Il commissario Montalbano - Tocco d'artista

Una telefonata dell'appuntato Catarella informa Montalbano del suicidio dell'orafo Alberto Larussa il quale ha escogitato un metodo complesso e ha lasciato accanto a sé la copia di un libro. Quasi in contemporaneità è avvenuta l'uccisione dell'elettricista Ignazio Cucchiara della quale si occupa il vice di Montalbano, Augello. Un testimone afferma di aver visto un'auto allontanarsi nella notte dalla casa di Larussa. Montalbano scoprirà che Alberto era stato costretto sulla sedia a rotelle da un incidente la cui causa faceva risalire al fratello Giacomo. Entrambi amavano all'epoca la stessa donna. Viene fuori anche un testamento autografo d cui risulta che Giacomo eredita tutto. L'uomo viene arrestato con l'accusa di omicidio. Ma il commissario non è del tutto convinto.
La guest star di questo episodio è Luigi Maria Burruano che offre al personaggio di Giacomo Larussa una vasta gamma di notazioni in chiaroscuro che ne accentuano la complessità favorendo il gioco della detection da parte dello spettatore che non avesse letto il racconto omonimo. L'episodio serve anche a sottolineare (oltre alla pervicacia che lo spinge a non dare mai nulla per definitivamente certo fino a che può sussistere anche un'ombra di dubbio) il modo in cui il commissario affronta i sentimenti d'amore.
Se Livia sembra ormai sempre più una moglie in bianco (cioè che vive lontano ma quando è vicina viene più dimenticata che non coccolata) la ricomparsa di Anna Tropeano mette l'accento su una possibile storia nascente. Divertente e rivelatrice in proposito è la curiosità non soddisfatta su una gita che la donna compie senza voler rivelare da chi era accompagnata. Perché Montalbano vorrebbe saperne di più? Curiosità congenita al ruolo o inizio di gelosia non necessariamente sicula? La continuing story sembra promettere sviluppi interessanti. 