Quattro minuti

Le belle intenzioni non hanno mai prodotto capolavori. Niente da dire sulle motivazioni etiche del film, ma la bellezza, ahimé, nasce anche dalle peggiori pulsioni dell'animo umano. E questo film, come purtroppo tanti filmetti attuali italiani, è film di emotività generica e per bene, senza contenuti artistici e senza originalità. Come certi film parrocchiali di un tempo che avevano il compito di farti sentire più buono. Io, che normalmente sono buonissimo, divento cattivo di fronte a questa marmellata spacciata per capolavoro culinario. E il bello nasce dalla coerenza, dalla profondità, dalla logica (che può essere, se coerente, anche antilogica!), dal guizzo, dalla passione... Non certo dalla filologia!... Non ha niente a che fare la filologia con l'ovvia pretesa di non girare sciocchezze... Comunque scrivi bene. Ciao