dano25
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giovedì 3 febbraio 2011
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la realtà virtuale anni '80
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Diventato un cult negli anni e rilanciato alla grande con il secondo capitolo, Tron segna l'inizio di un nuovo modo di intendere la computer grafica e la realtà virtuale in generale. Con un'idea geniale, il mondo virtuale è abitato da programmi in forma umana che subiscono la dittatura dell'unità centrale e che danno vita ad un mondo parallelo spettacolare che immerge il pubblico in quello che allora era la realtà-finzione del computer. La trama funziona ed è accattivante: il programmatore ed inventore di videogiochi Kevin Flynn, estromesso dalla Encom, multinazionale dei videogiochi, si intromette nel sistema operativo della società e, tramite un laser sperimentale, viene "catturato" in un mondo parallelo dall'unità centrale che governa tale mondo.
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Diventato un cult negli anni e rilanciato alla grande con il secondo capitolo, Tron segna l'inizio di un nuovo modo di intendere la computer grafica e la realtà virtuale in generale. Con un'idea geniale, il mondo virtuale è abitato da programmi in forma umana che subiscono la dittatura dell'unità centrale e che danno vita ad un mondo parallelo spettacolare che immerge il pubblico in quello che allora era la realtà-finzione del computer. La trama funziona ed è accattivante: il programmatore ed inventore di videogiochi Kevin Flynn, estromesso dalla Encom, multinazionale dei videogiochi, si intromette nel sistema operativo della società e, tramite un laser sperimentale, viene "catturato" in un mondo parallelo dall'unità centrale che governa tale mondo. Aiutato da un programma, Tron, Flynn dovrà combattere contro il tiranno e liberare i programmi.
Riprendendo un pò i videogiochi dell'epoca, si rivivono corse in motolabirinti e quadranti stile pac-man. Un bel tuffo nel passato per un film sempre attuale.
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renato c.
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mercoledì 23 settembre 2015
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tra attori veri e computer grafica
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Per la 2^ volta nel 1982 la Disney produce un film di fantascienza (il primo era stato "The black hole" del 1979); e fa un film degno della casa fondata dal grande Walt, in quanto mette attori veri in mezzo a tanta animazione, anche se fatta con computer grafica! Ne esce un film di fantascienza (o forse più "fantasy" che non "fantascienza"?) piacevole che si ispira un po' a "2001 - Odissea nello spazio" nel fatto che un programma elettronico prende il sopravvento e si mette a dettare legge agli uomini! Abbiamo il "cattivo" umano che per diventare direttore generale della ditta di cumputers e ne fa di tutti i colori, ma viene poi schiavizzato dal suo stesso programma. I tre protagonisti sono i tre eroi che alla fine sconfiggono il cervello elettronico, ed il vecchio saggio (Dumont), fondatore della casa di apparecchi elettronici che quando protesta viene licenziato dal perfido direttore generale.
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Per la 2^ volta nel 1982 la Disney produce un film di fantascienza (il primo era stato "The black hole" del 1979); e fa un film degno della casa fondata dal grande Walt, in quanto mette attori veri in mezzo a tanta animazione, anche se fatta con computer grafica! Ne esce un film di fantascienza (o forse più "fantasy" che non "fantascienza"?) piacevole che si ispira un po' a "2001 - Odissea nello spazio" nel fatto che un programma elettronico prende il sopravvento e si mette a dettare legge agli uomini! Abbiamo il "cattivo" umano che per diventare direttore generale della ditta di cumputers e ne fa di tutti i colori, ma viene poi schiavizzato dal suo stesso programma. I tre protagonisti sono i tre eroi che alla fine sconfiggono il cervello elettronico, ed il vecchio saggio (Dumont), fondatore della casa di apparecchi elettronici che quando protesta viene licenziato dal perfido direttore generale. La novità di questo film sta comunque nel fatto che esseri umani possono, tramite disintegrazione e poi ricostruzione molecolare, essere trasportati nel mondo elettronico e diventare personaggi di videogames. Alla fine, comunque happy-end disneyano in cui i due protagonisti maschi prendono la loro ricompensa: uno l'amore della protagonista, e l'altro, in compenso diventa lui direttore generale dell'azienda di computers!
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jonnylogan
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domenica 14 luglio 2024
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la cgi al potere
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In una decade, siamo nei primi anni '80, pesantemente segnata da tutto quello che ruotava attorno al mondo dell’informatica e alle prime linee di programmazione, il cinema seppe dar voce alle richieste degli adolescenti, non necessariamente nerd, con pellicole che più o meno direttamente sapevano attingere alle scienze e professioni che stavano nascendo all’ombra della non ancora nata Silicon Valley.
