
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Avventura, Biografico, |
Produzione | Italia, USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Jordan River |
Attori | Bill Hutchens, Elisabetta Pellini, Yoon C. Joyce, Costantino Comito, Nikolay Moss Francesco Turbanti, Alfonso Mandia, Carmelo Giordano, Giancarlo Martini, G. Max, Vincenzo Di Rosa, Federico Giunti, Saverio Malara, Antonello Lombardo, Salvatore Audia. |
Uscita | giovedì 5 dicembre 2024 |
Distribuzione | Delta Star Pictures |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 maggio 2025
Il nostro destino risiede tra due mondi paralleli, quello umano e quello trascendentale - un monaco vissuto nel XII secolo scoprì il segreto per modificarlo. In Italia al Box Office Il monaco che vinse l'Apocalisse ha incassato 67,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Il monaco Gioacchino da Fiore, vissuto nel XII secolo e morto nel 1202, racconta da anziano la propria storia e il proprio percorso spirituale a un discepolo. La vita di Gioacchino, nato in terra calabrese, è stata un lungo viaggio mistico, confluito nella sua vasta produzione letteraria. È ricordato come una delle figure più importanti nella teologia medievale, in particolare per la sua dimensione profetica, per il pensiero riformatore, per l'originale interpretazione della dottrina cristiana, e per le critiche alla corruzione morale della Chiesa.
Lo sforzo visivo è vanificato dalla pesantezza narrativa e dal tono solenne, in un film che non riesce mai ad appassionare né a rendere il carisma della figura storica protagonista.
L'intento dichiarato e consapevolmente difficile del regista italiano Jordan River era di far luce su di un personaggio storico tanto rilevante nell'evoluzione del cristianesimo e del sistema ecclesiastico durante il Medioevo eppure così poco noto al grande pubblico. Più che ripercorrerne l'esistenza, il film si concentra soprattutto sull'esposizione della sua indagine mistico-filosofica che coniuga riflessione e profezia. Gioacchino suddivide la storia dell'umanità in tre età: l'Età del Padre, corrispondente all'Antico Testamento; l'Età del Figlio, che corrisponde al Nuovo Testamento; e infine l'Età dello Spirito Santo, profetizzata di lì a poco (nello specifico dal 1260, in base a un'interpretazione del libro dell'Apocalisse) e in cui si sarebbe verificato un rinnovamento dell'umanità, finalmente libera dagli egoismi e dalle ingiustizie sociali, e destinata a vivere in armonia.
Grazie al carisma della preveggenza, la fama di Gioacchino da Fiore si diffonde al punto di spingere sia la regina e imperatrice Costanza d'Altavilla sia il re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone ad incontrarlo. Per la sua posizione critica, i poteri forti ecclesiastici non lo vedono di buon occhio, ma anche dopo la morte il culto di Gioacchino prosegue, e pure Dante Alighieri lo inserisce nel paradiso della Divina Commedia.
Eppure, il film di Jordan River non riesce mai davvero a restituire lo spessore del personaggio, proprio perché non fa altro che rimarcarlo costantemente con enfasi eccessiva. Il pur notevole sforzo visivo - River, tra i massimi esperti di cinema 3D in Italia, ha utilizzato qui l'altissima risoluzione 12K - finisce così per essere vanificato da una pesantezza narrativa difficilmente sostenibile, dettata da una recitazione che mantiene un tono solenne dalla prima all'ultima battuta.
Un film meraviglioso, entusiasmante. Realizzazione di grandi autori. Regia attenta che con leggerezza e semplicit? affronta una tematica complessa, viva ancor oggi ed universale. Meravigliose la direzione della fotografia, le scenografie gli effetti speciali, la musica. Cast convincente e capace
Locations mozzafiato. Interni appropriati e perfetti per l'epoca. Insieme alla fotografia, ai VFX, ai costumi ed al trucco formano frammenti d'opera d'arte visiva ed uditiva (musiche e colonna audio magistrali). Un ottimo Crew per un film che risveglia i sensi e le anime.Cast ben scelti per l'epoca. Francesco Turbanti nel ruolo con l'enfasi giusta per un uono cos? speciale e illuminato.
Tutta la tematica di joacchino da fiore, assume un tono armonico con un'opera incentrata sull'essenza di amore puro, la natura guida lo spirito che si eleva al di la della vita terrena e le visioni portano ad una catarsi spirituale.Da vedere per riflettere sull'essenza della vita. Immagini meravigliose e incontaminate di un sogno che diviene realtà storica.
Sono andata a vedere il film il 9/12, hel guardarlo ho respirato arre pura trasmessa con umiltà da tutto lo staff che ha contribuito alla creazione perché di creazione si tratta di questo film che mi ha reso consapevole che non è mai la fine, ma che c'è un dopo pieno di luce e speranza e un mondo migliore dove veramente saremo tutti fratelli. Vi auguro una buona visione.
Un film che ti trasporta con semplicità nei misteri dell'apocalisse e della Trinità attraverso il viaggio visionario e terreno di Gioacchino da Fiore. Il tutto realizzato da professionisti di valore per la fotografia, i VFX, le musiche, le scenografie, il trucco ed i costumi. Buono il livello degli attori (ottimo Francesco Turbanti che interpreta l'abate creatore dei Florensi, con Nick Moss - Re Riccardo [...] Vai alla recensione »
Il film è da vedere. Bellissima la scenografia. Locations mozzafiato.La fotografia è magistrale, la musica crea un dialogo con le immagini, esaltando i momenti salienti del film. Gli effetti speciali trascinano in una dimensione onirica, che evolve amplificando leEmozioni dello spettatore. Bellissimo.
È un film profondo, non scontato, che trasporta lo spettatore in una dimensione "altra".Mi è piaciuto molto, da vedere.
Conoscevo poco di Gioacchino nonostante le comuni origini, ho trovato il film illuminante e profondo, un opera che lascia impressa la traccia del pensiero complesso e spirituale di Gioacchino da fiore, figura maestosa e poco conosciuta del panorama culturale italiano e non solo!!Un film che non saprei paragonare a qualcos'altro ma che mi ha lasciato subito il desiderio di rivederlo per poter risolcare [...] Vai alla recensione »
Ambientato nel periodo delle Crociate, Il Monaco che vinse l'Apocalisse racconta la figura dell'Abate Joachim (Gioacchino Da Fiore), ponendo l'attenzione sul pensiero del riformatore monastico e fondatore dell'ordine forense. Nel XII secolo, con una sorta di biopic non propriamente convenzionale ma certamente dall'atmosfera evocativa, si apre un viaggio poetico e fantastico, tra umano e trascendentale, [...] Vai alla recensione »
L'abate Joachim racconta a un discepolo la sua formazione spirituale, tra peregrinazioni mistiche e interpretazioni delle sacre scritture, in un flashback di verbosa biografia sempre in bilico tra reale e trascendente. Una ricerca intima affidata a un onirismo solenne che è la sola, massiccia e abbagliante post-produzione che grava sulle immagini a restituire.