
Anno | 1961 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Ermanno Olmi |
Attori | Sandro Panseri, Loredana Detto, Tullio Kezich, Mara Revel . |
Tag | Da vedere 1961 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,82 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 13 luglio 2018
Un provinciale viene a Milano sperando di ottenere un posto di lavoro in un grande complesso industriale.
CONSIGLIATO SÌ
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Domenico Cantoni è un ragazzo di Meda figlio di operaio che si reca a Milano per il test di assunzione in una grande azienda. Nel corso delle prove conosce Antonietta Masetti, una coetanea di cui si innamora. Entrambi verranno assunti, lei come dattilografa e lui, inizialmente, come fattorino. Avranno cioè 'il posto' di lavoro.
Con questo film Ermanno Olmi entra ufficialmente nella storia del cinema italiano ricevendo il Premio della Critica alla Mostra di Venezia oltre ad altri riconoscimenti. Il suo primo lungometraggio ha in sé tutto il pudore di un osservatore partecipe di un mutamento epocale. Rievocando il suo ingresso alla Edisonvolta Olmi non si accontenta di riproporre il proprio esordio nel mondo del lavoro ma coglie dalla memoria personale ciò che gli è utile per riflettere sul presente. Molto più e meglio di un saggio sociologico Il posto sa offrire il ritratto di un'Italia che sta cambiando profondamente. La cascina di campagna non è più il luogo in cui vivere ma semmai quello in cui tornare a sera prefigurando quel pendolarismo che Olmi descriverà più di vent'anni dopo come un abbrutimento esistenziale in Milano '83. La grande città è il luogo in cui fervono i lavori per la linea 1 della Metropolitana e in cui si può cercare e trovare quel 'posto' che offra una parvenza di riscatto sociale. Ma il regista sa che il prezzo da pagare è alto e ce lo dice, come un Gogol malinconico, tratteggiando le figure degli impiegati sia in azienda che nel privato e offrendo al nostro sguardo quello, smarrito, del suo protagonista. Domenico cerca un senso negli esami psicotecnici (uno dei due esaminatori è Tullio Kezich) e lo trova altrove. Perché è l'incontro con Antonietta (che si fa chiamare Magalì) che gli fa sembrare Milano meno fredda e distante. Ci penserà l'azienda ad allontanarli sistemandoli in due diversi settori collocati in edifici separati. La festa di Capodanno (che era stata già proposta da Monicelli in Risate di gioia come uno dei 'luoghi' in cui concentrare tutti i malesseri di una società) sarà l'occasione per mostrare un variegato microcosmo in cui Domenico si trova costretto a fingere un'allegria che non prova. Allegria che invece colse Olmi che in Loredana Detto (interprete di Antonietta) trovò la donna che diventò sua moglie.
Un provinciale viene a Milano sperando di ottenere un posto di lavoro in un grande complesso industriale. Ci riesce, ma non è che un usciere. Conosce una ragazza e l'invita alla festa del Cral aziendale. Lei non si presenta. In compenso muore un impiegato e il giovane lo sostituisce.