iuriv
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domenica 31 maggio 2015
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l'ultimo mel max.
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Terzo capitolo della saga di Max e ultimo interpretato da Mel Gibson, questo film ripropone il mondo apocalittico post atomico e il suo protagonista solitario invischiato in situazioni che non vorrebbe affrontare. Mad si trova coinvolto nelle vicende della Città Del Baratto, in cui una perfida regina vuole il suo aiuto per affrontare lo scontro di potere con il Master-Blaster, direttore della centrale energetica che tiene in piedi tutta la struttura.
Per questa pellicola Miller, qui in collaborazione con un altro regista, ha la possibilità di mettere le mani su una grossa quantità di dollaroni americani. A beneficiarne sono le scenografie, più imponenti e dettagliate rispetto ai precursori, e gli effetti speciali, che offrono esplosioni e spettacolo a piene mani.
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Terzo capitolo della saga di Max e ultimo interpretato da Mel Gibson, questo film ripropone il mondo apocalittico post atomico e il suo protagonista solitario invischiato in situazioni che non vorrebbe affrontare. Mad si trova coinvolto nelle vicende della Città Del Baratto, in cui una perfida regina vuole il suo aiuto per affrontare lo scontro di potere con il Master-Blaster, direttore della centrale energetica che tiene in piedi tutta la struttura.
Per questa pellicola Miller, qui in collaborazione con un altro regista, ha la possibilità di mettere le mani su una grossa quantità di dollaroni americani. A beneficiarne sono le scenografie, più imponenti e dettagliate rispetto ai precursori, e gli effetti speciali, che offrono esplosioni e spettacolo a piene mani.
La trama, più lineare che in passato, affronta tematiche interessanti e tende a slegarsi da quelle degli episodi precedenti. Del resto, per un motivo o per l'altro, le avventure di Max possono sempre essere godute anche senza conoscere la storia che ci sta alle spalle. Tra guerre per il potere, ricerca di acqua e benzina, e rinascita del commercio, Max si ritroverà anche a fare da guida a un gruppo di ragazzini dispersi nel deserto, affrontando concetti come casa, speranza e cinismo.
Tutto il pastone è ben diretto e segue un filo conduttore ben preciso, sottointendendo quasi il primato del nuovo sul vecchio. Ne risulta un film piacevole, ritmato e divertente, che però, rispetto agli altri due, risulta meno efficace.
Il tutto è da imputare al tono più scanzonato di questa pellicola. Miller e socio espellono il lato crudo e violento dalla narrazione, sostituendolo con la spettacolarizzazione delle scene e inserendo anche tratti da commedia, che i primi due capitoli nemmeno si sognavano di portare alla luce. Le sequenze delle uccisioni, una volta secche e macabre, ora sono lunghe e coreografate, con pochissimo sangue e ancor meno cattiveria. E' un limite che sposta lo stile del lavoro dalla fantascienza pessimista al fantasy tecnologico, togliendo mordente e fascino al complesso.
La fase centrale poi, complice la presenza dei bambini, ricorda addirittura un film per ragazzi, con scenette divertenti e azzeramento del dramma. Insomma sale alla ribalta la commedia e toglie a Mad Max quell'aura oscura di cui si è permeato nel passato. Solo nel finale compare un classico della saga, ovvero l'inseguimento a bordo di improbabili buggy e sferraglianti motociclette. Ma anche qui la macelleria, che in precedenza era stata il punto di forza nella credibilità della storia, sparisce per fare spazio a qualcosa di più leggero e divertente, come il personaggio che ne prende tante, ma non muore mai.
Altra nota stonata è il commento musicale, forse la caratteristica che è invecchiata peggio nella pellicola. L'invadente sassofono tipicamente anni 80 e i terribili pezzi di Tina Turner fanno sanguinare le orecchie tanto sono brutti. E' un peccato che si ripresenta in molti film dell'epoca a onor del vero, ma non sempre in modo così sfacciato.
Al di la di tutto, però, non si può certo dire che Mad Max 3 sia un film poco riuscito, anzi. I ritmi elevati, le scenografie curate e gli infiniti deserti donano un'impronta molto forte a questa pellicola. E' necessario sottolineare, tuttavia, che questo terzo lavoro non ha nulla del fascino dei primi due episodi. Accettato che si tratta di qualcosa di diverso, ci si riesce tranquillamente a divertire.
