fedeleto
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lunedì 14 marzo 2016
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il conte montesano e il principe gassman
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Checco detto conte Tacchia,è figlio di un falegname.Attratto dall'aristocrazia veste sempre elegante e si invaghisce di una duchessa.Arriverà ad essere nominato conte realmente da Vittorio Emanuele, e affronterà in duello uno spadaccino francese per la patria italiana.Ma l'aristocrazia non risponde come vorrebbe il conte.Forse l'amore è meglio se popolano.Sergio Corbucci (pari e dispari,di che segno sei?)firma una buona commedia,che ricorda per le atmosfere Er Più .Il film vorrebbe raccontare una differenza sociale o classista,in maniera semplice e casareccia.Gassman nei panni del principe è magistrale,e Montesano nella parte di Tacchia è bravissimo,e qualche risata esce anche al pubblico più austero.
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Checco detto conte Tacchia,è figlio di un falegname.Attratto dall'aristocrazia veste sempre elegante e si invaghisce di una duchessa.Arriverà ad essere nominato conte realmente da Vittorio Emanuele, e affronterà in duello uno spadaccino francese per la patria italiana.Ma l'aristocrazia non risponde come vorrebbe il conte.Forse l'amore è meglio se popolano.Sergio Corbucci (pari e dispari,di che segno sei?)firma una buona commedia,che ricorda per le atmosfere Er Più .Il film vorrebbe raccontare una differenza sociale o classista,in maniera semplice e casareccia.Gassman nei panni del principe è magistrale,e Montesano nella parte di Tacchia è bravissimo,e qualche risata esce anche al pubblico più austero.Un applauso anche a Panelli.Tasso di volgarità sopportabile.I rimandi a Er Più non mancano (Tacchia non abbandona il duello nonostante l'onore di Fernanda proprio come Er più),e l'immagine del conte appare sempre simpatica senza mai una calata di tono,e la bravura di Montesano si vede anche da piccole scene (quando entra nella bisca aristocratica ubriaco).Uno dei migliori film di Sergio Corbucci.Da vedere.
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paolp78
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domenica 10 dicembre 2017
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burini simpatici contro nobili spocchiosi
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Film grossolano, fracassone e con una buona dose di ruffianeria con cui vuole accattivarsi la simpatia del grande pubblico, riuscendoci.
La pellicola ripropone la trita e ritrita contrapposizione tra popolani un po' burini, ma onesti e buoni, ed aristocratici sofisticati, ma vigliacchi, avidi e in definitiva privi di qualità. A differenza di altre pellicole che trattano il medesimo tema, in questa si nota un gusto un po' troppo marcato nell'infierire contro i nobili che subiscono ogni forma di sconfitta e umiliazione, facendo emergere un'acredine quasi disturbante (stessa considerazione anche per le scene di sberleffo verso la Francia ed i francesi, obiettivamente eccessive).
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Film grossolano, fracassone e con una buona dose di ruffianeria con cui vuole accattivarsi la simpatia del grande pubblico, riuscendoci.
La pellicola ripropone la trita e ritrita contrapposizione tra popolani un po' burini, ma onesti e buoni, ed aristocratici sofisticati, ma vigliacchi, avidi e in definitiva privi di qualità. A differenza di altre pellicole che trattano il medesimo tema, in questa si nota un gusto un po' troppo marcato nell'infierire contro i nobili che subiscono ogni forma di sconfitta e umiliazione, facendo emergere un'acredine quasi disturbante (stessa considerazione anche per le scene di sberleffo verso la Francia ed i francesi, obiettivamente eccessive).
Altrettanto insopportabile mi è rimasto il tratto eccessivamente baldanzoso e beffardo del protagonista.
La comicità romanesca fatta di mezze allusioni, espressioni dialettali e giochi di parole, risulta greve ma al contempo semplice e diretta, pertanto capace di soddisfare i gusti del pubblico a cui il film è diretto.
Montesano (che in quegli anni era certamente all'apice del successo) è costantemente in scena: su di lui si regge l'intero film. Pur riconoscendo il dinamismo e le capacità comiche dell'attore romano, in questa pellicola si evidenzia però l'enorme scarto che inevitabilmente lo separa dal grandissimo Vittorio Gassman, che con la sua piccola parte lascia il segno, illuminando la scena ogni volta che vi compare.
Da scompisciarsi le abbuffate che si fanno Gassman e Paolo Panelli durante il duello con lo spadaccini francese (interpretato da uno storico scagnozzo cattivo dei film con Bud Spencer e Terence Hill).
Nonostante il film sia molto leggere e poco impegnativo, l'eccessiva durata rischia di stancare.
PS Una curiosità: la popolana amata dal protagonista, che sembra l'emblema della romanità, è in realtà interpretata da un'attrice francese.
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