antitarantola
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lunedė 27 agosto 2007
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jesus!!!!!
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Alla faccia vostra: ieri sera ero al Pesaro horror Festival e ho visto sto capolavoro in pellicola... seduto vicino alla figlia di Lucio.Questo film ho dovuto guardarlo quattro volte prima di assimilarlo; ora sono pronto a dire che č un grande film. La vetta della "trilogia surrealista" fulciana.
Se cercate trama lineare e significato politico, astenetevi. Pura arte: immagini evocative, colonna sonora suggestiva, attori azzeccati.
Ieri,in sala la gente, di tanto in tanto, rideva(e l'altra sera, allo stesso festival, ridevano anche con Nekromantik... Buttgereit era in sala con noi...cristo).
Basta a fare gli intellettuali cagoni: quando una cosa č bella, č bella e basta. Se un film ti fa cagare, non č detto che faccia cagare effettivamente.
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Alla faccia vostra: ieri sera ero al Pesaro horror Festival e ho visto sto capolavoro in pellicola... seduto vicino alla figlia di Lucio.Questo film ho dovuto guardarlo quattro volte prima di assimilarlo; ora sono pronto a dire che č un grande film. La vetta della "trilogia surrealista" fulciana.
Se cercate trama lineare e significato politico, astenetevi. Pura arte: immagini evocative, colonna sonora suggestiva, attori azzeccati.
Ieri,in sala la gente, di tanto in tanto, rideva(e l'altra sera, allo stesso festival, ridevano anche con Nekromantik... Buttgereit era in sala con noi...cristo).
Basta a fare gli intellettuali cagoni: quando una cosa č bella, č bella e basta. Se un film ti fa cagare, non č detto che faccia cagare effettivamente. La gente deve capire questo: ci sono cose oggettivamente belle... come questo film. Vi puō far schifo il genere, vi puō far cagare il regista e quest film... ma vi sfido a vederlo e dire "č una cagata".
Al massimo "a ME fa cagare".
CAPOLAVORO; era questo il cinema del quale andare fieri... altro che Benigni che prende l'oscar.
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[+] benigni fa un cinema significativo
(di federico meuli)
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blazen
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venerdė 9 novembre 2007
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capolavoro
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E tu vivrai nel terrore...l'aldilā č senza dubbio uno dei film pių importanti del panorama horror italiano.E' un film visionario e cruento che incolla lo spettatore alla sedia!I presupposti per un gran classico vengono tutti rispettati: una storia onirica ben archittetata,effetti speciali buoni,attori bravi e una tensione che sale ad ogni minuto che trascorre.In origine nella versione pensata da Fulci,non vi erano gli zombi che furono richiesti dai produttori esteri di mercati come Germania e Giappone,per proseguire quel successo che si era manifestato in tutto il mondo con il film Zombi 2 (all'estero zombie)da lui diretto.Considerato un classico ormai in tutto il mondo e disponibile oramai in numerosissime versioni in dvd,L'aldilā č il film per eccellenza del grande regista romano.
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E tu vivrai nel terrore...l'aldilā č senza dubbio uno dei film pių importanti del panorama horror italiano.E' un film visionario e cruento che incolla lo spettatore alla sedia!I presupposti per un gran classico vengono tutti rispettati: una storia onirica ben archittetata,effetti speciali buoni,attori bravi e una tensione che sale ad ogni minuto che trascorre.In origine nella versione pensata da Fulci,non vi erano gli zombi che furono richiesti dai produttori esteri di mercati come Germania e Giappone,per proseguire quel successo che si era manifestato in tutto il mondo con il film Zombi 2 (all'estero zombie)da lui diretto.Considerato un classico ormai in tutto il mondo e disponibile oramai in numerosissime versioni in dvd,L'aldilā č il film per eccellenza del grande regista romano.Aspettate la mezzanotte...spegnete la luce...inserite il dvd...e... anche tu vivrai nel terrore!!!
