Philomena |
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Un film di Stephen Frears.
Con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clark, Anna Maxwell Martin.
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Titolo originale Philomena.
Drammatico,
durata 98 min.
- Gran Bretagna, USA, Francia 2013.
- Lucky Red
uscita giovedì 19 dicembre 2013.
MYMONETRO
Philomena ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Sguardi più che parole.
di purplerainFeedback: 6459 | altri commenti e recensioni di purplerain |
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giovedì 12 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando uno sguardo e il silenzio valgono più di mille parole. “Philomena” è la storia VERA di una donna che, rimasta incinta giovanissima e ripudiata dal padre, finisce in un convento dove darà alla luce suo figlio, che potrà vedere solo per un’ora al giorno, e dove subirà la cosa peggiore per una madre: vedersi sottrarre il proprio figlio. Storia vera, dicevamo. Ce ne sono tante di storie simili, eppure il racconto di Philomena ci coinvolge molto non perché sia più triste di altri, ma poiché il regista scegli con sapienza e cura in primis il cast, dopo di che la sceneggiatura e la colonna sonora che ne fanno da sfondo. Ambientato in Irlanda e in America, il regista ci porta a vivere il viaggio a 360 gradi della protagonista attraverso i suoi momenti di tristezza, di speranza e anche non lesinando momenti divertenti. Stando bene attento a non schierarsi, il regista mette in contrapposizione le due personalità portanti del film: Philomena, appunto, donna che nonostante tutto mantiene alta la sua devozione a Dio e alla Chiesa, e il suo accompagnatore, il giornalista e scrittore Martin Sixsmith, tutt’altro che devoto alla causa ecclesiastica e che davvero non capisce come possa la sua accompagnatrice essere così devota a Dio. A differenza di un altro film che lo aveva preceduto, Magdalene, qui il regista tralascia quasi del tutto ciò che avviene nel convento, mentre segue passo passo il viaggio dei protagonisti dando forse non troppo risalto ai bei paesaggi, forse per mancanza di tempo, ma curando in maniera eccellente e accurata gli sguardi della protagonista, che ci portano più delle parole a vivere il suo dramma, la sua speranza. Proprio nel momento in cui Philomena guarda i filmati il regista si sofferma sulla reazione di lei ed è in quel momento che si assiste alla grande interpretazione di una Judi Dench che smette i panni del capo degli 007 per dimostrare di essere a suo agio in un ruolo tutt’altro che semplice. Il regista riesce così ad evitare che la storia sia solo lacrime e speranza, o che sia una lotta alla Chiesa, ma riesce a renderla interessante e avvincente.
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