barnaby
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venerdì 4 settembre 2009
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desiderio sotto gli olmi (1958) - barnaby
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Un tranquillo villaggio di campagna del 1840 vede svolgersi le vicende che coinvolgono Ephraim, un vecchio fattore burbero e dispotico, la sua nuova moglie Anna, una venticinquenne italiana, e il figlio di Ephraim, Eben, un giovane che aspetta di ereditare tutti i possedimenti paterni. I rapporti tra Eben e la matrigna, più coetanea a lui che al marito, all’inizio non sono dei migliori, ma col passare del tempo tra i due divampa la passione, che porterà anche alla nascita di un figlio, ovviamente ritenuto da Ephraim come suo. Eben decide di andarsene in California a fare fortuna come i suoi due fratelli maggiori, pensando di non amare più Anna; lei, al contrario, pur di dimostrargli tutto ciò che prova per lui, arriva ad uccidere il neonato.
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Un tranquillo villaggio di campagna del 1840 vede svolgersi le vicende che coinvolgono Ephraim, un vecchio fattore burbero e dispotico, la sua nuova moglie Anna, una venticinquenne italiana, e il figlio di Ephraim, Eben, un giovane che aspetta di ereditare tutti i possedimenti paterni. I rapporti tra Eben e la matrigna, più coetanea a lui che al marito, all’inizio non sono dei migliori, ma col passare del tempo tra i due divampa la passione, che porterà anche alla nascita di un figlio, ovviamente ritenuto da Ephraim come suo. Eben decide di andarsene in California a fare fortuna come i suoi due fratelli maggiori, pensando di non amare più Anna; lei, al contrario, pur di dimostrargli tutto ciò che prova per lui, arriva ad uccidere il neonato. Eben non fa nemmeno in tempo a partire, torna a casa e decide di dividere con Anna qualunque cosa potrà succedere da quel momento in avanti, venendo portato via insieme a lei dallo sceriffo.
Tratto dall’omonimo dramma di Eugene O’Neill, il film spesso sembra uno spettacolo teatrale vero e proprio e presenta tre buone prove da tutti i protagonisti, fra le quali si ricorda forse più facilmente quella di B. Ives, carica di energia e aggressività. Il bianco e nero completa l’opera, facendo ottenere alla pellicola quegli effetti che col colore non si sarebbero visti.
Voto: 7,5
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barnaby
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sabato 8 agosto 2009
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desiderio sotto gli olmi (1958) - barnaby
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Un tranquillo villaggio di campagna del 1840 vede svolgersi le vicende che coinvolgono Ephraim, un vecchio fattore burbero e dispotico, la sua nuova moglie Anna, una venticinquenne italiana, e il figlio di Ephraim, Eben, un giovane che aspetta di ereditare tutti i possedimenti paterni. I rapporti tra Eben e la matrigna, più coetanea a lui che al marito, all’inizio non sono dei migliori, ma col passare del tempo tra i due divampa la passione, che porterà anche alla nascita di un figlio, ovviamente ritenuto da Ephraim come suo. Eben decide di andarsene in California a fare fortuna come i suoi due fratelli maggiori, pensando di non amare più Anna; lei, al contrario, pur di dimostrargli tutto ciò che prova per lui, arriva ad uccidere il neonato.
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Un tranquillo villaggio di campagna del 1840 vede svolgersi le vicende che coinvolgono Ephraim, un vecchio fattore burbero e dispotico, la sua nuova moglie Anna, una venticinquenne italiana, e il figlio di Ephraim, Eben, un giovane che aspetta di ereditare tutti i possedimenti paterni. I rapporti tra Eben e la matrigna, più coetanea a lui che al marito, all’inizio non sono dei migliori, ma col passare del tempo tra i due divampa la passione, che porterà anche alla nascita di un figlio, ovviamente ritenuto da Ephraim come suo. Eben decide di andarsene in California a fare fortuna come i suoi due fratelli maggiori, pensando di non amare più Anna; lei, al contrario, pur di dimostrargli tutto ciò che prova per lui, arriva ad uccidere il neonato. Eben non fa nemmeno in tempo a partire, torna a casa e decide di dividere con Anna qualunque cosa potrà succedere da quel momento in avanti, venendo portato via insieme a lei dallo sceriffo.
Tratto dall’omonimo dramma di Eugene O’Neill, il film spesso sembra uno spettacolo teatrale vero e proprio e presenta buone prove da tutti i protagonisti, fra le quali si ricorda forse più facilmente quella di B. Ives, carica di energia e aggressività. Il bianco e nero completa l’opera, facendo ottenere alla pellicola quegli effetti che col colore non si sarebbero visti. 7/8
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