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hm crespo
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giovedė 12 luglio 2001
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capolavoro del godfather of gore
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Cosa dire su l'aldilā? Non lo so. Capolavoro visionario del maestro Fulci. E' l'estetica Fulciana nel vero senso della parola, cioč questo stile riconoscibile che giustifica la violenza inaudita delle scene splatter, la musica del grande Frizzi, la tensione che sale e sei giā catapultato nel mondo del vero maestro del cinema horror italiano, purtroppo sottovalutato in Italia, Fulci era in realtā un tecnico minuzioso dell'inquadratura, ma non quella scontata di tanto cinema americano che viene spacciato invece per capolavoro ma quella veramente che ti provoca emozioni forti che ti apre la mente, che ti fa dire... Grazie Lucio per l'arte che ci hai donato con il tuo insegnamento di come si gira grande cinema di genere.
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Cosa dire su l'aldilā? Non lo so. Capolavoro visionario del maestro Fulci. E' l'estetica Fulciana nel vero senso della parola, cioč questo stile riconoscibile che giustifica la violenza inaudita delle scene splatter, la musica del grande Frizzi, la tensione che sale e sei giā catapultato nel mondo del vero maestro del cinema horror italiano, purtroppo sottovalutato in Italia, Fulci era in realtā un tecnico minuzioso dell'inquadratura, ma non quella scontata di tanto cinema americano che viene spacciato invece per capolavoro ma quella veramente che ti provoca emozioni forti che ti apre la mente, che ti fa dire... Grazie Lucio per l'arte che ci hai donato con il tuo insegnamento di come si gira grande cinema di genere... Guardate e ammirate i maestosi capolavori del maestro Fulci cominciando da questo che č secondo me il cult assoluto...
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stephen k.
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giovedė 14 marzo 2013
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il miglior splatter italiano
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L'aldilà a mio dire è il miglior film del compianto Lucio Fulci. In questa pellicola si può sentire l'essenza dell'horror puro trasmessa tramite scene tra le più violente mai girate. Ma è proprio per questo che si contraddistingue Fulci, l'inventore dello splatter. La cattiveria di questo film si riscontra nella scena dell'occhio o del colpo alla bambina o delle tarantole che mangiano vivo uno dei personaggi. Il regista è ottimo e fa collimare elementi dello splatter, dell'horror e del thriller. Lo sceneggiatore Dardano Sacchetti scrive una delle sue migliori sceneggiature che si rivela ricca e variegata, che contempla anche gli zombi, a cui Fulci ha dedicato innumerevoli film.
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L'aldilà a mio dire è il miglior film del compianto Lucio Fulci. In questa pellicola si può sentire l'essenza dell'horror puro trasmessa tramite scene tra le più violente mai girate. Ma è proprio per questo che si contraddistingue Fulci, l'inventore dello splatter. La cattiveria di questo film si riscontra nella scena dell'occhio o del colpo alla bambina o delle tarantole che mangiano vivo uno dei personaggi. Il regista è ottimo e fa collimare elementi dello splatter, dell'horror e del thriller. Lo sceneggiatore Dardano Sacchetti scrive una delle sue migliori sceneggiature che si rivela ricca e variegata, che contempla anche gli zombi, a cui Fulci ha dedicato innumerevoli film. La trama è un po' difficile da capire e lo spettatore resta con il dubbio su come vada a finire la storia. Struttura narrativa ottimamente organizzata. Gli effetti speciali sono eccellenti firmati da Giannetto de Rossi. Ottime inquadrature e buona fotografia di Sergio Salvati. Tra gli interpreti spiccano i protagonisti Al Cliver e Katherine MacColl che interpretano ottimamente i ruoli loro assegnati. Ottimo film nostrano consigliato ai cinefili del genere.
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paolo 67
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sabato 10 dicembre 2011
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il realismo della morte
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Rivedendo i film di Lucio Fulci sembra che i più grandi registi del mondo siano stati influenzati dalle inquadrature ispirate e dalle stupefacenti rivelazioni raggiunte con la tecnica di ripresa presenti nei suoi film: era sicuramente un genio, che non ha avuto in vita il riconoscimento critico che avrebbe meritato. La sua umanità e le sofferenze della sua vita trapelano nei suoi film. Anche in questo, per crudeli che siano le immagini, viene fuori la purezza di fondo del regista, analoga a quella di altri autori del genere più celebrati e fortunati di lui. "L'aldilà" è un film onirico, di rara visionarietà, che trasmette un autentico senso del soprannaturale e un terrore ancestrale.
