'Amer' di Forzani/Cattet è un visionario sodalizio tra Dario Argento, Lynch, Piavoli (involontariamente, ma la parte centrale lo evoca continuamente), esteticamente sontuoso ma totalmente privo di un canovaccio che assomigli anche solo vagamente a una trama.
E' una ricetta seguita da molti registi contemporanei in frettoloso omaggio ai grandi del passato, ma è troppo comodo concentrarsi solo sulla forma e ignorare programmaticamente la sostanza, augurandosi che il pubblico più snob abbocchi.
I maestri cercavano di stupire anche attraverso la scrittura, non solo con immagini e inquadrature ricercate.
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'Amer' di Forzani/Cattet è un visionario sodalizio tra Dario Argento, Lynch, Piavoli (involontariamente, ma la parte centrale lo evoca continuamente), esteticamente sontuoso ma totalmente privo di un canovaccio che assomigli anche solo vagamente a una trama.
E' una ricetta seguita da molti registi contemporanei in frettoloso omaggio ai grandi del passato, ma è troppo comodo concentrarsi solo sulla forma e ignorare programmaticamente la sostanza, augurandosi che il pubblico più snob abbocchi.
I maestri cercavano di stupire anche attraverso la scrittura, non solo con immagini e inquadrature ricercate.
In questo caso, comunque, l'ammirevole impatto visivo dell'opera supplisce in parte all'assenza di sceneggiatura.
VOTO FINALE: due stelline e mezzo
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