Impulse

Claire Dennison è la responsabile di un'agenzia di pubblicità di successo. È sposata con uno psichiatra di fama, Jonathan. Il loro rapporto sul piano sessuale non è però più soddisfacente per la giovane e bella donna. Su suggerimento di un amico decide di proporre al coniuge delle variazioni stimolanti. Una sera finge di essere una italiana mora e sensuale ma la reazione di Jonathan non è il massimo. Decide allora di proporgli di farsi passare per un inesistente 'Roberto' che cercherà di sedurla come se fosse un'estranea. Una sera, via da casa per lavoro, Claire incontra Jonathan vestito in modo diverso dal solito e pensa che il marito abbia deciso di stare al gioco. Lo chiama Roberto e trascorre con lui una notte di passione. Si rivedranno di nuovo in un'altra occasione e con altrettanta sensualità. C'è però una sorpresa che attende la donna: quello che credeva fosse Jonathan non è altri che un estraneo che gli assomiglia come fosse un gemello. L'uomo ora non vuole perderla.
Kanganis non è certo un regista da film di serie A (basta scorrere la sua filmografia per rendersene conto) e spesso si è trovato a realizzare film 'numero 2'. In questa occasione sfrutta l'idea di base di Attrazione fatale ribaltandone gli elementi (qui è un uomo che non vuole essere lasciato) e aggiungendovi quel tanto di erotismo patinato che non guasta (soprattutto quando si ha a disposizione una bellezza come quella di Willa Ford). Impulse risulta però come diviso in due parti. La prima punta sulla sensualità della protagonista e sulla dimensione ormai da 'pace dei sensi' in cui il coniuge sembra essersi accomodato. Da metà film in avanti si muta completamente di registro accentuando, talvolta con qualche punta di grottesco involontario, la patologia di cui diviene progressivamente sempre più preda l'amante occasionale scambiato per il marito impegnato in un gioco erotico. Come spesso capita in questo genere di film l'occhio dello spettatore di sesso maschile viene sollecitato ma poi arriva la 'morale' finale a ricordargli che certe fantasie possono essere più che mai pericolose. In definitiva: peccatori pentitevi! 