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Rivedendo i film di Lucio Fulci sembra che i più grandi registi del mondo siano stati influenzati dalle inquadrature ispirate e dalle stupefacenti rivelazioni raggiunte con la tecnica di ripresa presenti nei suoi film: era sicuramente un genio, che non ha avuto in vita il riconoscimento critico che avrebbe meritato. La sua umanità e le sofferenze della sua vita trapelano nei suoi film. Anche in questo, per crudeli che siano le immagini, viene fuori la purezza di fondo del regista, analoga a quella di altri autori del genere più celebrati e fortunati di lui. "L'aldilà" è un film onirico, di rara visionarietà, che trasmette un autentico senso del soprannaturale e un terrore ancestrale. Inquietante e perturbante, ma affascinante, è un'incubo e un'esperienza metafisica e sacrale, una proiezione di sconvolgimento mentale (non a caso è stato definito un film Artaudiano dall'autore, cioè del genere di quel "teatro della crudeltà" di un autore che ha conosciuto il manicomio) e una visione tragica del mondo, nel quale c'è anche il riflesso dell'infelicità dell'autore, il cui sentimento di nostalgia per l'armonia e l'innocenza infantile tradita compare più volte in questo come in ogni suo film. Anche se c'è qualche concessione plateale, i momenti magistrali sono molti: forse il miglior film di Fulci, grande esempio di un genere che nella sua libera materializzazione dell'inconscio esprime quello che ha di inquietante la creazione artistica, che come ogni altra cosa dell'universo ha il principio nella morte, mutazione tra uno stato e l'altro (concetto che ha espresso ad esempio con scandalosa evidenza Stanley Kubrick in una equazione visiva trasalente e geniale in "Lolita", ma anche in "2001" e "Shining").
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tenebrarum
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lunedė 27 agosto 2007
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l'aldilā di lucio fulci
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Nella Louisiana degli anni 20,nell'Hotel Setteporte un pittore viene brutalmente torturato e ucciso.Ed č solo l'inizio, perché 50 anni dopo una ragazza eredita la fatiscente proprietā e tenta di ristrutturarla ignorando le dicerie di una vecchia cieca. L'albergo č costruito su una delle sette porte dell'Inferno e iniziano orridi e sanguinosi fatti che dimostrano che quello che si dice sul luogo non sono solo dicerie...Un ottimo horror all'Italiana: forse il mgliore di Lucio Ful-ci, che ci mette stile, effetti splatter ad alto livello, paura e musiche azzeccate all'argomento. Per chi ha visto Suspiria il "design" dell'albergo potrebbe essere giā visto,ma ci sono sequenze davveo raccapriccianti(l'obitorio, l'assalto delle tarantole, la mano schele-trica che ghermisce l''idraulico).
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Nella Louisiana degli anni 20,nell'Hotel Setteporte un pittore viene brutalmente torturato e ucciso.Ed č solo l'inizio, perché 50 anni dopo una ragazza eredita la fatiscente proprietā e tenta di ristrutturarla ignorando le dicerie di una vecchia cieca. L'albergo č costruito su una delle sette porte dell'Inferno e iniziano orridi e sanguinosi fatti che dimostrano che quello che si dice sul luogo non sono solo dicerie...Un ottimo horror all'Italiana: forse il mgliore di Lucio Ful-ci, che ci mette stile, effetti splatter ad alto livello, paura e musiche azzeccate all'argomento. Per chi ha visto Suspiria il "design" dell'albergo potrebbe essere giā visto,ma ci sono sequenze davveo raccapriccianti(l'obitorio, l'assalto delle tarantole, la mano schele-trica che ghermisce l''idraulico).Allora la conslusione: 1981 grande anno per il caro Lucio!!!
