Paolo D'Agostini
La Repubblica
E' un fritto misto di: 007, Pantera rosa, Vizietto, con un po' dei tanti film che parlano di preparativi matrimoniali contrastati, tipo Indovina chi viene a cena, solo che il soggetto impresentabile (ammesso e non concesso che il povero Sidney Poitier lo fosse) qui è il padre dello sposo. Due giovani carini e innamorati devono sposarsi e vorrebbero farlo con la massima semplicità: sei in tutto compresi i due sposi, su una bella spiaggia. Macché, il papà di lui, affermato podiatra e uomo pieno di manie di ogni genere, impone - per amore della figlia - una cerimonia sontuosa con tutti gli annessi e connessi.
Il problema è coinvolgere nel corretto svolgimento delle cose il papà di lei (Douglas, tenacemente impegnato in una corsa contro l'età che un po' fa sorridere un po' è irritante) che è uomo dai mille volti e dai fitti misteri.
In realtà è un agente della Cia "sotto copertura", e stakanovista, che non stacca mai la spina dal lavoro e trascina nelle sue acrobatiche avventure quel poveraccio di consuocero tra lo sbalordito e l'atterrito. Il tipo è equipaggiato con mille diavolerie alla James Bond ma la vena generale butta sul comico, mentre una parentesi sentimentale tra il malcapitato podiatra e un feroce trafficante d'armi gay evoca spiritosaggini che, al di là del Vizietto, pescano fino a A qualcuno piace caldo.
Due risate sicure, ma non più di due. Piange infine il cuore a rivedere la statuaria bellezza di Candice Bergen leggermente offuscata dall'età.
Da La Repubblica, 9 aprile 2004
di Paolo D'Agostini, 9 aprile 2004