Lietta Tornabuoni
La Stampa
Tre ex tossicodipendenti alla prova in una comunità di recupero dove il lavoro diventa strumento di salvezza: Tre storie di Piergiorgio Gay e Roberto San Pietro, presentato e premiato all'ultimo festival Cinema Giovani, preparato come un documentario attraverso colloqui, interviste, esperienze e testimonianze di ex tossici, interpretato da non-attori, è un film di sorprendente realismo, sobrietà, cognizione del dolore, assenza di pietismo o sentimentalismo. Una ragazza spiritosa e sfaticata, un sieropositivo poco socievole gran lavoratore e amante della Natura, un brillante venditore di automobili alienato dal mestiere approdano alla comunità governata da regole severe e semplici (quando uno arriva con molte belle valige su un bel fuoristrada, gli consigliano d'andarsene e di tornare in treno con un'unica sacca). [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2213 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 26 Giugno 1999