Stefano Reggiani
Perché il cinema americano non s'è mai impegnato seriamente con la Rivoluzione da cui è nata l'indipendenza degli Stati Uniti? Perché non era solo un tema celebrativo, ma in qualche modo fastidioso, a cominciare dalla parola. Lo si è capito anche dall'accoglienza stizzita fatta a Revolution, per di più diretto da un inglese, per di più fondato su un'interpretazione della storia post-sessantottesca e post-vietnamita. Un impudente tentativo condotto con abbondanza di mezzi e di spettacolo: Hudson, il regista di Momenti di gloria e di Greystoke, Tarzan, ha detto che aveva in mente, girando, un pensiero di Jefferson sulla necessità dell'opposizione al governo («Mi piace una piccola rivolta di tanto in tanto, è come una perturbazione nell'atmosfera»). [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (3221 caratteri spazi inclusi) su 8 marzo 1986