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venerdì 3 novembre 2023
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condivisione
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Assolutamente sì: brava. Condivido in pieno e su tutto l'impianto analitico. Enrico Di Stasio
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onufrio
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lunedì 31 dicembre 2018
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enrico mattei
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Col classico ed inconfondibile stile documentaristico che ha sempre contraddistinto Francesco Rosi, "Il Caso Mattei" è uno dei tanti misteri italiani non ancora risolti. Il film comincia dal tragico incidente in aereo che ha causato la morte del presidente dell'Eni oltre che del pilota e del giornalista McHale. Da qui in poi Rosi fa un'attenta ricostruzione dei fatti avvenuti ed una esaustiva storia sull'importante lavoro svolto da Enrico Mattei a partire dal 1945; l'uomo che sfidò i ricchi e potenti petrolieri americani. Una pellicola da custodire gelosamente, un film investigativo su una delle pagine più buie e segrete dell'Italia e non solo.
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Col classico ed inconfondibile stile documentaristico che ha sempre contraddistinto Francesco Rosi, "Il Caso Mattei" è uno dei tanti misteri italiani non ancora risolti. Il film comincia dal tragico incidente in aereo che ha causato la morte del presidente dell'Eni oltre che del pilota e del giornalista McHale. Da qui in poi Rosi fa un'attenta ricostruzione dei fatti avvenuti ed una esaustiva storia sull'importante lavoro svolto da Enrico Mattei a partire dal 1945; l'uomo che sfidò i ricchi e potenti petrolieri americani. Una pellicola da custodire gelosamente, un film investigativo su una delle pagine più buie e segrete dell'Italia e non solo.
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filippo catani
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venerdì 6 giugno 2014
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uno dei troppi misteri italiani
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Il film ricostruisce la vita di Enrico Mattei a partire da quando venne nominato liquidatore dell'Agip fino alla sua morte in un misterioso incidente aereo.
Thriller politico d'alta scuola come allora se ne facevano e ora ormai sono rarissimi. La pellicola getta uno sguardo sulla figura di Enrico Mattei e del suo innovativo pensiero atto a superare tutte le convenzioni del tempo per siglare contratti con l'URSS ove fosse stato conveniente o lasciare la maggior parte degli introiti del petrolio ai paesi in cui questo si trovava. Questo ovviamente a scapito del monopolio delle cosiddette "sette sorelle" che ovviamente non vedevano di buon occhio l'ingegnere italiano.
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Il film ricostruisce la vita di Enrico Mattei a partire da quando venne nominato liquidatore dell'Agip fino alla sua morte in un misterioso incidente aereo.
Thriller politico d'alta scuola come allora se ne facevano e ora ormai sono rarissimi. La pellicola getta uno sguardo sulla figura di Enrico Mattei e del suo innovativo pensiero atto a superare tutte le convenzioni del tempo per siglare contratti con l'URSS ove fosse stato conveniente o lasciare la maggior parte degli introiti del petrolio ai paesi in cui questo si trovava. Questo ovviamente a scapito del monopolio delle cosiddette "sette sorelle" che ovviamente non vedevano di buon occhio l'ingegnere italiano. Oltre alla parte recitata, il film si compone anche di materiale di repertorio come ad esempio l'intervista a Parri. L'alone di mistero che circondava la vicenda divenne ancora più spesso con la sparizione del giornalista De Mauro incaricato dallo stesso Rosi di fare ricerche sulle ultime ore di Mattei e mai più ritrovato. Palma d'oro insieme alla Classe operaia va in Paradiso in quello che era il periodo d'oro del cinema impegnato italiano. Entrambi i film avevano un comune denominatore: la straordinaria interpretazione di uno dei nostri migliori attori di sempre Gian Maria Volontè capace di mimetizzarsi completamente nel personaggio che doveva interpretare con carisma e passione unici.
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gianpasq
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mercoledì 4 dicembre 2013
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non si trova il dvd del film
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Volevo segnalare che il DVD di questo film (Il Caso Mattei di F. Rosi) che è giudicato ancora oggi un ottimo film, non si trova da nessuna parte. So che di recente è stato rimasterizzato ma non è in commercio. Le case che producono i DVD hanno ripubblicato tanti filma e anche tante porcate, ma si sono ben guardati dal pubblicare film come questo che hanno un contenuto politico e civile. Allo stesso modo non si trovano i film di Costas Gravas "Z l'orgia del potere" sulla repressione dei colonnelli in Gracia o "Missed" con Jack Lemon sul golpe di Pinochet in Cile, o il film di Bechis "Garage Olimpo" o il film La Historia oficial (La storia ufficiale) di Puenzo sui desaparecidos in Argentina.
