Wolf Creek 2 - La preda sei tu

Film 2014 | Horror, V.M. 14 106 min.

Titolo originaleWolf Creek 2
Anno2014
GenereHorror,
ProduzioneUSA
Durata106 minuti
Regia diGreg McLean
AttoriJohn Jarratt, Ryan Corr, Shannon Ashlyn, Philippe Klaus, Shane Connor, Ben Gerrard Gerard Kennedy, Annie Byron.
Uscitamercoledì 10 giugno 2015
TagDa vedere 2014
DistribuzioneMedusa
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 3,46 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Greg McLean. Un film Da vedere 2014 con John Jarratt, Ryan Corr, Shannon Ashlyn, Philippe Klaus, Shane Connor, Ben Gerrard. Cast completo Titolo originale: Wolf Creek 2. Genere Horror, - USA, 2014, durata 106 minuti. Uscita cinema mercoledì 10 giugno 2015 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,46 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 12 giugno 2015

Rutger, Katarina e Paul visitano il famigerato cratere di Wolf Creek. Ma la vacanza diventerà per loro un incubo. In Italia al Box Office Wolf Creek 2 - La preda sei tu ha incassato 58,3 mila euro .

Consigliato sì!
3,46/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 2,93
CONSIGLIATO SÌ
Un film che riflette sull'indifferenza cosmica definendo abilmente il rapporto tra l'ambiente e i personaggi.
Recensione di Andreina Sirena
venerdì 30 agosto 2013
Recensione di Andreina Sirena
venerdì 30 agosto 2013

Ispirato a fatti realmente accaduti. Rutger e Katarina non vogliono itinerari turistici e decidono di visitare la 'vera'Australia mettendosi in viaggio verso il desolato parco di Wolf Creek. Qui si imbattono in un cacciatore di maiali, Mick Taylor, che propone loro un passaggio in città.
McLean afferma che il personaggio di Mick Taylor è un'indagine sulla Natura dell'identità nazionale australiana. In lui il conflitto tra passato coloniale, rancori storici e cicatrici culturali non trova risposta se non quella della vendetta spietata verso 'la specie introdotta'. Il suo agire manda all'aria tutte le convenzioni sull'impegno, l'astuzia e la bontà che hanno la meglio sull'esistenza, per concludere che il male può passarsela liscia e continuare a mietere vittime innocenti. La crudeltà di questo serial killer diviene emblema del caos frastornante e contraddittorio in cui viviamo e al quale tentiamo invano di assegnare un ordine. Un ordine che per il regista è solo frutto di una credenza culturale, non rintracciabile nella vita di ognuno.
Cresciuto con una autentica ossessione per il cinema di Hitchcock, Greg Mc Lean è un maestro in tutto ciò che serve in fatto di suspence, evitando puntualmente di scivolare sui cliché standard che lo spettatore si potrebbe talvolta aspettare. Entusiasmante la scena degli inseguimenti che per venti minuti muta il film in uno spettacolare road movie che riesce ad emulare il livello di tensione drammatica del magistrale Duel di Spielberg. Così come è abilissimo nel definire il rapporto tra l'ambiente ed i personaggi. Il paesaggio disarma volutamente il pubblico, che dimentica di essere in un film d'orrore e vi si ritrova in un rapido cambio di passo, fino alla pulsazione più brutale del dramma. Sanguinamenti, tachicardia e respiri affannosi vengono riarmonizzati con musiche country o attraversamento di animali selvatici, una citazione quest'ultima da Il Profeta di Audiard che calza a pennello nella struttura del film. In questa costruzione laboriosa nel riportare l'equilibrio e ponderare il livello di tensione verso un crescendo, la natura non è uno sfondo ma la protagonista. Lo sa bene McLean con la sua preparazione in arti visive e specializzazione in pittura del paesaggio. Il cratere metafisico di Wolf Creek, col deserto sterminato da cui è circondato ('secco come la vulva di una suora' dice Mick Taylor), è un convitato di pietra che osserva ciò che accade con estrema indifferenza. Il bene e il male non hanno significato per la Natura che non consegna un significato agli avvenimenti. Siamo agli antipodi di un film come Picnic ad Hanging Rock dove il paesaggio possedeva qualcosa di magnetico e maligno, seducendo e annientando, come a promettere la liberazione dalle convenzioni e dalle repressioni della società.
Il bene e il male concepiti dall'uomo non hanno qui alcun significato per l'arido altopiano australiano. Un tema leopardiano che ricorda il paesaggio desertico de 'La ginestra o il dialogo della Natura con un Islandese' " Se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei". L'aver saputo tracciare questa indifferenza cosmica è il potere del film.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 9 novembre 2018
Dandy

Dirigere un sequel a quasi un decennio dall'originale era un gran bel rischio.Solitamente è una scommessa persa in partenza,e dato che il primo film non era certo un capolavoro....E invece il regista qui centra il bersaglio in pieno.Certi stereotipi rimangono ma la tensione resta sempre a livelli altissimi,fin dall'inizio.E stavolta il gore scatta subito,e va in crescendo.

