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Commedia sentimentale in costume, ambientata nell’Inghilterra dei primi dell’ottocento; si caratterizza per essere deliziosamente candida, romantica e raffinata, nonché totalmente inoffensiva, se si pensa che gli unici personaggi da cui può derivare un pericolo sono le vicine di casa pettegole.
La sceneggiatura punta tutto su un equivoco divertente anche se poco credibile, ma che comunque funziona bene, in quanto si sposa splendidamente con lo spirito innocente ed ingenuo della società dell’epoca, egregiamente trasposto nella pellicola.
Impeccabile e ben studiata la regia del grande George Stevens, bravissimo nel mantenere sempre frizzante il ritmo della narrazione.
Troppo divertente la riproposizione delle austere e bigotte convenzioni sociali del tempo (persino un semplice occhiolino diventa l’occasione per una serie di amabilissime scenette); questi elementi caratterizzano il film e contribuiscono in modo determinante e riuscitissimo a definirne la cifra stilistica della pellicola.
Il cast di livello assoluto, conta su una Katharine Hepburn in splendida forma, effervescente, frizzante e talentuosa, come suo solito. Ottimo anche Franchot Tone molto a suo agio nelle vesti del perfetto gentiluomo dotato di tutte le qualità occorrenti per fare colpo su una dama.
Bravissima anche Fay Bainter nella parte della sorella maggiore dolce e gentile, che introduce anche taluni risvolti malinconici nella storia per via delle autocommiserazioni di cui è vittima, dovute al suo nubilato ed ai rimpianti legati al passato.
Bene anche gli altri interpreti nei ruoli di contorno, tutti estremamente credibili.
Musiche eleganti e molto appropriate.
Apprezzabilissimi costumi, scenografie ed arredi
Ottimo doppiaggio.
Saggiamente contenuta la durata della pellicola per evitare il rischio noia, altrimenti incombenti per opere di questo genere.
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