elgatoloco
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lunedì 24 giugno 2019
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kaufman bene, ma...
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Da un romanzo dello scienziato Michael Crichton, questo"Rising Sun", 1993, Philip Kaufman, che privilegia l'influenza, anche disastrosa del"Rising Sun", appunto, insomma quella nipponica , rispetto all'"Impero di mezzo"(nel 1993 e prima, quando esce il romanzo di Crichton la situazione era diversa, non essendo così emersa la Cina a livello ecomomico), film che rispecchia solo in parte la critica anche economica e politica presente nerl romanzo(Crichton era cosceneggiatore ma non si sa fino a che punto abbia potuto influire realmente sul"prodotto finale" , certo condizionato anche dai produttori che con le"Mutlis", le multinazionali, ovviamente, convivono e anche più.
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Da un romanzo dello scienziato Michael Crichton, questo"Rising Sun", 1993, Philip Kaufman, che privilegia l'influenza, anche disastrosa del"Rising Sun", appunto, insomma quella nipponica , rispetto all'"Impero di mezzo"(nel 1993 e prima, quando esce il romanzo di Crichton la situazione era diversa, non essendo così emersa la Cina a livello ecomomico), film che rispecchia solo in parte la critica anche economica e politica presente nerl romanzo(Crichton era cosceneggiatore ma non si sa fino a che punto abbia potuto influire realmente sul"prodotto finale" , certo condizionato anche dai produttori che con le"Mutlis", le multinazionali, ovviamente, convivono e anche più... Buon thriller, con forte componente anche erotica, "Rising Sun", oltre a mostrare(ovviamente solo per cenni, non esseendo un documentario etnografico)il rapporto tra cultura(in accezione antropologica, ovviamente, come insieme di usi, costumi, concezioni del mondo)USA e del"Rising Sun", ci pone di fronte al classico problema della risoluzione di un giallo, ossia chi sia l'assassino di una"belle de jour"USA, non di una geisha, nella fattispecie. Indagano due detecetives scelti nippn-parlanti, ossia Sean Connery e Wesley Snipes, ma della squadra è anche(meno profilato, certo)il curioso poliziotto interpretato da Harvey Keitel, un inteprete che, dopo i film di Scorsese, ha avuto solo ruoli secondari, pur se non proprio"di seond'ordine". C'è poi Tia Carrere, il personaggio femminile più importante del film. Alla lunga, senza essere un"capolavoro"(ma qui ci sarebbe da interrogarsi sul signficato vero del lemma), il film"regge", come già accennato, tetnendo conto anche dei condizionamenti"pratici"cui certamente è stato sottoposto... Lo volessimo considerare solo un thrilller, troveremmo di meglio: Come etno-thriller, però, le cosa stanno di sicuro e diversamente e "Rising Sun"rimane un piccolo film-gioiello, come a suo tempo"Chinatown" di Polanski(1974), che comunque è di ben altro livello... , anche ppermerito di quell'attore unico che si chiama Jack Nicholson... El Gato
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giorpost
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venerdì 14 agosto 2009
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katana e pistole: connubio inflazionato
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Seppure dal punto di vista stilistico il film "Sol Levante" di Philip Kaufman sfiora e ricorda da lontano capolavori di genere come "La Conversazione" del maestro Coppola, tale pellicola pecca clamorosamente, purtroppo, nella rappresentazione della cultura nipponica, nello svolgimento della storia e, sorpresa, nella cattiva interpretazione di Harvey Keitel.
Intendiamoci, non è necessario esserne un esperto, ma il tentativo di voler fondere la katana con le pistole mescolati alla tipica storia del poliziotto nero che va d'accordo ma non troppo con quello bianco, è chiaro sin dalle prime battute.
L' inizio, in realtà, prometteva bene ma il regista si è voluto troppo distinguere da Crichton con il risultato di scambiare un giallo commercial-tecnologico, in stile fusione Microsoft-Google, con vendette di tradizioni Samurai.
