Tre ragazzi, delle radiazioni, tanti poteri.
Sembra una trama scontata, già vista e rivisitata troppe volte: i classici sfigati che diventano eroi e salvano il mondo da una terribile sorte.
Questa volta c'è qualcosa di diverso. Forse, per una volta, pur essendo la solita americanata, vedremo qualcosa di decente.
La novità è questa, i poteri non sono la solita superforza, supervelocità o superintelligenza, ma poteri pscichici, mentali, più difficili da esercitare e controllare; come creare campi di forza, sollevare oggetti e volare.
Lo ammetto, quando ho capito che tutta la storia sarebbe stata ripresa da una telecamera ho pensato: "Oh no, non di nuovo!", ma alla fine mi sono ricreduto.
Tre ragazzi diversi: Andrew, Matt e Steve. Andrew è il più problematico: la sua famiglia è composta da una madre moribonda e un padre ubriacone e violento, Matt è il cugino di Andrew e sembra anche il suo unico amico e Steve è un conoscente di Matt, che si ritrova nella stessa situazione degli altri due a seguito di un'esposizione a radiazioni di un meteorite che li rende in grado di utilizzare la mente per compiere cose straordinarie.
I tre amici esercitano i loro poteri e di giorno in giorno migliorano, cominciando dal far levitare un mattoncino Lego a distruggere muri e interi palazzi.
Ma ci sono regole: non potranno usare i poteri contro persone, per rabbia o per furto
Infatti Andrew, Matt e Steve si ritrovano catapultati in una situazione che da' loro sicuramente più vantaggi che svantaggi, comprese feste, divertimenti e attenzioni da parte delle persone più importanti.
Tutto sembra andare bene, di giorno in giorno migliorano le loro capacità, fino a che il più fragile e frustrato, ma anche più bravo nell'esercitazione dei poteri, subisce l'ennesimo maltrattamento da parte del padre, il quale lo convince che tutti quelli che gli stanno intorno non gli sono veramente amici e che lui non è nessuno. Così il ragazzo si isola e comincia a perdere il controllo dei suoi poteri, elaborando la teoria del "super predatore", per cui lui è il più forte e gli altri sono come mosche. Quando Steve cerca di farlo ragionare, viene ucciso (forse anche accidentalmente) da un fulmine generato dalla rabbia di Andrew.
Matt si preoccupa, perché pensa che la cosa potrebbe ancora peggiorare, e avvisa Andrew che sta esagerando e prova a convincerlo a calmarsi. Ma nonostante gli avvertimenti dell'amico, Andrew continua a scatenare la sua ira, e quando scopre che i soldi per curare sua madre non bastano più, decide di ottenerli rubando, cominciando a uccidere chiunque incontri, finchè uno di questi tenta di sparargli, ma il ragazzo devia il proiettile, che colpisce una cisterna di benzina la quale provoca un'esplosione.
Andrew viene ricoverato all'ospedale, dove suo padre lo incolpa della morte della madre, sopraggiunta durante la strage del ragazzo.
Questo per lui è troppo, e distrugge l'intero palazzo gettando suo padre nel vuoto.
Nel frattempo Matt aveva avvertito il pericolo ed era accorso in tempo per evitare la morte del padre di Andrew.
In seguito a questo i due ragazzi cominciano a parlare mentre lottano, distruggendo quanto è intorno a loro. Alla fine di questo combattimento Matt decide di porre fine alla vita di Andrew per evitare ulteriori danni.
Nell'ultima scena del film si vede Matt che vola fino in Tibet, luogo che Andrew aveva detto come suo preferito e lì fa un discorso alla telecamera come se parlasse a lui.
Personalmente quest'ultima scena non l'ho capita.
Nell'insieme sì, è il solito film di super poteri americano, ma meglio di tanti altri e senza il solito lieto fine, diventando unico nel suo genere.
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