francesco2
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domenica 10 giugno 2018
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una realtà che zoppica, come noi
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In aggiunta a questa recensione, mi soffermerei sul finale e sul “protagonista zoppicante”. Ha preso un sacco di botte, ma in più “camminare” gli risulta impossibile. Il mondo è alla rovescia, Dio altrettanto –nella sua “accezione di credente”- ed allora una vita da “comune mortale” gli risulta impossibile. O forse il rapporto causa-conseguenza va invertito? Comunque sia, condurre una vita da “comune mortale” gli risulta imposibile. Il suo è un eterno (giro?)vagare, che tuttavia nel finale stride, ancora maggiormente, con la “normalità”. All’inizio degli anni ’90, ignaro della rivoluzione tecnologica che nel giro di un decennio investirà la realtà che lo – e ci- circonda, puo’ solo zoppicare in una realtà ormai scevra delle ideologie novecentesche, ridotta alla sigaretta con la compagna di turno ed a due giovani, incontrati per strada, che “si amano”.
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In aggiunta a questa recensione, mi soffermerei sul finale e sul “protagonista zoppicante”. Ha preso un sacco di botte, ma in più “camminare” gli risulta impossibile. Il mondo è alla rovescia, Dio altrettanto –nella sua “accezione di credente”- ed allora una vita da “comune mortale” gli risulta impossibile. O forse il rapporto causa-conseguenza va invertito? Comunque sia, condurre una vita da “comune mortale” gli risulta imposibile. Il suo è un eterno (giro?)vagare, che tuttavia nel finale stride, ancora maggiormente, con la “normalità”. All’inizio degli anni ’90, ignaro della rivoluzione tecnologica che nel giro di un decennio investirà la realtà che lo – e ci- circonda, puo’ solo zoppicare in una realtà ormai scevra delle ideologie novecentesche, ridotta alla sigaretta con la compagna di turno ed a due giovani, incontrati per strada, che “si amano”. O forse, no.
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