Un semplice incidente

Il capolavoro assoluto di Panahi mette in scena vittime e carnefici

Vahid, meccanico di origini azere, è convinto una sera, dopo aver parlato con sua madre al telefono, di aver riconosciuto il padre di tutte le sue sofferenze: il torturatore zoppo Eghbal, soprannominato Gamba di legno, responsabile di averlo martoriato in cella come rappresentante del regime islamico iraniano. L'uomo è appena entrato nella sua officina. Che fare?
GENIALE
È l'inizio di Un semplice incidente, nuovo capolavoro del regista dissidente iraniano Jafar Panahi che stavolta non mette in scena sé stesso dentro la difficoltà del fare un film da persona non grata e artista maledetto in patria. [...]

di Francesco Alò, articolo completo (1921 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 6 novembre 2025