L'idea per un soggetto riguardante un uomo disperso in una rete informatica, impegnato a sopravvivere per riuscire a tornare a casa, era stata partorita dal regista Steven Lisenberg già sulla metà degli anni '70 ma fu solo molti anni dopo, e dopo molte porte in faccia da parte di numerose case di produzione, che non vedevano come realizzabile una pellicola che esigeva milioni di dollari necessari per la creazione dei set digitali, che Lisberger riuscì a convincere la Disney a dare il via a uno dei progetti maggiormente ambiziosi del mondo sci-fi.
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In una decade, siamo nei primi anni '80, pesantemente segnata da tutto quello che ruotava attorno al mondo dell’informatica e alle prime linee di programmazione, il cinema seppe dar voce alle richieste degli adolescenti, non necessariamente nerd, con pellicole che più o meno direttamente sapevano attingere alle scienze e professioni che stavano nascendo all’ombra della non ancora nata Silicon Valley.
L'idea per un soggetto riguardante un uomo disperso in una rete informatica, impegnato a sopravvivere per riuscire a tornare a casa, era stata partorita dal regista Steven Lisenberg già sulla metà degli anni '70 ma fu solo molti anni dopo, e dopo molte porte in faccia da parte di numerose case di produzione, che non vedevano come realizzabile una pellicola che esigeva milioni di dollari necessari per la creazione dei set digitali, che Lisberger riuscì a convincere la Disney a dare il via a uno dei progetti maggiormente ambiziosi del mondo sci-fi. Non va difatti dimenticato che nel 1977 George Lucas ebbe fortuna grazie al primo Guerre stellari (Star Wars: Episode IV - A New Hope; 1977) e probabilmente la Disney vide nell'idea partorita dal regista newyorchese la medesima possibile fortuna commerciale.
La storia, dalla trama lineare ma non scontata, prende il via quando un post adolescente e programmatore di successo, spodestato da un ex amico e collega che lo ha estromesso dall’azienda che aveva contribuito a creare, si trova improvvisamente risucchiato all’interno di un sistema operativo da lui ideato. Un sistema che si è ramificato in ogni angolo del mondo virtuale. In grado di dominare ogni aspetto della vita del mondo degli umani, per l’occasione ribattezzati con il neologismo di creativi.
La destinazione pensata dal Master Control Program, questo il nome del sistema operativo progettato dal protagonista, è quella di uccidere il proprio creativo, tramutandolo nel protagonista di uno dei numerosi videogames che popolano qualunque sala giochi. Al tempo stesso il giovane programmatore desidera sia ritornare nel mondo reale ma anche trovare quelle prove che dimostrerebbero come sia stato truffato dal suo ex collega.
Ricordato per le animazioni alle quali contribuirono sia l'artista visionario Jean Giraud, noto come Moebius, ma anche un giovane e non accreditato Tim Burton e per gli effetti CGI (Computer generated imagery; nda) che agitarono parecchio il sonno degli animatori Disney, ben consapevoli del pericolo di ritrovarsi senza lavoro di lì a poche decadi. Il film risulta essere frutto di una trama sì semplice ma anche popolata da alcuni significativi colpi di scena. Con alleati sia nel mondo dei videogiochi, fra i quali spicca il fuoriclasse Tron, sia nel mondo reale. E nemici capaci di annidarsi dietro a ogni angolo per impedire a Kevin e ai suoi sodali di trovare quelle prove necessarie per smascherare l’ex amico Ed Dillinger.
Da segnalare il ruolo di Kevin Flynn impersonato da un giovane Jeff Bridges che ancora oggi a distanza di anni ricordiamo come il protagonista di una pellicola divenuta cult solo grazie al trascorrere del tempo. Difatti seppur amato dalla critica, il film non seppe raccogliere un buon successo iniziale al botteghino, ma seppe invece creare le basi per un florido franchise in stile cyberpunk all’interno del quale spiccano videogiochi cabinati per piattaforme ATARI e Intellivision. Una serie a cartoni: Tron - La serie (Tron: Uprising; 2012). Tron: Legacy (id.; 2010); primo sequel del primo film, in attesa della terza pellicola, con protagonista Jared Leto, dal titolo Tron: Ares (id.; 2025).
Film quindi da recuperare proprio perché ha avuto la capacità di dare vita a un universo non solo cinematografico e virtuale, che a distanza di varie decadi rappresenta ancora oggi un crocevia nella visione hollywoodiana del mondo fantascientifico e dei videogiochi. Sarebbe infatti quasi impossibile credere che senza Tron oggi avremmo potuto assistere alla saga di Prince of Persia e di Resident Evil.
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giorgiolaporta
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venerdì 7 gennaio 2011
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il peggior film dell'anno
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Più che un film un videogame, senza storia, senza un filo sensato e troppo pieno di cose inutili. Davvero una delusione. Si salvano solo le musiche.
[+] mi sa che ti sei confuso
(di airpix84)
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[+] e anche se intendi tron legacy:
(di urokai)
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