caotica New York. Animali canterini, occhi dolci, case nella prateria, mele avvelenate, “Come d’incanto” non brilla certo per originalità eppure le vicende di un erede al trono con spada sempre sguainata e di una principessa tutta moine è un vero spasso anche per chi non crede nelle favole. Il destino ci mette lo zampino, cosi’ un avvocato separato e con figlia al seguito si ritrova nell’appartamento una fanciulla in abito nuziale che è piombata dal cielo; intanto il promesso sposo cerca la sua morosa tra strade affollate e televisioni scambiate per specchi magici, mentre una strega è impegnata nell’arte della divinazione. Kevin Lima dirige un film pieno di buoni sentimenti affidandosi alla deliziosa Amy Adams che insegue un bellone in calzamaglia troppo pasticcione per incarnare il principe azzurro; Patrick Dempsey, sexy symbol anche nel ruolo di papa’ a tempo pieno, viene trafitto da Cupido nel bel mezzo di un ballo in maschera; Susan Sarandon, nei panni della strega che vuole impedire il matrimonio del figlio, deve soccombere all’amore tra i due piccioncini. E vissero tutti felici e contenti.
Antonello Villani
(Salerno)
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peppe97
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giovedì 24 febbraio 2011
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una pellicola "fantamusicale"
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Sia all'inizio che in altre parti,il film ci illustra scene a sfondo musicale in cui la protagonista,in linea di massima,improvvisa i brani da cantare,riuscendoci alla perfezione,però.Questo,devo dire che mi è abbastanza piaciuto,oltre al fatto che,sicuramente,il regista avrà trovato difficoltà nel trasformare la vicenda da un cartone ad un vero e proprio film.
Film che consiglio soprattutto ai più piccoli.
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jon sugar
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martedì 8 gennaio 2013
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la coppia principesca disney più spassosa
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Uno di quei film che passano ogni due per tre in televisione, ma che rivedo ognuna di quelle volte. Sarà perchè in parte non me lo ricordo, ma anche perchè mi diverte sempre. Andiamo, è grandiosa la presa in giro delle menose principesse dei primi film d'animazione. La fanciulla per cui non esiste il dolore, per cui non esiste il divorzio, e la cui unica preoccupazione è "sposarsi con l'uomo della sua vita" che ha conosciuto il giorno prima. Il principe poi è la fine del mondo: canta ogni due secondi con quella voce tremenda, brandisce la spada sfoggiando il surreale costume con le cipolle giganti sulle spalle, salta su un autobus fermando il traffico cittadino.
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Uno di quei film che passano ogni due per tre in televisione, ma che rivedo ognuna di quelle volte. Sarà perchè in parte non me lo ricordo, ma anche perchè mi diverte sempre. Andiamo, è grandiosa la presa in giro delle menose principesse dei primi film d'animazione. La fanciulla per cui non esiste il dolore, per cui non esiste il divorzio, e la cui unica preoccupazione è "sposarsi con l'uomo della sua vita" che ha conosciuto il giorno prima. Il principe poi è la fine del mondo: canta ogni due secondi con quella voce tremenda, brandisce la spada sfoggiando il surreale costume con le cipolle giganti sulle spalle, salta su un autobus fermando il traffico cittadino... Per non parlare dello scoiattolo, ci sarebbe da farvi uno spin-off. 107 minuti di sane risate, in seguito a ognuna delle quali non potevo fare a meno di sogghignare. "Che gino questo..." "Che tipa quest'altra..." Che mito questo film.
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