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Volevo segnalare che il DVD di questo film (Il Caso Mattei di F. Rosi) che è giudicato ancora oggi un ottimo film, non si trova da nessuna parte. So che di recente è stato rimasterizzato ma non è in commercio. Le case che producono i DVD hanno ripubblicato tanti filma e anche tante porcate, ma si sono ben guardati dal pubblicare film come questo che hanno un contenuto politico e civile. Allo stesso modo non si trovano i film di Costas Gravas "Z l'orgia del potere" sulla repressione dei colonnelli in Gracia o "Missed" con Jack Lemon sul golpe di Pinochet in Cile, o il film di Bechis "Garage Olimpo" o il film La Historia oficial (La storia ufficiale) di Puenzo sui desaparecidos in Argentina. Perchè???
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luca scialò
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sabato 23 luglio 2011
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storia credibile e attendibile di enrico mattei
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Enrico Mattei divenne Presidente dell'Eni all'indomani della nascita della Repubblica italiana. Intuisce subito che l'Ente dedito allo sviluppo energetico italiano stava per essere svenduto e smontato in favore dei privati. Si impegna affinché resti pubblico e riesce a scovare metano in più parti d'Italia. S'impegna altresì nel Medioriente affinché quei popoli non fossero sfruttati dagli occidentali. Ma il suo anti-conformismo e il suo impegno per i più deboli gli crearono molti nemici, sia a livello nazionale (Governo democristiano e Mafia) sia a livello internazionale (americani e francesi). E per lui fu presto scritta la condanna a morte.
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Enrico Mattei divenne Presidente dell'Eni all'indomani della nascita della Repubblica italiana. Intuisce subito che l'Ente dedito allo sviluppo energetico italiano stava per essere svenduto e smontato in favore dei privati. Si impegna affinché resti pubblico e riesce a scovare metano in più parti d'Italia. S'impegna altresì nel Medioriente affinché quei popoli non fossero sfruttati dagli occidentali. Ma il suo anti-conformismo e il suo impegno per i più deboli gli crearono molti nemici, sia a livello nazionale (Governo democristiano e Mafia) sia a livello internazionale (americani e francesi). E per lui fu presto scritta la condanna a morte.
Francesco Rosi ci propone la storia di Enrico Mattei, accendendo i riflettori su tutti gli aspetti irrisolti (tutt'oggi) sulla sua morte. Ci racconta il suo impegno e quanto la politica italiana lo abbia lasciato solo e sia stata da lui perfino infastidito. Eppure ha gestito egregiamente l'Eni, andando però contro gli interessi di più parte. Grande l'interpretazione di Volontè. Un film a metà tra l'inchiesta e un lungometraggio storico con tutti i crismi.
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gianmarco.diroma
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giovedì 28 ottobre 2010
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lo zio leo de noialtri
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Potrebbe risultare offensivo paragonare Enrico Mattei alla figura di Leo/Jerry Lewis, lo zio di Axel/Johnny Depp in Arizona Dream di Emir Kusturica: creare cioè una similitudine tra una figura chiave della rinascita economica dell'Italia della Prima Repubblica nel secondo dopoguerra e una figura totalmente inventata, tipica nell'immaginario pseudofelliniano del Kusturica dei tempi d'oro. La cosa però è lampante nel momento in cui Mattei, in volo verso la morte, nel finale del film, si domanda: "Chissà se sulla Luna c'è il petrolio?!?". Un po' come Leo, che sogna di vendere a tal punto tante Cadillac, che, accatastate una sopra l'altra, gli potrebbero permettere di arrivare sulla Luna.
