samanta
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martedì 19 luglio 2022
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che tristezza ...
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Il titolo significa "piscina" ed alcuni critici lo hanno collegati al film del 1980 La piscina con Romy Schneider e Alain Delon. Il film uscito nel 2003 ha la regia di Francois Ozon (Sotto la sabbia, Giovane e bella) che ha spesso temi come il sesso, il mistero, il sogno e l'illusione delle apparenze.
Sarah Morton (Charlotte Rampling) scrittrice di successo è in crisi, il suo editore Bosload (Charles Dance) la convince a soggiornare nella casa che ha in Provenza per trovare nella tranquillità la voglia di scrivere. Sarah si trova bene nella casa isolata e dotata di piscina, ma la sua routine è turbata dall'arrivo di Julie figlia dell'editore da lui tenuta nascosta ed avuta da una donna francese.
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Il titolo significa "piscina" ed alcuni critici lo hanno collegati al film del 1980 La piscina con Romy Schneider e Alain Delon. Il film uscito nel 2003 ha la regia di Francois Ozon (Sotto la sabbia, Giovane e bella) che ha spesso temi come il sesso, il mistero, il sogno e l'illusione delle apparenze.
Sarah Morton (Charlotte Rampling) scrittrice di successo è in crisi, il suo editore Bosload (Charles Dance) la convince a soggiornare nella casa che ha in Provenza per trovare nella tranquillità la voglia di scrivere. Sarah si trova bene nella casa isolata e dotata di piscina, ma la sua routine è turbata dall'arrivo di Julie figlia dell'editore da lui tenuta nascosta ed avuta da una donna francese. Julie (Ludivine Seignier) è una bella ragazza di circa 23 anni, disinibita sessualmente, disordinata, tutte le sere si porta uomini i più disparati giovani o maturi, facendo sesso tutta la notte gemendo, costringendo Sarah a mettersi i tappi alle orecchie per dormire. La scrittrice però si rassegna e entra in competizione con lei, parla, le chiede della madre, le prende di nascosto il suo diario che utilizza per il suo libro.Sarah ormai ultra cinquantenne attira la simpatia di un giovane cameriere Frank (Jean Marie Lamour) che Julie si porta a casa, mentre fa sesso orale con lui in piscina, l'uomo si accorge della presenza di Sarah, si allontana suscitando l'ira di Julie. La mattina dopo Sarah trova vicino alla piscina tracce di sangue dopo un giorno di indagini su Frank che vive solo trova il suo cadavere nel garage della villa con testa fracassata.Lo dice a Julie che si trova in stato confusionale, le donne sotterrano il corpo nel giardino vicino alla piscina. Il vecchio giardiniere è incuriosito dalla terra smossa, ma Sarah lo distrae concedendosi sessualmente a lui. Le donne lasciano la villa Julie, confessa che la madre è morta da anni, Sarah va a Londra dall'editore, mentre lo aspetta arriva una ragazza Julia (Lauren Farrow) è la figlia di Bosload, allora è tutto un sogno?
Il finale è discusso per la sua equivocità, per me è l'ambiguità è superficiale: esistono 2 ragazze: Julie figlia di una relazione adulterina con un donna francese di 23 anni e Julia inglese una ragazzina di 15-16 anni che Sarah doveva ben conoscere frequentando entrambe l'ufficio come si evince dalla segretatria dell'editore che la conosceva benissimo.
A mio avviso il finale ambiguo è solo un espediente per ravvivare un film disordinato e noioso. La trama inizia come una commedia erotica, lo scontro tra una ragazza sessualmente disinvolta in modo frenetico ("ho iniziato a 12 anni e da allora non ho più smesso") e una zitella repressa, poi si trasforma in giallo/thriller con l'uccisione del povero cameriere che chissà perché è intimorito che li veda Sarah: certo che facendo sesso all'aria aperta sotto le sue finestre! La vicenda non ha suspence, i dialoghi sono monotoni, la trama in più punti a momenti di illogicità come le ricerche frenetiche di Sarah a scoprire la fine di Frank: bastava seguire le tracce di sangue, la disinvoltura sessuale di Julie appare un pretesto per far girare la ragazza con le tette al vento (talvolta senza niente), il ridicolo si presenta quando Charlotte Rampling (età 57 anni) seduce il vecchio e malandato giardiniere quasi ottantenne esibendo un nudo integrale (lato A) con pelo pubico in bella vista, una scena gratuita e umiliante. In ogni caso il regista non ha saputo vivacizzare la recitazione: la Rampling appare inespressiva, quanto alla Seignier Ozon non le ha insegnato che recitare non è solo dire parolacce e mostrare le tette. Non particolarmente esaltante la fotografia: la campagna francese meritava qualcosa di più.
