Health

Florida. Al Don CeSar Beach Hotel si tiene la convention della Health, un'azienda che intende immettere sul mercato un ingente quantitativo di alimenti macrobiotici. Si deve procedere all'elezione della nuova presidente e in lizza si trovano l'ottantatreenne Esther Brill che si dichiara ancora vergine e soffre di catatonia e Isabella Garnell che ha costantemente toni da profetessa. Nei corridoi si aggirano i personaggi più improbabili tra cui emerge il "Colonnello Cody", fratello di Esther e affetto da mania di persecuzione.
L'acronimo HEALTH significa salute ma anche "Happiness, Energy and Longevity Through Health" per rendere esplicite le false promesse di una campagna elettorale che solo apparentemente è quella di un'azienda del settore alimentare in cui una delle due candidate è convinta che ogni orgasmo sottragga alle donne 28 giorni di vita. Perché in realtà non solo Altman fa diretto riferimento alla campagna elettorale del 1952 che vedeva di fronte il realistico Adlai Stevenson e l'eroe a cui mancava la medaglia della Presidenza Dwight Eisenhower ma va oltre.
Perché il film avrebbe dovuto giungere sugli schermi statunitensi in occasione delle elezioni presidenziali del 1980 ma la Fox, visto l'esito disastroso di alcune preview, decise di non far uscire il film. Altman in questa occasione non riesce a mettere nuovamente a frutto la straordinaria esperienza di Nashville a cui era seguito un analogo esperimento in Un matrimonio.
Esagera nelle caratterizzazioni che affastella spinto da uno spirito polemico che finisce con il prendergli la mano. Il circo lo ha sempre interessato (Anche gli uccelli uccidono e Buffalo Bill e gli indiani sono lì a dimostrarlo) ma questa volta il circo del commercio e quello della politica non hanno l'eleganza dei trapezisti o dei domatori. La pista è invasa da troppi clown dal trucco esageratamente marcato. 