Iron Man 3

 Sembra che dopo la trilogia de “ Il cavaliere oscuro” il celebre regista Christopher Nolan (Inception, The Prestige) abbia influenzato anche l’andamento di molte saghe cinematografiche Marvel e Dc. Ormai l’idea del supereroe invincibile e privo di debolezze, che affronta qualsiasi tipo di problema sembra aver lasciato il posto all’eroe “umano e vulnerabile “ che prima di trionfare deve cadere nel buio più cupo e percorrere la via dell’insuccesso. E’ questo infatti che capita a Bruce Wayne in “The dark knight rises “ quando Bane lo rinchiude nella prigione da cui dovrà scappare. L’idea della caduta dell’eroe come se cadesse a precipizio in un burrone è data proprio dalla conformazione della prigione che è scavata sotto terra e la cui unica via d’uscita è arrampicarsi fino in cima. Ed è proprio l’arrampicata che individua il risorgere dell’eroe dall’insuccesso e dalle tenebre verso la salvezza di Gotham City. Pensiamo adesso a un film di recente uscito nelle sale come Iron Man 3: riuscite a trovare qualche analogia ? Secondo me, l’immagine stessa della maschera di Iron Man, distrutta dopo l’attacco del Mandarino ricorda la maschera di Batman infranta durante il  combattimento nelle fogne tra Batman e Bane. Per entrambi è la rottura della maschera, simbolo ormai consolidato del supereroe che sancisce l’inizio del loro declino. La caduta di Iron Man dalla sua dimora a Malibu beach rappresenta proprio la sconfitta dell’eroe di cui parlavamo prima. Che ne sarà invece di Superman nel film in uscita “L’uomo d’acciaio” in cui l’influenza di Nolan si fa sentire direttamente essendone egli stesso produttore? Ne riparliamo dopo il 19 giugno.