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onufrio
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sabato 18 ottobre 2014
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la visione di un romanzo
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La scrittice di gialli, Sarah Morton, viene invitata dal suo produttore editoriale a trascorrere qualche periodo nella sua villa in Francia, là in beata solitudine Sarah inizia a scrivere il suo nuovo romanzo, ma l'ingresso in scena della figlia del produttore, la provocante e disinibita Julie, scombina la quieta vacanza/lavoro della scrittrice, sino a quando non ne viene totalmente rapita dalle abitudini della giovane cambiando l'approccio a quella vacanza. Da decifrare il colpo di scena finale, ma chi vuol capire capisca, basta leggere il titolo del film e tutto vi sarà chiaro ai vostri occhi.
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jayan
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mercoledì 20 novembre 2013
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la freddezza di sarah contro il calore di julie
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Avrebbe potuto essere un grande film, e invece risulta essere un film "appena corretto" (**). Il regista ci racconta la storia di una scrittrice di successo, Sarah, a cui viene chiesto di cambiare il genere dei suoi romanzi: non più gialli ma romanzi d'amore, intimisti. Lei ha difficoltà a fare ciò e all'inizio vi rinuncia e sta per scrivere un altro romanzo giallo, come al suo solito, anche perché sa che quel genere piace al suo editore: film fatti di sangue, sesso e indagini. il suo editore, che è anche il suo compagno (e che la tradisce spesso), la invita a trascorrere le vacanze nella sua villa nella campagna francese. All'inizio si trova molto bene, segue la sua solita routine: sveglia presto e mangiare poco.
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Avrebbe potuto essere un grande film, e invece risulta essere un film "appena corretto" (**). Il regista ci racconta la storia di una scrittrice di successo, Sarah, a cui viene chiesto di cambiare il genere dei suoi romanzi: non più gialli ma romanzi d'amore, intimisti. Lei ha difficoltà a fare ciò e all'inizio vi rinuncia e sta per scrivere un altro romanzo giallo, come al suo solito, anche perché sa che quel genere piace al suo editore: film fatti di sangue, sesso e indagini. il suo editore, che è anche il suo compagno (e che la tradisce spesso), la invita a trascorrere le vacanze nella sua villa nella campagna francese. All'inizio si trova molto bene, segue la sua solita routine: sveglia presto e mangiare poco. Ma non trova l'ispirazione. Poi viene Julia, la figlia dell'editore, una ragazza disinibita che ogni giorno cambia amante con cui fare sesso... senza amore. Lei risveglierà in lei ciò che ha sempre messo a tacere... questo nelle intenzioni del regista. Di fatto il film rimane freddo... anche se la temperatura dell'acqua della piscina è calda e la vita di Sarah sarà rivoluzionata da Julia... un finale imprevisto da non rivelare. Il film è freddo, piatto come l'attrice Charlotte Rampling, che non recita come sa fare.
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paride86
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venerdì 19 ottobre 2012
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seducente
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"Swimming Poll" è il ritratto psicologico di una scrittrice in crisi creativa che, aggrappandosi ad episodi del passato o a delle proiezioni psicologiche, riesce ad affrontare se stessa e le proprie frustrazioni. Il tutto condensato in un giallo spoglio ed essenziale.
Ozon è un regista di talento, come le attrici che dirige.
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(di fanda55)
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ralphscott
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sabato 8 settembre 2012
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a (quasi) libera interpretazione
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Uno dei films di Ozon sull'universo femminile,in questo caso ridotto a due personaggi. Sicuramente il più criptico,giocato sui delicati equilibri tra una donna matura ed una ragazza. Forse é poco importante capire se Julie è davvero figlia dell'editore di Sarah o una fantasia di quest'ultima. Di sicuro c'é che realtà e scrittura si assecondano vicendevolmente,mentre due donne sole sentono crescere il bisogno di stare insieme. La bellezza del corpo di Ludivine Sagnier è ispirazione ed estasi per la sua coinquilina,ma altrettanto per lo spettatore:la cinepresa accarezza i corpi ed eccita i desideri,la fantasia che prende volo in tante direzioni.
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Uno dei films di Ozon sull'universo femminile,in questo caso ridotto a due personaggi. Sicuramente il più criptico,giocato sui delicati equilibri tra una donna matura ed una ragazza. Forse é poco importante capire se Julie è davvero figlia dell'editore di Sarah o una fantasia di quest'ultima. Di sicuro c'é che realtà e scrittura si assecondano vicendevolmente,mentre due donne sole sentono crescere il bisogno di stare insieme. La bellezza del corpo di Ludivine Sagnier è ispirazione ed estasi per la sua coinquilina,ma altrettanto per lo spettatore:la cinepresa accarezza i corpi ed eccita i desideri,la fantasia che prende volo in tante direzioni...
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giofredo'
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venerdì 31 dicembre 2010
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a prima vista ...
