Fulvia Caprara
La Stampa
In «Chromophobia», ambientato nella Londra contemporanea, tra inquietudini alto-borghesi e principi morali calpestati, Penelope Cruz è una prostituta gravemente ammalata: «E'vero, mi capita molto spesso di morire sullo schermo, ma non mi interessa più di tanto. Scelgo sempre i film che m'insegnano qualcosa di nuovo, quelli dove mi posso mettere alla prova in un ruolo diverso. Insomma, non fa niente se poi alla fine muoio». In questo caso Cruz racconta di essere rimasta colpita dalla sceneggiatura firmata da Martha Fiennes che è anche la regista del film: «Ho amato subito il personaggio che Martha mi ha offerto. [...]
di Fulvia Caprara, articolo completo (2996 caratteri spazi inclusi) su La Stampa
twitter
diventa fan
