Stefano Reggiani
Partito, nei preannunci di lavorazione, come un film intorno al terrorismo; fermatosi, nelle polemiche di montaggio tra autore e produttore, al gradino inconsueto di film-dono a un analista poco ortodosso; giunto, nelle chiacchiere prima dell'uscita, al ruolo curioso di portabandiera dell'erotismo di stato (perché coproduttore è l'Istituto Luce), Diavolo in corro si porta addosso la fatica e il fastidio di queste etichette, è piegato su se stesso per le sue intenzioni pedagogiche e magari terapeutiche, ma non cade, non perde una certa proditoria unità, un'indiscutibile suggestione. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (4152 caratteri spazi inclusi) su 28 aprile 1986