delarge
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giovedì 18 febbraio 2016
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il bello e la bestia
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Alex de la Iglesia, dopo i successi de El dia de la bestia (1995) e La Comunidad (2000), torna a dirigere un film dalle forti sfumature ironico-grottesche, che avevano contraddistinto le pellicole precedenti. Il film vede protagonista Rafael, responsabile del settore femminile di un negozio all’interno di un centro commerciale, dedito ad oltranza alle donne e alla bella vita. Vita che muterà radicalmente quando conoscerà Lourdes, commessa di quello stesso negozio. Crimen perfecto, o Crimen ferpecto com'è meglio conosciuto in patria, contiene tutti gli elementi che contraddistinguono il cinema di De la Iglesia e del suo modo di raccontare una storia. Uno su tutti, la black comedy che pervade per l'intera durata della pellicola, si ride spesso anche nei momenti più macabri.
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Alex de la Iglesia, dopo i successi de El dia de la bestia (1995) e La Comunidad (2000), torna a dirigere un film dalle forti sfumature ironico-grottesche, che avevano contraddistinto le pellicole precedenti. Il film vede protagonista Rafael, responsabile del settore femminile di un negozio all’interno di un centro commerciale, dedito ad oltranza alle donne e alla bella vita. Vita che muterà radicalmente quando conoscerà Lourdes, commessa di quello stesso negozio. Crimen perfecto, o Crimen ferpecto com'è meglio conosciuto in patria, contiene tutti gli elementi che contraddistinguono il cinema di De la Iglesia e del suo modo di raccontare una storia. Uno su tutti, la black comedy che pervade per l'intera durata della pellicola, si ride spesso anche nei momenti più macabri. Ma ogni risata ha sempre quel retrogusto amaro, si porta dietro il pensiero che tu stia ridendo per la situazione drammatica di una famiglia allo sfascio come quella di Lourdes, o durante l'affettamento di un cadavere con una mannaia da macellaio. Nonostante lo spettatore venga messo costantemente di fronte a scene orrorifiche o drammatiche non può fare a meno di sorridere e tifare per il protagonista. Perchè tifiamo per lui però? In fondo non è altro che un dandy dei giorni nostri, che si interessa solamente del successo con le donne e sul lavoro ed è pronto a tutto per ottenere quello che vuole, una persona vuota che non prova sentimenti veri. Perchè empatizziamo per la persona cattiva e bella e non per quella brutta?. E' la società che ci educa a pensare che Lourdes sia brutta. Le riviste, la televisione, il mondo in cui viviamo ci spingono a pensare in questo modo. Ma c'è qualcuno nel mondo che si ribella a questa realtà ed è Lourdes, la brutta che in una società di stereotipi e falsità tenta di emergere. Nonostante sia presentata inizialmente come una donna timida e incapace di relazionare con qualcuno, si rivela essere in realtà spietata e sadica, ma ingenua al tempo stesso. Forse il suo comportamento è una diretta conseguenza dell'oppressione della società, del fatto che i belli debbano sempre popolare le prime pagine delle riviste e salire sulle auto di lusso. In tutto questo Crimen perfecto delinea un filo conduttore che lo lega a La comunidad, dove ogni personaggio è l'emblema della società in cui viviamo, dove nessuno è incolpevole, dove ogni uomo o donna può diventare ladro. De la Iglesia smaschera questa falsità, questa superficialità e lo fa strappando una risata amara allo spettatore. In tutto ciò il regista spagnolo si potrebbe definire grottescamente nichilista, ma lascia comunque divampare una labile speranza. La moda dei brutti, dei clown di Lourdes, nel finale del film, riscuoterà successo. Finalmente Lourdes ci è riuscita, è riuscita a finire in prima pagina sulle riviste di moda e salire su auto lussuose, ma lo sanno tutti che sarà solo una moda passeggera.
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guidobaldo maria riccardelli
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sabato 9 aprile 2016
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spassosa commedia nera
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Ennesimo pezzo di bravura di Álex de la Iglesia, che sapientementemente mette in scena una spassosissima commedia nera, che, come da tradizione, coniuga piacevolmente sorrisi e riflessione.
Nel mirino della critica della pellicola finisce la frenetica e distruttiva società capitalistica, in grado di traviare non solo coloro che la appoggiano e se ne appropriano, ma anche i sottomessi, pronti a rovesciare la propria posizione non appena se ne prospetti l'opportunità.
In questo senso e secondo quest'intento si muovono scelte registiche e fotografia, con, da un lato, panoramiche da far perdere letteralmente la bussola, e, dall'altro, istantanee di una metropoli caotica ed individualistica.