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il caimano
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venerdė 1 ottobre 2010
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un'occasione sprecata nell'aldila'
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Nel 1981 una ragazza newyorchese (Katerine MacColl, Liza) riceve in ereditā un albergo cadente, dove nel 1927 si compirono dei deliti efferati e dove "riposa" lo spirito mummificato di un pittore che aveva scoperto, leggendo il libro di profezie Eibon, che quell'albergo era costruito proprio su una delle sette porte dell'inferno(che culo). La ragazza dovrā affrontare morti sospette e particolarmente efferate con l'aiuto di un medico rimbambito (David Warbeck, John) contando sull'aiuto di una non vendente inquietante Emily (Sarah Keller, alias Cinzia Monreale) ed una lenta ed incontrollata discesa nel delirio, prima che negli inferi.
Fulci ha dalla sua un grande senso estetico: le scene sono concepite come in un quadro orrorifico e inquietante, le inquadrature sono ricercate e la fotografia, tranne che in alcuni momenti, decisamente suggestiva (ad esempio il prologo, girato in un b/n virato in seppia).
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Nel 1981 una ragazza newyorchese (Katerine MacColl, Liza) riceve in ereditā un albergo cadente, dove nel 1927 si compirono dei deliti efferati e dove "riposa" lo spirito mummificato di un pittore che aveva scoperto, leggendo il libro di profezie Eibon, che quell'albergo era costruito proprio su una delle sette porte dell'inferno(che culo). La ragazza dovrā affrontare morti sospette e particolarmente efferate con l'aiuto di un medico rimbambito (David Warbeck, John) contando sull'aiuto di una non vendente inquietante Emily (Sarah Keller, alias Cinzia Monreale) ed una lenta ed incontrollata discesa nel delirio, prima che negli inferi.
Fulci ha dalla sua un grande senso estetico: le scene sono concepite come in un quadro orrorifico e inquietante, le inquadrature sono ricercate e la fotografia, tranne che in alcuni momenti, decisamente suggestiva (ad esempio il prologo, girato in un b/n virato in seppia). Grande potenza visiva di alcune scene, come ad esempio il terrore della non vedente Emily, tutte le sequenze in cui appare la bambina Gilly (morte compresa) e non ultima la crocefissione del pittore.
Ciō che non va č la scrittura: č come se Fulci e Sacchetti (autori della sceneggiatura) fossero realmente indecisi su quale strada prendere tra il filone delle case maledette e quello degli zombi-movies. Nell'indecisione le hanno incomprensibilmente prese entrambe, contribuendo ad impoverire il plot e a renderlo meno efficace e divertente.
Senza poi dimenticare che ci sono delle evidenti incongruenze nel racconto (o forse č solo un problema di montaggio, che ha tralasciato alcune sequenze erroneamente ritenute sacrificabili). Liza incontra l'inquietante bambina Gilly nell'obitorio dove ancora riposa il padre idraulico e la madre barbaramente uccisi, ma non si capisce quando l'abbia precedentemente conosciuta! Durante l'assalto degli zombie, al medico finiscono le munizioni, ma poi la pistola riprende a sparare miracolosamente, senza che lui abbia in qualche modo ricaricato. Sempre durante quest'assalto il medico continua a sparare verso gli zombie senza capire che l'unico modo x farli fuori č puntare alla testa. Un vero idiota!
Battuta cult: dopo essere stati inseguiti da decine di zombies, John e Liza scendono nei sotterranei dell'ospedale e scoprono che sono invece i sotterranei dell'albergo maledetto, e John (sempre acuto) "ma come č possibile?"....perchč quello che č successo fino ad ora (zombie, bambine assassine, lampi e tuoni in piena fogna) ti sembra possibile?
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alessandro rega
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domenica 25 agosto 2013
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il capolavoro del dr.fulci
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Ecco un grandissimo esempio di splatter movie ! È il prototipo secondo me.
Se questo film non piaccia a qualcuno, è probabile che il perplesso in questione non potrebbe mai e poi mai apprezzare nessuno splatter.
Diretto da Lucio Fulci ed interpretato, fra gli altri, da Cinzia Monreale, Catriona MacColl e David Warbeck, questo film del 1981 ha parecchi pregi, non è mai stato così piacevole e meraviglioso vedere delle budella fuoriuscire da un corpo.
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Ecco un grandissimo esempio di splatter movie ! È il prototipo secondo me.