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Potrebbe risultare offensivo paragonare Enrico Mattei alla figura di Leo/Jerry Lewis, lo zio di Axel/Johnny Depp in Arizona Dream di Emir Kusturica: creare cioè una similitudine tra una figura chiave della rinascita economica dell'Italia della Prima Repubblica nel secondo dopoguerra e una figura totalmente inventata, tipica nell'immaginario pseudofelliniano del Kusturica dei tempi d'oro. La cosa però è lampante nel momento in cui Mattei, in volo verso la morte, nel finale del film, si domanda: "Chissà se sulla Luna c'è il petrolio?!?". Un po' come Leo, che sogna di vendere a tal punto tante Cadillac, che, accatastate una sopra l'altra, gli potrebbero permettere di arrivare sulla Luna. Quindi si parla di grandi sogni, di grandi visioni, di una sete di affermazione tale, da far smarrire a tratti il senso della realtà. Infatti, se Mattei nella prima parte del film, quando lotta affinché l'Agip non venga svenduto, appare allo spettatore come un uomo forte, figura di passaggio tra l'Italia rurale e quella del boom economico, nella seconda parte del film sembra smarrire il reale senso del suo agire, schiavo della sua ossessione antiamericana, che ripete e ribadisce con sempre maggiore frequenza ed insistenza. A livello visivo, in chiave metaforica, sembra di vedere il totem di Cobb/Leonardo Di Caprio in Inception, che gira, gira, gira.... e non si ferma mai. Mattei nella seconda parte del film, è un uomo in continuo movimento, in sfida con il mondo (o meglio con la logica che lo domina), schiavo di interessi partitici che ne influenzano l'operato ma che, allo stesso tempo, ne permettono l'agire. Compromesso a tutti i livelli, come sottolineato dallo stesso Francesco Rosi, la figura di Mattei si confonde e si smarrisce tra la fitta rete di relazioni che lo vedono anche solo marginalmente partecipe nello scenario politico dominato dalla Democrazia Cristiana. Figura forte e dotata di grande iniziativa imprenditoriale nella prima parte del film (una forza imprenditoriale che viene dal basso e che per questo piace ai "non potenti", come emerge nelle sequenze finali, nel corso dei discorsi/comizi di Mattei in Sicilia), nella seconda parte, personaggio torbido, in fuga, schiavo delle proprie paure.
Francesco Rosi scava nelle paure e nelle ossessioni del suo personaggio, con quel piglio tipico del giornalismo d'inchiesta che è un in buona parte il suo marchio di fabbrica (molto in anticipo sui tempi). Lo fa dando respiro ad un coro di voci (politiche e giornalistiche soprattutto) che restituiscono al pubblico un caleidoscopio di impressioni, emozioni ed opinioni contrastanti: la colonna sonora con cui si apre e chiude il film lo sottolinea prepotentemente. C'è un qualcosa di martellante nella vicenda di Enrico Mattei. C'è una coscienza sporca, una coscienza collettiva, che deve ancora fare i conti con sé stessa (siamo nel 1972!).
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martedì 19 maggio 2009
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un grande volontè per un grande personaggio.
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Non lo avevo ancora visto , ma , devo dire che mi ha colpito subito , non solo per la presenza del grande attore protagonista ma anche per la qualità della cronaca , molto dettagliata : Per me è un ottimo film.
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(di charles whitman)
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antonio bignami
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venerdì 15 maggio 2009
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il caso mattei film e soap opera
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Il titolo del mio commento (film e soap opera)non deve in nessun modo far presupporre a chi mi legge che io non abbia più che apprezzato l'ottimo film di Francesco Rosi "Il caso Mattei". Lo ritengo un film avvincente, geniale nella costruzione e nella sceneggiatura, avvincente per il tema trattato, simpatico e divertente per le idee cinematografiche (il regista che interpreta sé stesso nella ricerca degli spunti e delle locations, dei personaggi da proporre, delle difficoltà incontrate ecc. ecc.) drammaticamente attuale soprattutto nell'esaminare il "dopo" della morte di Mattei, introducendo il caso altrettanto scottante del giornalista Mauro di Mauro. Vorrei solo porre l'accento sulle differenze che esistono, a parità di tema e soggetto trattati, tra un film come questo (che merita pienamente la parola impegnativa di film) e la zuccherosa, scontata, soporifera riedizione proposta dalla RAI con il pur bravo Massimo Ghini chiamato a sostenere l'inverosimile parodia di una fiction che, come tutte le fiction, é banale, cinematograficamente vuota, un melanso e barbaro involucro confezionato unicamente per raccattare pubblicità con un impegno poco sopra al nulla.