mercoledì 17 giugno 2015
Dave San

Greg McLean c’immerge sin da subito in una natura splendida. Inquadrature, paesaggi e colori sembrano regalarci una pellicola visiva. L’idillio si guasterà molto presto. Il guastatore di turno è un balordo locale. Uno xenofobo psicotico la cui ferocia si riverserà su avventori e turisti. Non è certamente un film distensivo e a suo modo, richiama certe caratterizzazion [...] Vai alla recensione »

domenica 1 novembre 2015
Fluturnenia

La differenza tra primo e secondo sta in una semplice constatazione oggettiva e per niente personale: qui succede molto, nell'originale praticamente nulla. Non posso dire di aver apprezzato questa pellicola in maniera particolare, soprattutto perché non amo per niente i torture in generale che rispetto agli slasher tradizionali sono effettivamente ''privi di significato'' [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 ottobre 2016
TaxiDriver

Film brutto. C'è poco da dire su questo sequel di Wolf Creek, che non è all'altezza del primo episodio. Ambientare l'epopea di un serial killer nel deserto australiano è un'idea interessante, ma se non si costruisce una trama originale il risultato non può che essere deludente. Così, anche il personaggio di Mick Taylor finisce per diventare una macchietta. [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 febbraio 2023
figliounico

Uno slaher movie del 2013, un horror atipico che si presta ad interpretazioni inusuali per il genere, sequel del primo Wolf Creek dello stesso McLean, con una buona dose di suspense ed una bella fotografia del paesaggio lunare australiano, attrazione per turisti a caccia di emozioni che si trasformano in prede in fuga nell’arido deserto o inseguiti sul nastro di asfalto attraversato da canguri volanti, [...] Vai alla recensione »

martedì 23 febbraio 2021
Mr.Rizzus

wow

domenica 30 luglio 2017
Marci

dialoghi ridicoli scene ridicole SPOILER : il polizziotto con la testa mozzata, i vari assurdi ritrovamenti del killer  dopo ore di fuga(gli ha innestato un GPS?) camion che va piu' veloce della Jeep, i canguri (mamma mia!), foratura dell'auto mentre guida in salita in curva, nella fattoria dopo che sente la voce non dice al vecchio di sparare subito, il ritrovamento a cavallo, dopo avegli [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 novembre 2016
Francis Metal

ma questi qui vogliono essere presi sul serio? Copiare Tarantino, i western, o vattelapesca, tanto splatter e violenza insensata...  Questi sono film?

giovedì 3 dicembre 2015
Kyotrix

Non ci siamo, soliti problemi cronici, soliti comportamenti ridicoli dei personaggi. Ma dai...

lunedì 15 giugno 2015
giuseppetoro

Ottimo film horror..uno di quelli che ti tengono incollati alla tv..

mercoledì 27 maggio 2015
Gerry85

Ho visto questo film che attendevo con ansia con i sottotitoli( consiglio vivamente di vederlo cosi per capire ed apprezzare fino in fondo la pazzia del protagonista ), che dire.... e' un film mai banale dove viene fuori molto bene l'ansia del ragazzo nell'affrontare il gioco in cui lo intrappola il pazzo killer. Anni ad aspettare un horror di livello, ed eccolo qui.

sabato 13 giugno 2015
Giacomo

...Vorrei sapere chi sia Andreina Sirena, la sua formazione, le sue più significative pubblicazioni, il mondo culturale da cui proviene che la portano a pensare a questo film come l’opera di un maestro… Un’operazione banale, prevedibile, soporifera, distante anni luce dalla grammatica hitchcockiana e dalla sua radicalità di punto di vista che Sirena cita del tutto a sproposito.

lunedì 9 settembre 2013
Peer Gynt

Film di genere (horror-slasher), che non direbbe nulla di nuovo, soprattutto rispetto al precedente Wolf Creek del 2004 dello stesso regista, se non fosse per una maggior caratura del protagonista, quel Mick Taylor che ricorda idealmente, anche se diversissimo fisicamente (basettoni, camicia a scacchi, cappellaccio da cowboy), il famoso Freddy Krueger.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Celebratissimo come artefice di horror d'autore, l'australiano Greg McLean raggiunge ora i nostri schermi con il sequel Wolf Creek 2 , dopo che il suo primo film Wolf Creek era stato esposto nel 2005 alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. Sorte rara per il genere "di paura". Ritroviamo il feroce serial killer Mick Taylor interpretato dallo stesso John Jarratt del primo film, australiano nazionalista [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

L'horror non passa mai di moda, specialmente d'estate. Questo, che parte come un giallo, è il secondo episodio di una serie destinata a prolungarsi. Siamo in Australia, protagonista il maturo cacciatore di maiali Mick Taylor, visto in azione nel truce prologo. E pronto a ucciderne altri cinque. A un primo tempo davvero emozionante, con un inseguimento alla Duel, segue un secondo inutilmente sadico, [...] Vai alla recensione »

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