28 settimane dopo

A mio parere non bisogna limitarsi ad osservare il film in superficie, altrimenti si rischia davvero di affermare che è l'ennesima replica fatta di zombi, vane fughe e fiumi di sange a volontà. viceversa 28 settimane dopo, se visto sotto l'aspetto prettamente psicologico, è un film che fa davvero paura. In fondo è la rappresentazione di una vana ricerca di salvezza, gli zombi possono essere interpretati come i nostri incubi che saltano fuori quando meno ce li aspettiamo! le corse verso il nulla paiono davvero quelle dei nostri incubi: non so se ai più ha fatto il medesimo effetto, ma in alcune scene mi è parso di vivere in prima persono lo stato d'animo dei protagonisti: sentire l'odore delle loro paure, aver voglia di correre di fuggire, di scappare senza nemmeno avere il coraggio di voltarmi indietro perchè...loro sono sempre lì e prima o poi...ci prenderanno! Daniel Pisani