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Il titolo del mio commento (film e soap opera)non deve in nessun modo far presupporre a chi mi legge che io non abbia più che apprezzato l'ottimo film di Francesco Rosi "Il caso Mattei". Lo ritengo un film avvincente, geniale nella costruzione e nella sceneggiatura, avvincente per il tema trattato, simpatico e divertente per le idee cinematografiche (il regista che interpreta sé stesso nella ricerca degli spunti e delle locations, dei personaggi da proporre, delle difficoltà incontrate ecc. ecc.) drammaticamente attuale soprattutto nell'esaminare il "dopo" della morte di Mattei, introducendo il caso altrettanto scottante del giornalista Mauro di Mauro. Vorrei solo porre l'accento sulle differenze che esistono, a parità di tema e soggetto trattati, tra un film come questo (che merita pienamente la parola impegnativa di film) e la zuccherosa, scontata, soporifera riedizione proposta dalla RAI con il pur bravo Massimo Ghini chiamato a sostenere l'inverosimile parodia di una fiction che, come tutte le fiction, é banale, cinematograficamente vuota, un melanso e barbaro involucro confezionato unicamente per raccattare pubblicità con un impegno poco sopra al nulla. Ormai, purtroppo, la televisione é diventata, a mio parere, il contenitore noioso e insulso di programmi imposti dalle regole commerciali, programmi che tentano in tutti i modi di trasformarsi nel perenne e violento sottofondo delle nostre giornate, file interminabili di ore di nullità e ignoranza. Tutto, naturalmente, secondo me.
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anonimo
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lunedì 22 settembre 2008
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il film più spaventosamente reazionario di rosi
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"Il caso Mattei" è il film più spaventosamente reazionario del pessimo regista Francesco Rosi: è un'elogio del capitalismo; è un santino a Enrico Mattei; Gian Maria Volontè è un pessimo attore, qui e in tutti i film che ha fatto (tranne forse "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"); è il trionfo del giornalismo, un giornalismo democratico da quotidiano di massa; ecc. ecc. Per fortuna che Rosi non fa più film!
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(di renato c.)
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renato corriero
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venerdì 27 giugno 2008
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ottimo giallo politico!
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Dopo aver visto sul programma "Correva l'anno..." un servizio si Enrico Mattei ho voluto rivedere questo bellissimo film di Francesco Rosi, magistralmente interpretato da Gian Maria Volontè. E' veramente un film fatto molto bene che fa conoscere bene il personaggio di Enrico Mattei che l'Italia ha avuto la fortuna di avere in quegli anni e che ha contribuito a portarla al boom economico. Le critiche fatte a Mattei nel film erano quelle di comportarsi come da boss di impresa privata in un'impresa di stato sostenuta col denaro dei contribuenti. Ma se veramente era riuscito ad avere il petrolio a prezzi più bassi, col metano a dare energia a basso costo alle industrie del nord e così via, tanto di cappello e se aveva aerei privati da boss e se usava il tutto per il bene del paese perdoniamogli questi vizietti! Purtroppo c'era qualcuno a cui questo personaggio dava fastidio e come il segretario generale dell'ONU Dag Hammarskjoeld un anno prima e come il presidente degli Stati Uniti John Kennedy un anno dopo,è stato eliminato!
Purtroppo i potenti vincono anche coi metodi peggiori! Ora resisi conto che con l'assassinio politico.
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Dopo aver visto sul programma "Correva l'anno..." un servizio si Enrico Mattei ho voluto rivedere questo bellissimo film di Francesco Rosi, magistralmente interpretato da Gian Maria Volontè. E' veramente un film fatto molto bene che fa conoscere bene il personaggio di Enrico Mattei che l'Italia ha avuto la fortuna di avere in quegli anni e che ha contribuito a portarla al boom economico. Le critiche fatte a Mattei nel film erano quelle di comportarsi come da boss di impresa privata in un'impresa di stato sostenuta col denaro dei contribuenti. Ma se veramente era riuscito ad avere il petrolio a prezzi più bassi, col metano a dare energia a basso costo alle industrie del nord e così via, tanto di cappello e se aveva aerei privati da boss e se usava il tutto per il bene del paese perdoniamogli questi vizietti! Purtroppo c'era qualcuno a cui questo personaggio dava fastidio e come il segretario generale dell'ONU Dag Hammarskjoeld un anno prima e come il presidente degli Stati Uniti John Kennedy un anno dopo,è stato eliminato!
Purtroppo i potenti vincono anche coi metodi peggiori! Ora resisi conto che con l'assassinio politico. palese o simulato come incidente, si creano miti ed eroi, sono ricorsi all'obbligo di dimmissioni causa scandali ecc.(Vedi il tentativo di far dimettere un presidente degli Stati Uniti in gamba come Bill Clinton per una stupida avventuretta sessuale!)
Il Film fa vaedere chiaramente tutto questo e penso che come unico difetto abbia avuto gli eccessivi flash-back che a quell'epoca però erano di prammatica! Le nuove generazioni dovrebbero vederlo e apprendere!
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