"L'aventure c'est l'aventure"(1972, Claude Lelouch). IN questa splendida tautologia è racchiusa la forza dell'avventura: che si fa mentre viene vissuta, si sperimenta vivendola, insomma...è sempre il top e al top. Qui, i truands, i banditi giocosi sequestrano Johnny Hallyday , allora all'apice del successo, per scherzo o meglio d'accordo con il grande cantante, per un'operazione pubblicitaria, si propongono come mercenari per la rivoluzione(meglio: una rivoluzione)in Sudamerica, progettano di sequestrare il papa, chiedendo un franco(allora vigevano ancora le valute nazionali) a tutti i cattolici del mondo. Il film più scanzonato e divertente di Lelouch, grandissimo regista-autore ebreo-francese(chissà perché il primo termine viene sempre"olvidado"?), coloratissimo e capace di parodiare senza offendere in alcun modo religioni, modi di concepire il mondo, società dello spettacolo e molto altro ancora.
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"L'aventure c'est l'aventure"(1972, Claude Lelouch). IN questa splendida tautologia è racchiusa la forza dell'avventura: che si fa mentre viene vissuta, si sperimenta vivendola, insomma...è sempre il top e al top. Qui, i truands, i banditi giocosi sequestrano Johnny Hallyday , allora all'apice del successo, per scherzo o meglio d'accordo con il grande cantante, per un'operazione pubblicitaria, si propongono come mercenari per la rivoluzione(meglio: una rivoluzione)in Sudamerica, progettano di sequestrare il papa, chiedendo un franco(allora vigevano ancora le valute nazionali) a tutti i cattolici del mondo. Il film più scanzonato e divertente di Lelouch, grandissimo regista-autore ebreo-francese(chissà perché il primo termine viene sempre"olvidado"?), coloratissimo e capace di parodiare senza offendere in alcun modo religioni, modi di concepire il mondo, società dello spettacolo e molto altro ancora. Peccato che Lelouch sia noto solo per i film anteriori("Un homme, un femme", "Vivre pour vivre"etc., e un po'per pochi film posteriori, come"Vive la vie", "Bolèro")e non si tenga conto di questo capolavoro di humor, quasi un inveramento di molte teorie, per es, di Andy Warhol, sul famoso"quarto d'ora di fama". Peccato che i grandi interpreti del film, da Jacques Brel al citato Hollyday , a Lino Ventura ,a Charles Denner siano tutti scomparsi, altrimenti credo che Lelouch avrebbe concepito un altro film, una sorta di 20 ans après... Recitano tutti in modo straordinario, soprattutto non recitando...o meglio dando proprio l'impressione di non farlo...Un film da vedere/rivedere/riproporre in TV varie volte, ma evidentemente i meccanismi di uso della TV e di passaggio dal cinema alla TV funzionano in modo abbastanza incomprensibile o quasi...E che il film non venga riproposto nelle ormai sempre più rare rassegne per cinéphiles è ancora maggiormente un vero peccato... El Gato
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