Stefano Reggiani
Ci sono film che sottomettono anche la riflessione critica al peso dell'attualità, il coraggio o la tempestività dell'argomento prevalgono sulla compiutezza del risultato. La sanguinosa vicenda di Moro, dal mattino del sequestro con quei cadaveri riversi in auto o sulla strada e il rosario delle immagini televisive in tutte le case, ebbe subito una qualità terribilmente cinematografica, nel senso della spettacolarità e della stupefazione, di un mistero rimandato, non risolto. Per otto anni questo film della realtà ha atteso un regista abbastanza temerario eppure necessario; qualcuno, come la Cavani, s'è defilato, Giuseppe Ferrara ha accettato l'impresa come una sfida civile e polemica. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (3863 caratteri spazi inclusi) su 22 novembre 1986