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Ottima pellicola. L'imperativo è quello di non analizzarla dal punto di vista tecnico, di non concentrarsi troppo su inquadrature speciali o riprese a mano che sottolineino la bravura del regista. No. Analizzatela col cuore e non fa niente se si sta parlando di un film un po' troppo 'americano' in una cultura come la nostra, in cui la palla ovale non ci azzecca molto. "Il sapore della vittoria" è una grande opera che analizza le difficoltà di far convivere due razze diverse in uno stato, la Virginia, da sempre oscurato dallo spettro del razzismo. Difficoltà parzialmente superate grazie al potere dello sport, il football in questo caso, ottimo specchio della vita.
Il messaggio è più che esplicito, il razzismo dev'essere sconfitto, per far nascere senza problemi nuove relazioni interrazziali.
Ricordiamo sempre che il cinema è stato utilizzato nei primi anni di vita come mezzo di propaganda ma anche come diffusore di messaggi. A distanza di cent’anni otteniamo ancora lo stesso risultato ed è un grande incoraggiamento per il futuro.
Storia vera e commuovente, nessun titolo poteva essere più azzeccato per la traduzione italiana di "Remember the Titans"; il sapore della vittoria lascia intendere che i Titans vincono sempre e comunque, andando oltre qualsiasi merito sportivo. Conservate qualche lacrimuccia per la fase calda...
Il film pecca un po' dal punto di vista tecnico. Non scarso, ci tengo a precisarlo, ma la regia è un po' troppo piatta. Il messaggio contenuto all'interno della pellicola spazza via tutto, il prodotto è ottimo e non può essere considerato un capolavoro solo perché, come già detto, manca proprio il tocco del regista; ma anche volendo, come si fa a parlare male di un film come questo!?
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