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Devo ammettere con molta fatica, che dovetti rivederlo due volte per poterne apprezzare, a la cosa piu' terribile,capirci qualcosa di questo film.
Non critico l' interpretazione dei personaggi, ne tanto meno la regia, ne ancor meno quell'ottima colonna sonora, ma il modo come sia finito n cui la perplessta' si e presa gioco di me, cercando di analizzare dove il regista voleva finire a parare e di capire il tema di fondo qual'era: forse in quella villa la scrittrice si e' trovata in una situazione di profonda frustazione rievocando nella sua mente la " scrittrice stessa".
Comunque bravi, e comunque preferisco bloccarmi qui.
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weach
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domenica 24 ottobre 2010
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un gioco di ozon intrigante
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lettura.
Un film che ci crea subito un dubbio;non è possibile etichettarlo!
Restano aperti di François Ozon tanti interrogativi .
Voyeurismo perché?
Nasconde un celato lesbismo inconfessato della protagonista Sarah Morton o c'è solo nostalgia di un corpo giovane?
Quale senso François Ozon voleva dare all’insistente nudità della Sagnier o alla scena della lolita che masturba il barista
o alla tentazione sessuale persistente verso un inerme contadino?
Semplicemente un piacere di dare agio al desidero dell’ autore che in qualche modo doveva essere soddisfatto?
Oppure altro?
Sarah Morton irrompe nelle emozioni della gioventù passata attraverso Julie,un corpo giovane provocante , vibrante, irriguardosa, palpitante?Forse!
Sarah guaradando Julie si accorge semplicemente della sua solitudine, della mezza età , dell’ingombrante silenzio che la avvolge ,della sua rigidità e, magari, coglie solo un rimpianto?Plausibile!
Comunque un fatto è certo Julie é la lolita tentatrice della situazione e François Ozon ci gioca sopra con tutta la sua imprevedibilità ,il senso del grottesco e l'intelligenza che gli sono consueti!
Sarah Morton ha incontrato oppure no, Julie ,la figlia del suo editore?
Nella campagna del Liberon si è consumato un omicidio oppure trattasi solo di fatto onirico?
Apparentemente Julie ha una motivo per entrare nella casa di campagna :ma le spiegazini potrebbero essere altre , magari quella di una figlia non riconosciuta dell’ editore che entra nella casa del padre per assaporare le sue energie , i suoi sapori e poi dare sfogo in quel contesto ad atroci contraddizioni , depressioni , disperazione ; altettanto plausibile sarebbe un altra versione; Julie potrebbe essere solo una squilibrata pericolosa , capitata li per caso che ,poi ,per una serie di vicende , ha risparmiato la vita di Sarah.
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lettura.
Un film che ci crea subito un dubbio;non è possibile etichettarlo!
Restano aperti di François Ozon tanti interrogativi .
Voyeurismo perché?
Nasconde un celato lesbismo inconfessato della protagonista Sarah Morton o c'è solo nostalgia di un corpo giovane?
Quale senso François Ozon voleva dare all’insistente nudità della Sagnier o alla scena della lolita che masturba il barista
o alla tentazione sessuale persistente verso un inerme contadino?
Semplicemente un piacere di dare agio al desidero dell’ autore che in qualche modo doveva essere soddisfatto?
Oppure altro?
Sarah Morton irrompe nelle emozioni della gioventù passata attraverso Julie,un corpo giovane provocante , vibrante, irriguardosa, palpitante?Forse!
Sarah guaradando Julie si accorge semplicemente della sua solitudine, della mezza età , dell’ingombrante silenzio che la avvolge ,della sua rigidità e, magari, coglie solo un rimpianto?Plausibile!
Comunque un fatto è certo Julie é la lolita tentatrice della situazione e François Ozon ci gioca sopra con tutta la sua imprevedibilità ,il senso del grottesco e l'intelligenza che gli sono consueti!
Sarah Morton ha incontrato oppure no, Julie ,la figlia del suo editore?
Nella campagna del Liberon si è consumato un omicidio oppure trattasi solo di fatto onirico?
Apparentemente Julie ha una motivo per entrare nella casa di campagna :ma le spiegazini potrebbero essere altre , magari quella di una figlia non riconosciuta dell’ editore che entra nella casa del padre per assaporare le sue energie , i suoi sapori e poi dare sfogo in quel contesto ad atroci contraddizioni , depressioni , disperazione ; altettanto plausibile sarebbe un altra versione; Julie potrebbe essere solo una squilibrata pericolosa , capitata li per caso che ,poi ,per una serie di vicende , ha risparmiato la vita di Sarah.
Ozon ,gioca tanto è lascia aperte molte strade , quasi tutte ,consentendo alla spettatore di fantasticare e creare lui stesso una trama gradita .
