Fabio Ferzetti
Il Messaggero
Un film per dire e mostrare tutto ciò che il resto del cinema italiano trascura, omette, censura. Un film dalla parte degli esclusi, e non sarebbe certo il primo, che però cerca le immagini, i ritmi per rendere visibili gli ”invisibili” e con essi i sogni, l'energia, la rabbia che sostiene e insieme deforma quelle vite messe da parte.
Tratto dal romanzo di Gianfranco Bettin (appena riscritto, Feltrinelli), Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone è con quello di Vincenzo Marra uno dei migliori italiani visti a Venezia. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (1811 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 11 settembre 2004