paolp78
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sabato 28 ottobre 2023
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intricato
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Ultima pellicola diretta da Richard Attenborough, è caratterizzata da un complicato intreccio di sentimenti e dal ricorso a varie narrazioni parallele, con due storie che si svolgono nel presente, ma a grande distanza l’una dall’altra (la prima in una cittadina della provincia americana, l’altra a Belfast in Irlanda del Nord), e una terza che riguarda fatti avvenuti cinquanta anni prima con come protagonisti gli stessi personaggi.
Il film tarda un po’ a decollare, venendo penalizzato nella parte iniziale dalla poca chiarezza della storia e dall’apparente separazione delle diverse narrazioni, ma procedendo migliora man mano che gli intrecci tra i vari personaggi cominciano a chiarirsi, fino ad arrivare all’ottimo finale, molto ben fatto e toccante emotivamente, tanto da far rivalutare l’intera pellicola.
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Ultima pellicola diretta da Richard Attenborough, è caratterizzata da un complicato intreccio di sentimenti e dal ricorso a varie narrazioni parallele, con due storie che si svolgono nel presente, ma a grande distanza l’una dall’altra (la prima in una cittadina della provincia americana, l’altra a Belfast in Irlanda del Nord), e una terza che riguarda fatti avvenuti cinquanta anni prima con come protagonisti gli stessi personaggi.
Il film tarda un po’ a decollare, venendo penalizzato nella parte iniziale dalla poca chiarezza della storia e dall’apparente separazione delle diverse narrazioni, ma procedendo migliora man mano che gli intrecci tra i vari personaggi cominciano a chiarirsi, fino ad arrivare all’ottimo finale, molto ben fatto e toccante emotivamente, tanto da far rivalutare l’intera pellicola.
Bravo Attenborough a centellinare la graduale scoperta dei vari aspetti della storia, riuscendo a incuriosire ed appagare lo spettatore.
Il cast è per certi versi corale, essendoci vari personaggi che peraltro vengono messi in scena ad età diverse, quindi ricorrendo a più interpreti, tuttavia si può dire che i due protagonisti siano gli inossidabili Shirley MacLaine e Christopher Plummer, qui entrambi ultrasettantenni, ma comunque capaci di imporsi e rubare la scena agli altri interpreti; le rispettive parti da giovani sono recitate da Mischa Barton e Gregory Smithl, che non sono proprio all’altezza dei due vecchi leoni.
Tra gli altri interpreti si ricordano Neve Campbell, il sempre bravo Pete Postlethwaite, che mi è parso il migliore in scena dopo i due protagonisti, l’attore nord irlandese Martin McCann, anche lui molto bravo, ed infine Brenda Fricker in un’insolita versione bionda.
La narrazione è un po’ lenta, aspetto che pesa soprattutto nella parte iniziale quando ancora la storia non riesce ad avvincere.
Il titolo dell’opera gioca sul doppio significato del termine inglese ring, che nella locuzione del titolo si deve intendere nel senso di “chiudere il cerchio”, ma nel suo significato di anello evoca anche la fede nuziale scambiata tra i due amanti, che è l’oggetto che risveglia ricordi e sentimenti, trovandosi quindi al centro della storia.
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nerinadoc
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lunedì 13 agosto 2012
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prigioniera del suo passato
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"Closing the ring" è uno di quei film che restano dentro e che fanno riflettere.
Nel film è evidente che Teddy sentiva dentro di sè che gli restava poco tempo da vivere, e perciò si preoccupava di voler affidare la sua Ethel a una persona fidata che potesse amarla e proteggerla al suo posto, e il prescelto è il suo amico Chuck.
Vincolando Chuck alla promessa di sposare Ethel dopo la sua morte, Teddy condanna la donna che ama a un matrimonio infelice, perché sceglie un uomo che lei non potrà mai amare.
Quando il suo aereo viene bombardato a Belfast e Teddy precipita, mentre è agonizzante e sta per morire, si rende conto di aver sbagliato a obbligare Chuck e Ethel a sposarsi nel caso in cui fosse morto, e chiede a un ragazzo di andare da Ethel per farle sapere che lui la lascia libera di scegliere, e che non è più vincolata alla promessa che Teddy aveva fatto fare al suo amico Chuck, ma poi purtroppo il ragazzo non va a dirlo a Ethel perchè non riesce a trovare l'anello che Teddy voleva dare alla sua fidanzata: glielo dirà soltanto cinquant'anni dopo, quando accompagnerà in America un ragazzo di Belfast che le restituisce l'anello che ha trovato facendo degli scavi.
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"Closing the ring" è uno di quei film che restano dentro e che fanno riflettere.
Nel film è evidente che Teddy sentiva dentro di sè che gli restava poco tempo da vivere, e perciò si preoccupava di voler affidare la sua Ethel a una persona fidata che potesse amarla e proteggerla al suo posto, e il prescelto è il suo amico Chuck.
Vincolando Chuck alla promessa di sposare Ethel dopo la sua morte, Teddy condanna la donna che ama a un matrimonio infelice, perché sceglie un uomo che lei non potrà mai amare.
Quando il suo aereo viene bombardato a Belfast e Teddy precipita, mentre è agonizzante e sta per morire, si rende conto di aver sbagliato a obbligare Chuck e Ethel a sposarsi nel caso in cui fosse morto, e chiede a un ragazzo di andare da Ethel per farle sapere che lui la lascia libera di scegliere, e che non è più vincolata alla promessa che Teddy aveva fatto fare al suo amico Chuck, ma poi purtroppo il ragazzo non va a dirlo a Ethel perchè non riesce a trovare l'anello che Teddy voleva dare alla sua fidanzata: glielo dirà soltanto cinquant'anni dopo, quando accompagnerà in America un ragazzo di Belfast che le restituisce l'anello che ha trovato facendo degli scavi.
Ethel continuerà a vivere per tutta la vita nella casa che Teddy aveva costruito per lei e in cui avrebbero dovuto vivere insieme al suo ritorno dalla guerra, e anche per questo Ethel pensa continuamente a Teddy e non può liberarsi dal suo ricordo: infatti durante il film Ethel dice a sua figlia Mary questa frase: "Non permettere che un uomo ti costruisca la casa in cui andrai a vivere, altrimenti non ti libererai più di lui": e si riferisce al suo ricordo ossessivo per Teddy.
Ethel non vuole liberarsi dal ricordo di Teddy e resta per sempre ancorata al ricordo di quell'amore della giovinezza, stroncato tragicamente.
Il ricordo di quell’amore sfortunato la rende incapace di essere una brava moglie e una brava madre, la rende incapace di chiudere con il passato e di continuare a vivere, perché la sua vita si è fermata il giorno in cui Teddy è morto.
La casa costruita da Teddy in cui Ethel abita è il simbolo del ricordo che la tiene prigioniera da anni, quella casa è il simbolo della costante presenza dell'uomo che lei ha amato, e che continua a essere presente per lei anche dopo la morte.
Molto bello il personaggio di Jack, che ha sempre amato Ethel in silenzio: e se Teddy li avesse lasciati liberi di decidere fin dall'inizio, evitando di vincolarli a quella promessa, Jack e Ethel si sarebbero scelti spontaneamente e avrebbero potuto essere felici insieme molti anni prima, invece potranno farlo soltanto nell’ultima parte della loro vita.
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(di alespiri)
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