Ennio Flaiano
Il dopoguerra ci ha lasciato un gergo che mal si sopporta perché ripropone alla memoria gli aspetti di un mondo volgare, senza forza e noioso, che volentieri vorremmo dimenticare. Chi si è adoperato per diffondere maggiormente questo gergo, e farne quasi il linguaggio ufficiale della plebe arricchita col mercato nero e dei malandrini che tennero vive le cronache degli anni passati, è il comico di varietà e attore cinematografico Aldo Fabrizi. Subito dopo l’arrivo degli Alleati a Roma, Fabrizi impiantò un teatrino dove rappresentava appunto commedie “del nostro tempo”, che illustravano cioè i nuovi costumi del popolo e della piccola borghesia romana. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (4774 caratteri spazi inclusi) su 14 maggio 1949