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Seppure dal punto di vista stilistico il film "Sol Levante" di Philip Kaufman sfiora e ricorda da lontano capolavori di genere come "La Conversazione" del maestro Coppola, tale pellicola pecca clamorosamente, purtroppo, nella rappresentazione della cultura nipponica, nello svolgimento della storia e, sorpresa, nella cattiva interpretazione di Harvey Keitel.
Intendiamoci, non è necessario esserne un esperto, ma il tentativo di voler fondere la katana con le pistole mescolati alla tipica storia del poliziotto nero che va d'accordo ma non troppo con quello bianco, è chiaro sin dalle prime battute.
L' inizio, in realtà, prometteva bene ma il regista si è voluto troppo distinguere da Crichton con il risultato di scambiare un giallo commercial-tecnologico, in stile fusione Microsoft-Google, con vendette di tradizioni Samurai.
Ottimo Connery, a suo agio nelle vesti di saggio come suo solito. Per il regista un' occasione persa.
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kongrosian
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venerdì 2 dicembre 2005
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l'era degli eccessi
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Questa che stiamo vivendo è l'era degli eccessi! Sappiamo solo estremizzare i nostri giudizi: bellissimo... bruttissimo...
Diamo oscar a palate a poche pellicolone favorite snobbando gli aspetti minori di altri film destinati all'oblio, sopravvalutiamo filmacci commerciali e digitalissimi come TITANIC o IL GLADIATORE (atto di morte di Scott) e al contempo scordiamo che un film può essere bello senza essere un capolavoro e senza per questo diventare una schifezza. Ho letto le peggiori recensioni attorno a SOL LEVANTE, un film che secondo me è godibilissimo. E' vero, sì: sono stati espunti certi aspetti ideologici! Ma quelli erano i punti salienti del romanzo, non del film! SOL LEVANTE è un'operazione commerciale gestita ad arte dalla Fox e realizzata con un certo piglio cinefilico da Kaufman che mischia umorismo, thriller, americanismi e giapponesismi, giallo e non-sense in una forma che quasi sembra preannunciare certe maniere che poi altri registi (vedi un certo Tarantino) avrebbero rimesso in gioco.
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Questa che stiamo vivendo è l'era degli eccessi! Sappiamo solo estremizzare i nostri giudizi: bellissimo... bruttissimo...
Diamo oscar a palate a poche pellicolone favorite snobbando gli aspetti minori di altri film destinati all'oblio, sopravvalutiamo filmacci commerciali e digitalissimi come TITANIC o IL GLADIATORE (atto di morte di Scott) e al contempo scordiamo che un film può essere bello senza essere un capolavoro e senza per questo diventare una schifezza. Ho letto le peggiori recensioni attorno a SOL LEVANTE, un film che secondo me è godibilissimo. E' vero, sì: sono stati espunti certi aspetti ideologici! Ma quelli erano i punti salienti del romanzo, non del film! SOL LEVANTE è un'operazione commerciale gestita ad arte dalla Fox e realizzata con un certo piglio cinefilico da Kaufman che mischia umorismo, thriller, americanismi e giapponesismi, giallo e non-sense in una forma che quasi sembra preannunciare certe maniere che poi altri registi (vedi un certo Tarantino) avrebbero rimesso in gioco. Il risultato non è sublime, probabilmente neanche mirabile, ma possiede una sua dignità, una fotografia degna di nota, un sonoro abbastanza tagliente, un cast che non sfigura e qualche pseudo-virtuosismo che forse può rimanere impresso nella memoria. Non capisco perchè tanti critici denigrino questo film, forse perchè ne contestualizzano troppo le presunte finalità ideologiche, forse perchè si aspettavano qualcosa di meglio. Chi lo sa!
A mio avviso uno degli aspetti strabilianti del cinema è che talvolta la grandezza o il modesto pregio si raggiungono anche soltanto in superficie, nella forma. SOL LEVANTE è un film di medio valore che forse andrebbe guardato con un briciolo di interesse in più, alla stessa maniera con cui ci si avvicina a pellicole ormai classiche come, ad esempio, il meraviglioso ma 'vuotissimo' INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO.
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[+] mi sa che l'ho scritta io...
(di girapastarito)
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