Accattone

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Un film di Pier Paolo Pasolini. Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 116 min. - Italia 1961. - Cineteca di Bologna MYMONETRO Accattone * * * * - valutazione media: 4,05 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
nicola pice martedì 31 ottobre 2006
"dolcezza, purezza e diversità" Valutazione 5 stelle su cinque
94%
No
6%

Pier Paolo Pasolini è stato l'ultimo vero intellettuale italiano. Non è, dunque, mia intenzione fare vano esercizio retorico, parlando di "Accattone", sovrapponendomi all'insopportabile chiacchiericcio che ha fatto da sottofondo alla ruomorosa grancassa mediatica dei ricordi, delle analisi, in occasione delle celebrazioni postume nel recente trentennale (anno 2005) della morte del nostro. Operazione, questa, inutile che nulla aggiunge alla sua figura umana ed intellettuale e che stride perchè fatta proprio da parte di coloro la cui inutilità era stata certificata da Pasolini. La cultura, come l'abbiamo intesa, è morta e tutto ciò che ruota intorno alla comunicazione è insulso, nel caso migliore, oppure funzionale all'ortodossia iperliberista, nel caso peggiore. [+]

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simona proietti mercoledì 20 luglio 2011
il cinema metafora della vita Valutazione 5 stelle su cinque
82%
No
18%

Non è un caso se ACCATTONE viene catalogato come uno dei film più importanti del panorama italiano. E' un film che in un certo senso anticipa la morte di Pasolini, nella scena appunto, del cimitero. La profondità del film sta indubbiamente nel realismo della recitazione: sembra che la macchina da presa segua nascosta la vita dei protagonisti, nei borghi vecchi e sporchi di Roma. Pasolini fotografa la realtà come nessun altro regista sa fare. Non ci riesce il visionario Fellini o il tecnicissimo Antonioni. Ma non ci riesce nemmeno il più concreto Visconti. Solo Pasolini mette in scena la vita come è ed è per questo che il cinema diventa realmente la metafora della vita. [+]

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marcos mercoledì 2 maggio 2012
primo esordio nel cinema per l'eterno poeta Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Primo e grande esordio nel mondo del cinema per il nostro grande ed eterno poeta.
Accattone film del 1961 e' un capolavoro autentico. Pier Paolo Pasolini ci mostra un rapido ma grandioso affresco di un quotidiano vivere del sottoproletariato romano inizio anni sessanta. Lo fa  fotografando il  loro sopravivere, la  sofferenza, il pigrismo osceno. Ma i suoi scatti fotografici in questa realta' non sono frutto assolutamente della scuola neoralista.
L'ispirazione del suo film proviene esclusivamente dalle pagine dei suoi grandiosi romanzi.
Da scrittore a regista, Pasolini plasma proprio i personaggi di "Ragazzi di vita" e  di "Una vita violenta", gli rende vivi, ne tratteggia i loro contorni pesantemente,  ma riesce anche a rendere loro maestosi, simili a personaggi di una tragedia greca . [+]

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greatsteven mercoledì 28 giugno 2017
dalla penna alla cinepresa, il beneficio non varia Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

 ACCATTONE (IT, 1961) di PIER PAOLO PASOLINI. Con FRANCO CITTI, FRANCA PASUT, SILVANA CORSINI, PAOLA GUIDI, ADRIANA ASTI, ROMOLO ORAZI, MASSIMO CACCIAFESTE, FRANCESCO ORAZI, FRANCO MARUCCI, CARLO SARDONI, STEFANO D'ARRIGO, GIUSEPPE RISTAGNO, ROBERTO GIOVANNONI, ROBERTO SCARINGELLA, AMERIGO BEVILACQUA
Caduta, riscossa e fine definitiva di Vittorio Cataldi, pappone romano che vivacchia nelle periferie malconce e povere della capitale fra bevute con amici balordi quanto lui, tuffi nel Tevere e notti trascorse a istruire le prostitute sulle strade per raggranellare denaro. Quando Maddalena, la sua meretrice di punta, finisce in carcere per una maldestra denuncia ai danni di una combriccola di napoletani facinorosi che lei non è riuscita a identificare, e si rompe pure una gamba, Accattone (come lo soprannominano tutti) rimane senza lavoro e prova a farsi riammettere in casa dalla moglie Ascenza, ma lei, di comune accordo col suocero e il cognato, lo respinge. [+]

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marcodell''utri venerdì 7 aprile 2017
il debutto cinematografico di un poeta Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

 E’ il debutto cinematografico di un poeta. Acquisita la lezione del neorealismo italiano (che appare evidente nella scelta degli ambienti, dei personaggi e in un certo uso della fotografia), Pasolini se ne distacca nella rappresentazione, in chiave epica, della misera quotidianità del sottoproletariato metropolitano. E il delicato segreto del film pare affidato, da Pasolini, alla raffinatezza della colonna sonora, capace di trasfigurare – attraverso l’irriducibile contrasto tra la desolazione delle immagini rappresentate e l’eleganza del commento musicale (in larghissima misura esaurito nell’opera di Bach) – uno squallido sfruttatore di prostitute nell’icona di un eroe disperatamente incapace di sottrarsi alla condanna del proprio destino. [+]

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tunaboy sabato 24 luglio 2021
il poema di una comunità analfabeta Valutazione 3 stelle su cinque
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francesco2 martedì 18 gennaio 2011
una...............strada ancora da trovare Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
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La fama di cui Pasolini godeva era di intellettuale scomodo. Anzi, c'è chi sostiene che sia morto proprio per questo. Ad esempio disse che, nel '68, i veri proletari erano i poliziotti, e non gli studenti. Inoltre fu un profeta sul ruolo che la televisione avrebbe esercitato nella nostra società. Questo è il suo primo film, su un uomo che non lavora, e quando prova a farlo arriva a stare male. Lui è "Accattone" e basta (Preferisce essere chiamato così che col suo nome). Curioso che avere un NOME E trovare un LAVORO significhino avere una identità determinata (Nell'"Ultimo tango a Parigi" bertolucciano i protagonisti rifiuteranno di sapere l'uno come si chiami l'altro): Accattone invece, ora sensibile ora cinico (Arriva a direa un cane:"Ti invidio, perché puoi spolparti tutte le ossa") è qualcosa di VAGO nel suo VAGARE per una Roma post-guerra e proletarissima: il periodo è lo stesso di "Così ridevano". [+]

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luca scialò domenica 15 agosto 2010
la roma di chi non vuole cambiare Valutazione 3 stelle su cinque
15%
No
85%

In una Roma in pieno "boom economico" c'è un gruppo di amici che non ha voglia di lavorare, anzi irride pure chi cerca di farsi una posizione seria. Tra questi spicca Vittorio, detto Accattone, nullafacente cronico che per le sue cattive abitudini è stato lasciato dalla moglie e i tre figlioletti, ed ha portato alla prostituzione la sua nuova compagna. Si innamora di un'altra ragazza, onesta e umile lavoratrice, ma tenta di far mettere "sulla strada" anche lei, non riuscendovi. Così decide di mettere la testa a posto e finalmente lavorare. Ma la strada è una forte tentazione...
Primo film di Pasolini, che offre uno squarcio di quella Roma di cui lui, del profondo Nord, era da anni affascinato. [+]

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