Collateral |
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Un film di Michael Mann.
Con Tom Cruise, Jamie Foxx, Jada Pinkett Smith, Mark Ruffalo.
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Titolo originale Collateral.
Azione,
durata 119 min.
- USA 2004.
uscita venerdì 15 ottobre 2004.
MYMONETRO
Collateral
valutazione media:
3,47
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un killer che 'conosce la vita'.
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| martedì 4 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Diretto da Michael Mann, Tom Cruise è Vincent. Un'arma letale, al servizio di chi lo paga per portare a termine, il 'suo lavoro', come lui lo chiama. La vita di un taxista di Los Angeles, Max (Jamie Foxx), come evidenziato bene dall'inizio, è una routine. Come per miliardi di altri come noi. Una cartolina dietro il parasole, ed un sogno di poter mettere sù 'un giorno', una compagnia di lusso in proprio. "Dove tutto è perfetto, e dispiaccia quasi, scendere dal taxi". Parte il suo turno, clienti e scorci di vite che passano alle sue spalle, sul sedile posteriore. Ma proprio quella sera, prenderà la corsa e farà conoscenza con un'avvocato; Madlene (Irma P.Hall). Fra i due è empatia dal primo istante, e lei lascia il suo 'biglietto da visita' a Max. Pochi minuti, nuova corsa, il passeggero stavolta è Vincent, da quell'istante le ore a venire, rappresenteranno per il taxista sognatore, una durissima, quanto lucida lezione di vita. Vincent, non è solo uno spietato assassino, in lui sembrano convivere due personalità; quella esteriore, forse il prodotto di una società malata, e l'altra, da profondo filosofo, conoscitore di anime. Parte così, per Max, la corsa della sua vita, costretto ad accompagnare Cruise in un percorso, durante la quale deve 'giustiziare', 5 criminali. Divenuti poi, collaboratori-protetti dalla giustizia. L'impressione che si ha, nell'assistere alla sua spietatezza non è dolorosa, ma purificante. Viene voglia di auspicare un lieto fine, una salvezza per Vincent, che paradossalmente, proprio Max gli negherà. La quinta vittima designata, ultimo tassello di un puzzle di cinque pezzi da distruggere, è proprio Madlene. Ciò, trasformerà Max, forse per la prima volta, in se stesso. Vi sono vari punti che colpiscono in questo action-movie, sfaccettature e risvolti psicologici, per niente scontati, che spingono a riflettere profondamente. Una denuncia profonda, al mondo in cui viviamo, alla distanza che ci separa, pur vivendo l'uno accanto all'altro. "Che ne dici Max.. un uomo muore sulla metropolitana..pensi che qualcuno se ne accorgerà..?". Una frase che Vincent, morente, seduto sul metrò, pone come atto finale del quesito: chi siamo e perchè facciamo ciò che facciamo. Davanti, un visibilmente, dispiaciuto taxista, che adesso forse, non vede più solo un killer in Vincent. Ma probabilmente un maestro di vita, come raramente capita d'incontrare. In quella folle corsa di una notte, ha costretto infatti Max, ad aprire gli occhi. A 'costringere un buon cittadino, a rivedere tutto, e forse trovare il coraggio per andare oltre un mero, fittizio sogno. Finale emblematico, ed assolutamente giusto, ma dispiace. Ciò che è certo, è che Max non sarà più lo stesso, uno come tutti. Tom Cruise in una prova, che gli calza alla perfezione. Meglio di un'abito fatto su misura. Credibile, affascinante, vero!.
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