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isildur91
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venerdì 16 ottobre 2015
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"civiltà" post-apocalittica
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Terzo film della saga di Mad Max, l'ultimo con Mel Gibson. In un'Australia quanto mai desertica e arroventata dal sole, il vagabondo Max arriva nell'agglomerato (arduo sarebbe chiamarlo "città") di Barter Town, dove centinaia di persone vivono e si ritrovano per il baratto. Max cerca di riappropriarsi della sua vettura e dei suoi cammelli che gli erano stati rubati, ma senza merce di scambio cerca di "barattare" l'unica cosa che ha, ovvero se stesso e le sue abilità di combattimento. Viene così notato dalla "regina" del luogo, Aunty Entity, che lo ingaggia per liberarsi del suo rivale in città: Master -Blaster, una coppia formata da un gigante mascherato e da un nano che di fatto dirigono la fonte di energia di Barter Town, ovvero il metano.
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Terzo film della saga di Mad Max, l'ultimo con Mel Gibson. In un'Australia quanto mai desertica e arroventata dal sole, il vagabondo Max arriva nell'agglomerato (arduo sarebbe chiamarlo "città") di Barter Town, dove centinaia di persone vivono e si ritrovano per il baratto. Max cerca di riappropriarsi della sua vettura e dei suoi cammelli che gli erano stati rubati, ma senza merce di scambio cerca di "barattare" l'unica cosa che ha, ovvero se stesso e le sue abilità di combattimento. Viene così notato dalla "regina" del luogo, Aunty Entity, che lo ingaggia per liberarsi del suo rivale in città: Master -Blaster, una coppia formata da un gigante mascherato e da un nano che di fatto dirigono la fonte di energia di Barter Town, ovvero il metano.
Ricavato dai maiali, il metano permette di alimentare caldaie, motori e la centrale elettrica, fornendo una parvenza di civiltà. La violenza però non tarda ad arrivare, e Max affronterà il gigante in un duello all'ultimo sangue. Ma come sempre accade al nostro eroe, non gli è facile sottostare alla brutalità delle leggi di quell'epoca buia, e poichè infrange le regole, viene spedito a morire nel deserto.
Fortunatamente per lui, qui viene ritrovato da una giovane donna, che lo porta nel nascondiglio dove lei e un folto gruppo di bambini si sono nascosti dopo l'atterraggio di fortuna dell'aereo dove viaggiavano. Tale comunità venera il pilota che riuscì a portarli lì, salvandoli dalla distruzione delle città; pilota che essi vedono tornato in Max e che sperano possa far ripartire l'aereo verso un futuro migliore, alla ricerca del sapere perduto. Ma Max è solo un vagabondo, ex poliziotto sopravvissuto a troppe sventure, e non può salvarli. Così una parte di loro decide di partire lo stesso e affrontare a piedi il deserto. Allora Max decide di soccorrerli e di condurli di nascosto a BarterTown, per portar via il nano Master che, essendo anziano, potrà ricordare i segreti del passato e tramandarli alla comunità. Fuggiti in modo rocambolesco dai sotterranei della città, vengono inseguiti da Aunty Entity e da tutta la popolazione, fino a che non trovano la salvezza nell'aviatore (già comparso nel secondo film) che riesce a portarli via e a far vedere loro le vestigia delle metropoli perdute. Tutti tranne Max, che come al solito è reduce e solo alla fine della storia, "graziato" dalla regina.
I bambini torneranno infine in città e proveranno a dare inizio ad una nuova era, alla ricerca del sapere passato.
Il film è godibile ma a differenza dei primi due la trama è molto meno lineare e presenta alcuen discontinuità che rendono il tutto più caotico e di più difficile comprensione logica. La parte evocativa del passato perduto e le scene del volo su una Sidney apocalittica sono stupende, ma tutto il film è pervaso da una vena comica che lo rende più leggero e per questo meno credibile. In sostanza, il più debole dei film della saga, capace comunquedi stupire e assicurare un ottimo intrattenimento.
Voto 6/7
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