Esterno Sera |
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Un film di Barbara Rossi Prudente.
Con Valentina Acca, Emilio Vacca, Salvatore Cantalupo, Ricky Tognazzi, Alessandra Borgia.
continua»
Drammatico,
durata 101 min.
- Italia 2011.
- Microcinema
uscita giovedì 23 maggio 2013.
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Recensione di: Esterno seradi Riccardo CenciFeedback: 328 | altri commenti e recensioni di Riccardo Cenci |
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martedì 14 maggio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Esiste un aspetto del poker che si chiama Level Thinking, tutti i giocatori anche se non sanno il nome di questa fattispecie lo usano. Si struttura in questo modo: livello 1 “io so”, ad esempio so che carte ho in mano, livello 2 “io so che tu sai” oppure io so che cosa tu hai, livello 3 “io so che tu sai che io so” e così via… Ecco se qualcuno usasse il Level Thinking per capire questo film il livello 1 non basterebbe perché la storia non può essere stata concepita in questo modo caotico e privo di senso, allora si potrebbe usare il livello 2 per cercare di allineare gli eventi, per cercare di capire le intenzioni che erano alla base, ma non funziona lo stesso perché la premessa è che la storia tratta delle vicissitudini sentimentali di un ragazza contemporanea, ma viene utilizzato un tono troppo serio per poter realmente credere che la narrazione si fermi qui. Umberto Eco nell’appendice al Nome della rosa afferma che lo scrittore non deve fornire chiavi interpretative del proprio lavoro, deve lasciare a chi legge l’interpretazione: tutta l’importanza che questo film si vuole prendere arriva dopo i titoli di coda. Si aggrappa alla speranza che chi assiste alla sua proiezione riesca a trovare una chiave di lettura interessante che non viene palesata durante la riproduzione, ma quello che prova lo spettatore dopo i titoli di coda è un incredibile carico di responsabilità per aver assistito ad un’opera che non ha un filo logico e che spera che egli stesso lo trovi. Il film è un episodio della scapestrata vita di una ragazza di 30 anni di un’indefinita località campana, ha una personalità complessa ed i suoi rapporti interpersonali con parenti ed amici ne sono la prova. Non vi è un cambiamento del suo modo di agire rispetto all’inizio del film, non prende coscienza dei suoi limiti e non cerca di cambiare la sua vita. Il film inizia e finisce in un microcosmo che collassa su se stesso ogni volta che si cerca di trovare un senso a quello che si sta guardando. Il film è un susseguirsi di buchi di narrazione, dialoghi incomprensibili, prestazioni deprecabili da parte del cast artistico e tentativi di rendere la regia scoppiettante con cambi di scena repentini che però non fanno altro che destabilizzare lo spettatore. Voto: 3 su 10
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