Un cadavere dopo il sesso , una comunicazione umana forte fra la giovane e la scrittrice , un vuoto , un silenzio e gli occhi della Rampling che non percepiscono tutta la verità sono già un buon patrimonio per un giallo ma c’è la piscina . ci sono forti richiami sessuali ovunque che ridefiniscono la struttura del tutto.
Ma è solo un giallo ? Oppure prevalentemente è un film erotico intriso solo di tracce di thriller per rendere il tutto più “nobile”?
In realtà Ozon gioca con chi lo osserva , si gioca con noi spettatori e ci vuole solo stupire : bravo ! Indubbiamente!
Intatto resta il fascino di Charlotte Rampling ,sempre appropriata nella recitazione ed oggi con uno spazio infinito per dare agio alla sua arte di recitazione ,ora in risonanza con una vaga malinconia e nostalgia ,che rappresenta felicemente ; per l’acerba attrice Ludvine Sagnier carica di sensualità ,bella, provocante , invadente.”energetica” indecifrabile, un plauso incondizionato;è un mostro al cospetto della cinepresa, capace di convogliare su di se tutte le attenzioni possibili.
Ozon sogghigna e sa di aver costruito un film che non ha confini chiari ,sicuramente di ampio respiro e che mette tutti comunque disponibili a vederlo ed ascoltarlo per cogliere le ultime sua invenzioni assolutamente inimmaginabili ;la tempistica lenta , i silenzi diffusi sollecitano riflessione esistenziale purtroppo senza risposte definitive.
Suggerisco un ultima ipotesi molto accreditata :la Morton ,nella solitudine, ha solo solo vissuto con se stessa , con le proiezioni di desideri e sogni , comunque in una dimensione onirica .
Buon lavoro e un progetto pluridimensionale non definibile.
weach illuminati
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giovedì 3 dicembre 2009
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ozon, due attrici, una piscina...
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Ozon fa centro. Un film elaborato, anche se si svela a poco a poco. La solitudine e la tranquillità dell'ospite (Charlotte Rampling) vengono disturbate dall'arrivo non previsto della giovane ragazza (Ludivine Sagnier), moderna e spregiudicata, all'inizio persino scontrosa, antipatica e irriverente. Ma... con il passare dei giorni, lei stessa cerca di costruire un rapporto di conoscenza con la scrittrice, che la attrae intellettualmente. L'inizio del rapporto non è facile ma è chiaro che le due donne si attraggono a vicenda. Mentalmente si risvegliano in loro dubbi e perplessità. Julie (la giovane) si interroga sulla propria vita ultra-libertina e a questo proposito è davvero bella una particolare sequenza.
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Ozon fa centro. Un film elaborato, anche se si svela a poco a poco. La solitudine e la tranquillità dell'ospite (Charlotte Rampling) vengono disturbate dall'arrivo non previsto della giovane ragazza (Ludivine Sagnier), moderna e spregiudicata, all'inizio persino scontrosa, antipatica e irriverente. Ma... con il passare dei giorni, lei stessa cerca di costruire un rapporto di conoscenza con la scrittrice, che la attrae intellettualmente. L'inizio del rapporto non è facile ma è chiaro che le due donne si attraggono a vicenda. Mentalmente si risvegliano in loro dubbi e perplessità. Julie (la giovane) si interroga sulla propria vita ultra-libertina e a questo proposito è davvero bella una particolare sequenza. Lei ha appena salutato un uomo con cui ha passato la notte, dopo un attimo suonano alla porta. Prima di aprire la scrittrice la guarda ed esclama - "Ne aspetti già un altro?" - D'altronde quest'ultima soffre per la mancanza di freni inibitori di Julie, forse pensa che se anche lei da giovane fosse stata più disponibile... ora avrebbe meno rimpianti. Dunque prende spunto da lei per continuare il nuovo romanzo, dal momento che vive un periodo privo di ispirazione. Diventano amiche, si confidano, vivono giornate alla ricerca l'una dell'altra, tanto che un punto cruciale del film è l'attimo (commovente) dell'abbraccio per essersi ritrovate dopo appena qualche ora di separazione. Curioso il "siparietto" con lo scambio di battute fra la strana figlia del giardiniere e la scrittrice, in giro per il paese in ciclomotore alla ricerca della giovane amica. La piscina gioca un ruolo fondamentale per definire ruoli e personaggi, e ricorda molto il famoso film con Alain Delon, Romy Schneider, Maurice Ronet e una giovanissima Jane Birkin. L'acqua, ferma, e intorno le due donne a spiarsi, confrontarsi, aiutarsi... - di "Joss" -
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sdf
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domenica 17 agosto 2008
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da vedere
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alberto
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martedì 22 luglio 2008
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ben girato, da vedere
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Sicuramente tecicamente ottimo. La sceneggiatura alla fine perde qualche colpa. Ma lo consiglio.
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