Mario Gromo
La Stampa
Chissà perché, lo schietto, italiano Montevergine è diventato La grande luce; e, con il suo primo titolo, a lungo parlammo del film quando, nell'agosto, fu accolto da un vivo successo a Venezia. È il ritorno di un regista della vecchia guardia, Carlo Campogalliani. Il film muto e gli studi torinesi lo videro ai primi posti; erano i tempi, per intenderci, di Gigetta e Rodolfi; e il Campogalliani fece anche l'attore, il suo profilo aquilino gli valse di essere promosso, tra l'altro, a Napoleone. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2032 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 25 novembre 1939