È l'ultimo film di un grande regista del cinema popolare italiano come Camillo Mastrocinque che morirà nell'aprile del 1969. Per l'occasione si diverte a cambiare le regole e i codici di genere dei film musicali italiani raggruppati sotto il termine di "musicarelli". Tra le variazioni più significative c'è il fatto che i protagonisti non sono i cantanti e che le canzoni, vero interesse di questo tipo di film, non hanno una relazione diretta con la trama. Walter Chiari e Paola Quattrini, i due protagonisti, interpretano se stessi in una trama di fantasia all'interno di un evento vero di cui sono i presentatori: il Cantagiro del 1967. Con loro, ad aggiungere tono, caratteri e divertimento, ci sono attori come Gianni Agus, Francesco Mulé, Aldo Giuffrè e Elio Pandolfi.
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È l'ultimo film di un grande regista del cinema popolare italiano come Camillo Mastrocinque che morirà nell'aprile del 1969. Per l'occasione si diverte a cambiare le regole e i codici di genere dei film musicali italiani raggruppati sotto il termine di "musicarelli". Tra le variazioni più significative c'è il fatto che i protagonisti non sono i cantanti e che le canzoni, vero interesse di questo tipo di film, non hanno una relazione diretta con la trama. Walter Chiari e Paola Quattrini, i due protagonisti, interpretano se stessi in una trama di fantasia all'interno di un evento vero di cui sono i presentatori: il Cantagiro del 1967. Con loro, ad aggiungere tono, caratteri e divertimento, ci sono attori come Gianni Agus, Francesco Mulé, Aldo Giuffrè e Elio Pandolfi. Il lavoro di Mastrocinque è davvero curioso e interessante con una storia che si incrocia passo dopo passo con la realtà quasi fosse un'anticipazione delle attuali docufiction. L’elemento nuovo del film è proprio l'aspetto documentaristico con immagini straordinarie girate per strade e piazze d’Italia, assalti (veri) dei fans agli artisti o riprese delle esibizioni dal palco. Gli appassionati del beat italiano lo considerano un cult in particolare per la scena delle allucinazioni indotte in Walter Chiari da una sigaretta galeotta.
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