Il vento fa il suo giro |
|||||||||||||
Un film di Giorgio Diritti.
Con Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti, Caterina Damiano.
continua»
Drammatico,
durata 110 min.
- Italia 2005.
uscita venerdì 4 maggio 2007.
MYMONETRO
Il vento fa il suo giro ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tolleranza Zero
di Fabrizio CirnigliaroFeedback: 2418 | altri commenti e recensioni di Fabrizio Cirnigliaro |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 3 febbraio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Pellicola girata con un basso budget, meno di 500.000 euro, e distribuito in pochissime sale, il film è riuscitoa diventare un piccolo cult movie, grazie soprattutto al passaparola e ai premi e riconoscimenti ottenuti nei vari festival. Nonostante quest’opera sia totalmente in contrasto con le tendenze del cinema italiano degli ultimi anni.
Il vento fa il suo giro non è una storia di teenager, non è ambientato nel 68 o nei momenti “caldi” della storia italiana, inoltre quasi tutti gli attori non sono professionisti, e i dialoghi sono in 3 lingue: italiano, francese e occitano. Quasi metà del film infatti è sottotitolato. La regia non sbaglia un inquadratura, non si ha l’impressione di assistere ad un’opera prima.
Gli abitanti hanno nostalgia del passato, e sono incapaci anche solo di immaginare un futuro per la loro comunità.
Non perdono occasione per ricordare e celebrare il rito del Rueido, con cui si intende il tempo in cui ognuno aiutava l’altro per il bene comune ed il suo bene personale, e poi hanno un comportamento opposto nei confronti degli “altri”. Solo lo “scemo del villaggio” entrerà totalmente in sintonia con la famiglia francese, ma quando decideranno di lasciare il paese, il vuoto nella vita del ragazzo sarà impossibile da colmare. La difficoltà dell’inserimento dello straniero in un a piccola comunità, la chiusura delle persone nei confronti del prossimo, la tendenza ad escludere sempre il diverso, Il vento fa il suo giro è lo specchio dell’Italia racchiuso in un paese di un centinaio di abitanti. Mentre per Fausto, occitano doc, “Un popolo per essere se stesso deve salvaguardare la propria cultura, parlare la propria lingua. È la lingua che dice che delle persone hanno vissuto insieme per un migliaio di anni”, per Philippe invece“La cultura nasce dalla convivenza, vivere insieme, giorno dopo giorno” Per molto lo straniero, nel piccolo paese come nelle grandi città, è visto come una minaccia: per la nostra cultura, per le nostre tradizioni, perché tolgono il lavoro agli italiani, alla gente del posto. Altri invece sono più cauti nei confronti dello straniero, sono tolleranti. Ma come dice Pier “A me la parola tolleranza non piace. Se tu devi tollerare qualcuno non c’è il senso di eguaglianza” Queste parole riescono a trasformare uno slogan sfruttato dalla propaganda di guerra in un sogno utopistico. Tolleranza zero
[+] lascia un commento a fabrizio cirnigliaro »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Fabrizio Cirnigliaro:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | francesco 2° | c.b. 3° | mario 4° | daniele 5° | fabrizio cirnigliaro 6° | angelo 48 7° | martino76 8° | fabal 9° | stefano capasso 10° | weach |
Nastri d'Argento (4) David di Donatello (6) Articoli & News |
Link esterni
Sito ufficiale |