Roma a mano armata |
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Un film di Umberto Lenzi.
Con Tomas Milian, Arthur Kennedy, Maria Rosaria Omaggio, Ivan Rassimov, Giampiero Albertini.
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Poliziesco,
durata 95 min.
- Italia 1976.
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Uno dei migliori del genere
di Paolo 67Feedback: 9827 | altri commenti e recensioni di Paolo 67 |
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lunedì 28 maggio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Scritto di getto in 27 ore consecutive con due bottiglie di vodka e undici pacchetti di sigarette (che ricordano le sei bottiglie di vino di Hemingway svuotate assieme a un calamaio in una notte alla locanda di Torcello) da Dardano Sacchetti, uomo di grande cultura, il film rappresenta al meglio e il meglio del genere cinematografico poliziesco (detto “poliziottesco”) all'italiana. Se si considerano questi film da un punto di vista schiettamente cinematografico, è difficile non elogiarli (vedi l'ammirazione ad esempio di Tarantino). Ma non piacquero ai politicamente corretti (alcuni critici autorevoli li definirono abietti), però rappresentavano gli umori e le frustrazioni della gente comune, in un periodo in cui ad un degrado morale corrispondeva un escalation della criminalità. Il regista pensava al realismo della rappresentazione, al linguaggio, più che al significato politico. In ogni caso il film è un concentrato di fatti il cui spunto era preso dalla cronaca nera del tempo, una vera galleria di situazioni criminali. Stupido e reazionario o no, è uno di quei film metafora della realtà sociale e politica del paese, in un momento particolarmente vivace anche nelle coscienze, che si interrogava sui diversi approcci al crimine e i dilemmi in cui si trovavano i difensori della legalità.
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