Se questo film non piaccia a qualcuno, è probabile che il perplesso in questione non potrebbe mai e poi mai apprezzare nessuno splatter.
Diretto da Lucio Fulci ed interpretato, fra gli altri, da Cinzia Monreale, Catriona MacColl e David Warbeck, questo film del 1981 ha parecchi pregi, non è mai stato così piacevole e meraviglioso vedere delle budella fuoriuscire da un corpo.
È un film visionario ed estremamente brutale…che si concede tutto.
Quest’opera rasenta il capolavoro, possiede un espressività cinematografica straordinaria, riesce ad essere reale, o meglio, rappresenta in modo selvaggio e fedele quella che è la nostra concezione dell’aldilà (anche a detta dello stesso Fulci).
È la raffigurazione del terrore e della morte in movimento.
La trama, anche se contiene alcuni elementi presi da romanzi (tipo il libro di Eibon) è quasi totalmente frutto della mente di Fulci che, a mio parere, fa questo nel modo giusto. E, questo, proprio perché c’era bisogno di creare una storia che si addicesse all’idea di base, che potesse generare un epilogo perfetto e, soprattutto, che si prestasse perfettamente ad alcune scene che il regista aveva in mente.
Di certo, non si può dire che il cast sia stellare (anche se è più che accettabile) però si può affermare che la recitazione è quantomeno accettabile e soprattutto mi è piaciuta Cinzia Monreale che ha reso il personaggio alla perfezione…ottima !
I truccatori, poi, sono d’eccezione…forse Giannetto De Rossi e Maurizio Trani in Italia sono i migliori (non che io me ne conosca tantissimi).
Ci tenevo a sottolineare anche il fatto che appartiene alla cosiddetta ” trilogia della morte” (bellissima, la consiglio a tutti…anche a chi non ama gli splatter…forse non li si ama solo per partito preso) ed è il secondo capitolo di essa (secondo me il più riuscito…il migliore in assoluto), preceduto da “Paura nella città dei morti viventi” e seguito da “Quella villa accanto al cimitero”…tutti e tre i film diretti da Fulci !
Però, …e tu virai nel terrore! è IL film ! Che con grande efficacia riesce a scavare nella profondità della paura dell’uomo e del terrore del dubbio eterno che lo attanaglia. Per fare questo, Fulci non si serve di espedienti particolari volti a creare un film psicologico, nossignore, egli semplicemente si limita a pensare e ad immaginare l’aldilà (evidentemente lo vede più come l’inferno e le tenebre che come il paradiso), ciò che immagina, poi, lo tramuta in immagini e cerca di ritrarre il tutto nel modo più esplicito e spettacolare possibile.
È un criterio estremamente semplice…scontato…
ma credo che il cinema consista proprio in questo: ci mostra alcune cose della vita, cose che nella vita reale non sono successe e così sullo schermo possiamo vederle sotto forma di spettacolo e rimanerne estasiati. Il cinema è indubbiamente ispirato alla vita. Cedo che questo pensiero si avvicini molto allo scopo del film.
Più che scopo sono tentato da dire il fine del film…probabilmente perché cambiando l’articolo otteniamo “la fine” e si avvicina molto al termine “finale”…
l’epilogo, la fine di tutto. La fine del film…la fine dell’esistenza sulla terra.
E poi vaghiamo nelle tenebre e nell’oscurità e udiamo la voce fuori campo:
“E ora affronterai il mare delle tenebre, e ciò che in esso vi è di esplorabile”
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onufrio
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giovedė 24 dicembre 2015
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le profezie di eibon
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E' sempre un piacere vedere un Horror targato Italia, grazie alla regia di Lucio Fulci, una pellicola ricca di scene forti, un horror/splatter pieno di sangue per l'appunto; ovviamente adatto agli amanti del genere, in quanto il film è volutamente "imperfetto" e c'è chi queste sottigliezze fatica a distinguerle.
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capannelle
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giovedė 23 agosto 2007
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datato e
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Grazie Lucio per aver lasciato perdere. Qualche trovata interessante ma troppe schifezze gratuite e a volte banali.
[+] scusi maestro...
(di criticone)
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[+] zitto buffone
(di connor hawk)
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