iasc085
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venerdì 21 ottobre 2011
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il piccolo diavolo (1988)
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IL PICCOLO DIAVOLO(1988) di Roberto Benigni (***%)
Con Roberto Benigni – Walter Matthau - Stefania Sandrelli - Nicoletta Braschi…
3° film alla regia per il comico toscano. Per il nostro Benigni si va di bene in meglio, se con i precedenti: Tu mi turbi (‘81) e Non ci resta che piangere (’84) non aveva affatto dispiaciuto, con questo nuovo film mette d’accordo critica e pubblico, confermandosi un grande talento per il nostro cinema sia come attore che come regista.
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IL PICCOLO DIAVOLO(1988) di Roberto Benigni (***%)
Con Roberto Benigni – Walter Matthau - Stefania Sandrelli - Nicoletta Braschi…
3° film alla regia per il comico toscano. Per il nostro Benigni si va di bene in meglio, se con i precedenti: Tu mi turbi (‘81) e Non ci resta che piangere (’84) non aveva affatto dispiaciuto, con questo nuovo film mette d’accordo critica e pubblico, confermandosi un grande talento per il nostro cinema sia come attore che come regista.
Padre Maurizio (Matthau) esorcizzando una signora, scopre di aver liberato uno spiritello che dice di chiamarsi Giuditta (lo stesso Benigni) che non sa nulla del mondo in cui si trova, è come un bambino dispettoso e curioso di conoscere tutto ciò che lo circonda. Così tormenta un già turbato padre Maurizio, che si è invaghito della bella Patrizia (Sandrelli) e che cerca di liberarsi del nuovo arrivato, giustificando la sua presenza come un segno del divino per la sua debolezza. Il film scorre piacevolmente, con grandi situazioni comiche (fantastica la scena in cui Giuditta vede padre Maurizio che fa la pipì, e scopre a sua volta di avere anche lui il mezzo per farla, la faccia di Benigni è l’essenza di tutto il film) Si giunge così all’incontro tra la bella Nina (Braschi) e Giuditta, il quale rimane folgorato da lei, ma in seguito, soprattutto da ciò che ha visto sotto la sua gonna, non riuscendo a spiegare cosa sia, sente il bisogno di fare qualcosa ma non sa neanche lui cosa (Geniale). Invece si scoprirà che lei è una diavolessa mandata sulla terra per riportare al suo posto quel piccolo diavolo.
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great steven
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lunedì 12 gennaio 2015
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dopo un esorcismo, un diavoletto resta sulla terra
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IL PICCOLO DIAVOLO (IT, 1988) diretto da ROBERTO BENIGNI. Interpretato da WALTER MATTHAU, ROBERTO BENIGNI, STEFANIA SANDRELLI, NICOLETTA BRASCHI, JOHN LURIE, FRANCO FABRIZI
Un sacerdote del Collegio Pontificio Nordamericano, residente in Italia, viene chiamato d’urgenza per esorcizzare una parrucchiera posseduta dal demonio. L’esorcismo funziona perfettamente, ma dopo che il prete l’ha compiuto, il diavoletto decide di non tornare all’inferno e rimane sulla Terra a riempire di problemi e imbarazzi la vita del povero ecclesiastico. Spaesato e incerto su come comportarsi, il simpatico diavoletto gironzola per i quartieri e le periferie con l’ingenuità e l’innocenza di un bambino, infilandosi in equivoci tragicomici e situazioni al limite del paradossale, finché non compare una diavolessa spedita appositamente dalle alte autorità dell’inferno per riportarlo indietro.
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IL PICCOLO DIAVOLO (IT, 1988) diretto da ROBERTO BENIGNI. Interpretato da WALTER MATTHAU, ROBERTO BENIGNI, STEFANIA SANDRELLI, NICOLETTA BRASCHI, JOHN LURIE, FRANCO FABRIZI
Un sacerdote del Collegio Pontificio Nordamericano, residente in Italia, viene chiamato d’urgenza per esorcizzare una parrucchiera posseduta dal demonio. L’esorcismo funziona perfettamente, ma dopo che il prete l’ha compiuto, il diavoletto decide di non tornare all’inferno e rimane sulla Terra a riempire di problemi e imbarazzi la vita del povero ecclesiastico. Spaesato e incerto su come comportarsi, il simpatico diavoletto gironzola per i quartieri e le periferie con l’ingenuità e l’innocenza di un bambino, infilandosi in equivoci tragicomici e situazioni al limite del paradossale, finché non compare una diavolessa spedita appositamente dalle alte autorità dell’inferno per riportarlo indietro. Alla sua terza regia, Benigni ripropone ancora una volta il canovaccio del personaggio disperso che non sa come atteggiarsi in ambienti sconosciuti e condizioni inadeguate ai confini dell’irreale, e la riproposizione, benché vittima di una ripetitività un po’ irritante, funziona a dovere: Benigni attore, che forma una strana coppia con W. Matthau, recita meravigliosamente, muovendosi in un microcosmo pieno di cose inspiegabili per un essere di un altro mondo, comprese le allusioni sessuali e i più elementari preconcetti di vita civile. Peccato che Matthau appaia un po’ sacrificato e addirittura intimidito, e questo è da imputare al regista, il quale non sempre controlla l’attore, e qui questo difetto registico risulta evidente e purtroppo determinante per il personaggio incarnato dall’interprete premio Oscar che anni addietro fece coppia con Jack Lemmon in più di un film. La sceneggiatura, scritta dal regista con gli amici Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami, appare carente nella costruzione narrativa (ora gratuita, ora irrisolta), ma i dialoghi sono di una freschezza irresistibile e di uno scoppiettante umorismo agreste e al contempo metropolitano. La Braschi (al suo secondo film girato insieme al marito) raffigura il diavolo femmina senza prendersi troppo sul serio e accentuando comportamenti vagamente da vamp per essere più riconoscibile dal pubblico maschile. Un personaggio scritto male e interpretato ancora peggio è quello della Sandrelli, che compare a malapena in due o tre scene e ha uno spazio espressivo imperdonabilmente esiguo e totalmente inadatto alle sue esigenze di attrice navigata e oltremodo esperta, ed è un peccato che rimanga così ignobilmente relegata nei bassifondi, in quella particina ridicola della donna che tesse un flirt platonico col prete protagonista. Le scene migliori: l’ingresso del diavoletto nel mondo degli umani, nudo e con addosso solo la pelliccia marrone; la cena con i nobili e i prelati nel ristorante di lusso; il colloquio col passeggero a bordo del treno; la partita a blackjack nella sala del gioco d’azzardo. Questa pellicola raggiunse il terzo posto nella classifica degli incassi della stagione 1988-89: un ottimo risultato al box office, per un’opera sicuramente di secondo piano ma senza dubbio inappuntabile per il divertimento spassoso e genuino che offre agli spettatori.
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cronix1981
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sabato 16 ottobre 2010
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diavolo di un benigni
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Commedia degli equivoci. Benigni è un istrione e in questo film da sfogo a tutto il suo repertorio. La strana coppia che si crea con Walter Matthau rende ancora più divertente la pellicola. Forse un po’ carente sotto l’aspetto narrativo, dato che la trama è un po’ raffazzonata, ma nel complesso è una gradevole commedia con due attori di livello eccezionale.
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