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Ennesimo pezzo di bravura di Álex de la Iglesia, che sapientementemente mette in scena una spassosissima commedia nera, che, come da tradizione, coniuga piacevolmente sorrisi e riflessione.
Nel mirino della critica della pellicola finisce la frenetica e distruttiva società capitalistica, in grado di traviare non solo coloro che la appoggiano e se ne appropriano, ma anche i sottomessi, pronti a rovesciare la propria posizione non appena se ne prospetti l'opportunità.
In questo senso e secondo quest'intento si muovono scelte registiche e fotografia, con, da un lato, panoramiche da far perdere letteralmente la bussola, e, dall'altro, istantanee di una metropoli caotica ed individualistica.
Memorabile, tra le tante, la scena della cena in famiglia, tragicomica a dir poco.
Notevolissime le interpretazioni: sia Guillermo Toledo che Mónica Cervera traducono ottimamente l'ambivalenza dei loro personaggi, ora vincitori e ora (soprattutto) sconfitti.
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jaky86
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mercoledì 16 marzo 2011
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crimen ferpecto
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Rafael è un playboy caporeparto di un centro commerciale che commette involontariamente un omicidio. Per poterne uscire innocente si trova sotto ricatto di Lourdes, commessa bruttina e unica testimone del delitto. La storia della coppia mal assortita non è delle più originali ma il film risulta gradevole e molto grottesco, pur avendo qualche buco nella sceneggiatura. Definire Crimen Perfecto come il miglior film del regista spagnolo mi sembra un'eresia, visto il precedente successo di La Comunidad, di tutt'altro livello rispetto a questa black comedy.
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elgatoloco
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lunedì 8 ottobre 2018
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crimen perfecto pelicula"perfecta"
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"Crimen Perfecto"(Alex de la Iglesia, 2005)è veramente un film eccelso, dimostrazione del fatto che il cinema spagnolo, anche dopo Luis Bunuel, Berlanga etc.sappia produrre registi straordinari come Alex de la Iglesia, che, in film come questo, sa trovare la perfetta sintesi tra black comedy, thriller, pura comicità e altro. Tutto il film, dall'inizio, mostra un personaggio assolutamente insopportabile: mero consumatore di sesso, carrierista, individualista senza remore, capace di"vendere sua madre(in altre lingue si dice diversamente ma il concetto è quello, ossia lo stesso), mostra come in questo modello di sociaetà(capitalista, consumista, post-post-post-quello che si vuole, le definizioni si sprecano)si miri solo all'homo homini lupus semplicemente per scavalcae altre persone, per il ruolo e per lo status, come si voglia guadagnare di più, soppiantare desideri, speranze e aspirazioni degli altri/delle altre persone.
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"Crimen Perfecto"(Alex de la Iglesia, 2005)è veramente un film eccelso, dimostrazione del fatto che il cinema spagnolo, anche dopo Luis Bunuel, Berlanga etc.sappia produrre registi straordinari come Alex de la Iglesia, che, in film come questo, sa trovare la perfetta sintesi tra black comedy, thriller, pura comicità e altro. Tutto il film, dall'inizio, mostra un personaggio assolutamente insopportabile: mero consumatore di sesso, carrierista, individualista senza remore, capace di"vendere sua madre(in altre lingue si dice diversamente ma il concetto è quello, ossia lo stesso), mostra come in questo modello di sociaetà(capitalista, consumista, post-post-post-quello che si vuole, le definizioni si sprecano)si miri solo all'homo homini lupus semplicemente per scavalcae altre persone, per il ruolo e per lo status, come si voglia guadagnare di più, soppiantare desideri, speranze e aspirazioni degli altri/delle altre persone. Qui, dopo aver ucciso "involontariamente"(si fa per dire, però)il suo rivale di carriera in un grande magazzino, nell'impossibilità di sbarazzarsi di una brutta commessa che lo denuncerebbe, avendo assistito al "fatto", Rafael sia costretto(qUASI)A SPOSARLA, COMUNQUE A FREQUENTARLA BIBLICAMENTE. Ma dopo, con il concorso del"fantasma"del morto ucciso, il protagonista coltivi insani(?)progetti di liquidazione della terribile ragazza... Fernando Toledo è il cinico-scettico blu che però poi diviene quasi pazzo, Monica Cervera è deformata grottescamente ad usum peliculae, essendo in realtà bella, Luis Varela il"compianto"Don Antonio, Enrique Villèn uno stralunato commissario di polizia. IN Europa il meglio del cinema è in Spagna, ormai è chiaro e assodato, bisogna tenerne conto. E ciò a livello di registi, di sceneggiatori, di interpreti, di tutto... El Gato
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